Wendy McElroy, scrittrice libertaria americana, è l'autrice di XXX: A Woman Right to Pornography (St Martin press 1995) e di diversi altri volumi. Ha fra l'altro curato la prima antologia del "femminismo individualista" ed ha trascritto gli indici di "Liberty", l'ottocentesca rivista di Benjamin Tucker. Alla fine dello scorso anno ha pubblicato con la Prometheus Book (casa editrice assai attiva in senso libertario) una biografia, seguita da un buon repertorio antologico, di Queen Silver, la straordinaria donna la cui vita è tratteggiata di seguito*.

Wendy McElroy

brevi note biografiche per introdurre Queen Silver

The Godless Girl, il leggendario film Hollywoodiano di Cecil B.DeMille* era modellato sulla sua giovane vita. Per una ragazza dall'improbabile nome di Queen Silver il film era solo un'avventura fra le tante. Queen era nata e cresciuta fra le esplosioni rivoluzionarie del movimento dei lavoratori, delle femministe, della guerra mondiale, della repressione governativa. Contribuì alla creazione di quel senso di indipendenza che alcuni di noi, oggi, senza darsene pensiero, considerano lo status quo. Era anche la mia migliore amica.

Queen era nata in un ambiente radicale. Partecipò al suo primo raduno all'età di sei giorni. Sul podio c'era sua madre, Grace Verne Silver, che denunciava le leggi che stritolavano i lavoratori, in specie le donne. La fiera Grace aveva interrotto il suo giro di conferenze solo per il tempo sufficiente al parto. L'attivismo politico era una tradizione tra le donne della famiglia Silver. La madre di Grace, Azuba -che ebbe compromessa la salute lavorando, già all'età di otto anni, sedici-diciotto ore al giorno alla lavorazione del cotone- fu una delle voci di opposizione al lavoro minorile. A Queen piaceva presentarsi come appartenente "alla seconda generazione di libere pensatrici (atee) e alla terza generazione di femministe, direttamente discese dall'ossatura della Costituzione americana".

All'età di otto anni -già una veterana del Free Speech Zone- Queen stupì la folla di Los Angeles pronunciando una serie di sei conferenze sostenute dalla London Society of Science. Gli argomenti spaziavano da Darwin alla teoria della relatività di Einstein. Il botanico Luther Burbank elogiò una delle sue conferenze come la migliore che avesse ascoltato sull'argomento. Nell'annuncio di una successiva lettura, il Los Angeles Recorder (24 dicembre 1919) sciveva: "buona parte (del discorso)…sarà improvvisato. Essa ha già percorso 50.000 miglia per parlare dai palchi e dalle cattedre". Le conferenze di Queen attiravano centinaia di persone e altrettante restavano fuori della porta.

Divulgando la teoria dell'evoluzione, "la signorina scienziato" divenne una voce importante per la separazione tra chiesa e stato. La sua conferenza (e pamphlet) più famosa era intitolata "Evoluzione, dalla scimmia a Bryan" -Bryan fu il famoso accusatore nel processo "Scopes Monkey" (nel Tennessee fu processato chi insegnava l'evoluzionismo). La giovane Queen sfidò Bryan in un pubblico dibattito. Questi omise di replicare ma le frecciate di Queen le diedero una notorietà nazionale. Il suo pamphlet fu tradotto in varie lingue, inclusi lo Yiddish e l'esperanto.

La presenza di Grace dietro le quinte era forte ma, talvolta, conquistava il centro dell'attenzione. Per esempio, sul finire del 1925, Grace attaccò fisicamente un evangelico autore di commenti poco lusinghieri sulla figlia. Per più settimane, lei e Queen lo avevano bersagliato verbalmente da un podio improvvisato. Quando Grace venne arrestata per aggressione e percosse, la titolazione del Los Angeles Evening Express (7 novembre 1925) recitava " Moderna Porzia quattordicenne combatte davanti alla corte per la madre". Queen difese Grace nell'udienza e vinse.

Nel frattempo il Queen Silver's Magazine (1923-1931, un periodico da lei pubblicato e redatto) riportava le conferenze dell'adolescente conquistando più di cinquemila abbonati nel mondo. William Smith Bryan, celebre libero pensatore (autore di Bible Stories) scriveva alla giovane protetta "il tuo talento appartiene al mondo, non ci sono parole per dire il bene che sarai in grado di compiere nella tua vita". Queen visse fino a ottantasette anni. Fu ridotta al silenzio da circostanze che sfuggirono al suo controllo.

