Sandro Ricaldone
Centro Uh!: ristabilire il disordine
Nato a Genova nel 1979, in un periodo in
cui si andava delineando - dopo un decennio ricco di fermenti e di tragedie -
un generale riflusso, connotato sul piano sociale dal fenomeno Yuppie e nella
sfera artistica dall'emergere della Transavanguardia, il Centro UH! ha
interpretato, nella scena nazionale, un ruolo controcorrente.
Il gruppo, formato Angelo Pretolani, Adriano Rimassa e
Roberto Rossini, "di fronte al rarefarsi degli spazi dedicati agli artisti
attivi nel vasto ambito delle performances e delle
installazioni", si prefiggeva di assicurare "una continuità ideale e
reale a chi opera nei campi e luoghi aperti".
All'attività prettamente organizzativa, svolta attraverso manifestazioni come
"Inascoltabili" al Teatro del Falcone o "Up to
date" allo Psyco Club e divulgata con la rivista
"UH!", graficamente innovativa, si è subito affiancata la creazione
di eventi propri, da "Smania di uccidere" (1981) a "Trans-concerto De Retzke"
(1982), passando per "Japanese Match",
presentato nel marzo 1982 al Teatro del Falcone all'interno della rassegna
"Sezione ritmica".
A contraddistinguerli, un mix di
interferenze fra performance, immagine video e materia sonora (con il
fondamentale apporto, sotto questo profilo, del compositore Marco Canepa) e - come sottolinea Rossini - un marcato interesse,
soprattutto ludico, per le nascenti tecnologie informatiche. Con esiti
espressivi che, pur non mancando di antecedenti storici (si pensi all'"Exploding Plastic Inevitable"
di Andy Warhol con i Velvet Underground) e di
riferimenti alle coeve correnti New Wave, a distanza
di trent'anni mantiene inalterato - come dimostra la rassegna ora allestita
(Genova, 5 febbraio - 7 marzo 2010) al Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce
- l'originale impatto del "disordine ristabilito".
“Il Secolo XIX”, 16 febbraio 2010