le voci che corrono
James
Sallis
> James Sallis, Vite
difficili, Giano editore, Milano 2004
Narratore con una spiccata propensione per la musica e per il paesaggio,
come ben sanno coloro che l'hanno scoperto con Cypress Grove Blues, James Sallis si dimostra altrettanto
efficace come biografo e saggista. Non deve studiare per presentare con i
giusti modi quella che il sottotitolo definisce "l'anima nera dell'America":
Jim Thompson, David Goodis e Chester Himes sono i tre scrittori che ha scelto
per rappresentare "quella pietra angolare della letteratura
americana" che è il romanzo poliziesco (o noir, secondo altri pareri).
Già la scelta dovrebbe essere indicativa perché, pur con le dovute differenze,
Jim Thompson, David Goodis e Chester Himes hanno scritto, rappresentato (e
vissuto) mondi marginali e violenti, fallimentari e oscuri che sapevano far
diventare, nella definizione dello stesso James Sallis "oggetti rari e
meravigliosi: diamanti di seconda scelta, forse, ma pur sempre diamanti".
La distinzione non è relativa perché Vite difficili si apre con
un illuminante (ed importante) squarcio sull'ascesa e sulla caduta dei
paperback, quei romanzi a poco prezzo che costituirono una parte fondamentale
della cultura popolare che, altro non è "se non una caricatura della
storia, capace di mettere in estremo rilievo i sentimenti e il modo di pensare
di una nazione"...
Marco Denti, “Bookshighway”
(www.rootshighway.it/bookshighway)
§
> James Sallis, Cypress Grove Blues, Giano editore, Milano 2002
... Ai margini di una piccola citta` del Tennessee vive
Turner, alle spalle il Vietnam, il lavoro in polizia, la detenzione in carcere
e, dopo una laurea, una breve attivita` come psicologo, prima di svanire tra i
boschi del Tennessee. E, all'inizio del romanzo, è esattamente qui che lo
troviamo, sulla veranda di una piccola casa vicino a un lago, a cui lentamente
si sta avvicinando una jeep, che, passando attraverso una macchia di alberi, fa
alzare in volo uno stormo di uccelli: "Gran parte di quegli alberi era
li` da quaranta o cinquant'anni. Gran parte di quegli uccelli era li` da
neanche un anno, e non vi sarebbe rimasta ancora a lungo. La mia, invece, era
una situazione di mezzo".
Un vagabondo ucciso seguendo uno strano rituale. Uno sceriffo, custode
dell'anima rurale della provincia americana. Valerie Bjorn, dell'ufficio della
polizia di stato, amante del blues e delle case vecchie, un'altra anima
solitaria sopra un pezzo d'America lontano dalle citta` e immerso in un
silenzio antico. Sono le relazioni che si intrecciano trai personaggi la rete
che sostiene il romanzo, ogni nodo stretto con lentezza, con un'attenzione
ossessiva ai silenzi che segnano la cadenza piu` intima della narrazione,
capitolo dopo capitolo, con un ritmo ipnotico.
Nato nel 1944 nell'Arkansas, James Sallis, anche musicista, poeta e
traduttore...
Enzo Baranelli, “Gialloweb”
(www.gialloweb.net)