le voci che corrono

rivergination

> Luciana Littizzetto, Rivergination, Biblioteca umoristica Mondadori, Milano 2006

 

La rivergination si fa per evitare la svalutation e incentivare la devolution. È l'ultima moda della chirurgia estetica: qualche minuto e voilà, ci si ritrova candide e immacolate stile prima comunione. Un po' come quando vuoi vendere la macchina e azzeri il contachilometri per farla sembrare nuova. Questa è solo una delle ultime follie della nostra cronaca quotidiana che Luciana Littizzetto affronta, strapazza e, con una strepitosa catarsi comica, trasforma in irresistibili gioielli di umorismo. Fra gli altri obiettivi della sua raffinata perfidia ci sono ovviamente gli uomini: quelli a cui non devi chiedere mai perché tanto è inutile, quelli che in pigiama sembrano pepiere da pizzeria e quelli che si alzano a metà "ciupa dance" per leggere un sms. C'è la pubblicità: “Non c'è latte senza cagotto, non c'è 12 senza 88". I grandi misteri degli oggetti quotidiani:"Siamo andati sulla luna, stiamo studiando le cellule staminali... Possibile che non riusciamo a brevettare un calzino che non si buchi sulla punta?". Dopo il successo della "trilogia della verdura", Luciana Littizzetto torna in libreria con questo piccolo capolavoro di satira, che sa cogliere come nessun altro gli aspetti privati delle faccende pubbliche e quelli comuni delle nostre vite private. E quando leggendo ci si accorge che sì, è proprio come è successo a noi, ecco che si scatena il miracolo del comico. E allora si ride davvero.

L’editore

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Luciana Littizzetto ha scritto un nuovo libro tutto da ridere che parla delle cose buffe che capitano nell'intimità delle nostre case e anche delle assurdità che circolano nella vita pubblica della società. Si parte così dall'enigmatica questione della mutanda maschile ( boxer o slip? ), per passare al velo delle donne islamiche e alle zeppe di quelle occidentali, proseguendo con le nottate folli a fianco di un piedone puzzone , le avventure da cucina intorno al frigorifero, o nel bagno di casa con uno sciacquone che gli inglesi non vorrebbero tirare più, o col calzino da rammendare per il solito inesorabile buco sull'alluce.

I brevi capitoli della Littizzetto scorrono via veloci … e leggendo il libro sembra di avercela accanto questa comica torinese, così simpatica e inesauribile, così simile anche dopo tanti anni alla sua foto della prima comunione che compare, buffissima, nella quarta di copertina. … E così la Littizzetto spara a zero su tutte le nuove mode della chirurgia estetica, della medicina e della moda di oggi. Esterna, come fanno i politici, contro il pillolo, contro le modelle che si fanno allungare le gambe, contro l'imenoplastica che si fa nelle cliniche americane, contro i preservativi con la suoneria brevettati in Ucraina. E ne ha per tutti: da Prodi a Berlusconi al cardinal Ruini, dalla Melandri a Rosy Bindi; battute al vetriolo le riserva pure a Vespa e Mentana, anche se il meglio della sua irresistibile comicità lo offre quando scrive sui temi piccanti della vita sessuale e dell'intimità privata.

La Littizzetto, dopo i grandi successi ottenuti con La principessa sul pisello, Sola come un gambo di sedano e Col cavolo, si riconferma qui con tutta la sua verve comico-satirica e ci regala una serie di risate assicurate con queste nuove stilettate su carta, spassose e irriverenti.

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