Lei e Grace militarono nel primo movimento dei lavoratori, specialmente nell'IWW. Quando la rivoluzione russa scatenò il panico attraverso l'America, attivisti dell'America Legion, un'associazione patriottica di veterani, cominciò a disturbare le riunioni operaie. A un dato segnale, eseguivano un "arresto" fra le persone poste ai loro lati.

Queen spiegò cosa avvenne dopo: "The Merchants and Manufacturers Association … era il gruppo che schedava i radicali … Quando i radicali venivano arrestati, non erano di solito portati al commissariato. Erano portati alla Merchant Manufacturers Association. In un'occasione, mostrarono a mia madre la sua scheda … Erano informati su tutto, da quando aveva lasciato la fattoria fino al suo discorso al Boston Common e su ogni organizzazione a nome della quale aveva parlato e su ogni suo amico".

Prima delle riunioni, Grace dava sempre alla figlia dei consigli e un "indirizzo sicuro", cosicché in caso di torbidi potesse fuggire e chiedere come raggiungerlo "a chiunque eccetto che a un poliziotto". Un bambino non fu fortunato abbastanza per scappare in tempo. Un uomo, giunto a disturbare la riunione, lo afferrò calandolo fino alla cintola in un pentolone di caffè bollente. In un'altra riunione un bambino fu ucciso.

Queen fu anche testimone della distruzione della libreria di Grace -la prima libreria socialista di Los Angeles. Fu "assalita tre volte dalla Legion" mentre la polizia presenziava e osservava. Queen mi disse "uno scaffale di libri fu rovesciato e bruciato, non solo letteratura socialista ma anche materiali scientifici di Darwin e Haeckel, racconti di Jack London e Mark Twain …". Il negozio chiuse.

Di fronte alla salute declinante di Grace e all'aumentata repressione governativa, Queen prese una difficile decisione. Nei tardi anni trenta, la "ragazza-miracolo" si impiegò al dipartimento della motorizazione. Senza lamentarsi, lavorava di giorno e studiava di notte per ottenere il diploma di scuola superiore e raggiungere le duecentodieci parole al minuto che le permisero di diventare una delle prime stenografe della California. Si eclissò politicamente per decenni, ma non abbandonò mai il "primo principio sociale" di "non nuocere a nessuno". Per esempio, durante la Seconda guerra mondiale, quando divenne chiaro che l'internamento dei nippo-americani era imminente, violò le regole del dipartimento della motorizzazione velocizzando le pratiche relative alla vendita dei loro veicoli. Quando le scuole di Los Angeles respinsero numerosi bambini ispanici, lei e Grace fecero loro da insegnanti serali nei rudimenti dell'inglese e della matematica.

Grace morì nel 1972. Queen fu devastata dal dolore e, nel contempo, liberata. Dopo aver patito quel che chiamò "un esaurimento nervoso", tornò ad occuparsi dei diritti delle donne e del Primo Emendamento. In privato, viveva secondo propri principi. Ricordo vividamente un viaggio in autobus in cui un vecchio tormentava un quieto autista. Queen si alzò e proclamò forte "Sei il tipo di vecchio che dà cattiva fama agli anziani!". Si sedette per l'applauso. A un livello più pubblico, la sua "uniforme"era costituita da: una parrucca, un cappello, giacca e gonna coordinate, una borsetta vuota anti-scippo e una borsa a tracolla con i valori. Giorno dopo giorno viaggiava in autobus per l'American Civil Liberties Union (dei cui comitati fece parte fino alla morte), per dare conferenze, per presiedere riunioni, o per le tavole rotonde che teneva ogni domenica sulla spiaggia di Venice, California, sulle donne in letteratura.

Grace una volta scrisse "mi piace pensare a cosa potrebbe fare un secolo di pensiero onesto e coraggioso, particolarmente da parte delle donne". Forse potremmo creare una generazione di donne in grado di affermare, come Queen mi disse prima di morire: "non mi sono mai vergognata di quel che ho fatto".

 

*The Godless Girl (1929). Regia: Cecil B.DeMille. Scritto da: Jeanie Macpherson. Interpreti: Lina Basquette, Marie Prevost, George Duryea, Noah Beery, Eddie Quillan, Mary Jane Irving, Clarence Burton, Dick Alexander, Kate Price, Hewig Reicher, Julia Faye, Viola Louie, Emily Barrye, Cecilia DeMille, Peaches Jackson, Ida McKenzie, Edith May, Buddy Messinger, Jack Murphy and Gertrude Quality. Produzione: DeMille Pictures.

 

Su http://immaginaria.freeweb.org si accede alla riproduzione di una locandina che annunciava la conferenza di una Queen Siver dodicenne.

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