Il testo seguente è parte di un paragrafo del quarto capitolo di Histoire du Fascisme aux États-Unis pubblicato a Parigi nel 2008 da Larry Portis con le Éditions CNT. Portis, americano, insegna Studi americani all’Università di Montpellier. Ha pubblicato, fra l’altro, un libro sugli IWW (éd. Spartacus),  uno di “storia sociale” della canzone francese (La Canaille, éd. CNT, 2004) e Soul Trains, sullo sviluppo della canzone popolare americana (Virtualbookworm Publishing, 2002)

Larry Portis

braccia tese, fedeltà alla bandiera e nuovo nazionalismo americano di fine Ottocento

Repressione e cooptazione non hanno lo stesso effetto del consenso ideologico come protezione dai movimenti radicali. Così gli anni di trasformazione economica, di ricomposizione demografica e d’agitazione politica si accompagnano allo sforzo di sviluppare i sentimenti patriottardi. La storia della Pledge of allegiance to the flag è molto istruttiva. La dichiarazione è recitata ogni giorno dalle scolaresche fin dall’inizio del XX secolo.

Francis Bellamy, vice presidente della Società dei socialisti cristiani, ne fu l’autore in occasione del 12 ottobre 1892, quarto anniversario della scoperta dell’America, da allora festa nazionale negli Stati Uniti.

Bellamy e suo fratello, Edward – l’autore del famoso Looking Backward – sono critici dell’individualismo capitalista dell’epoca. Sono convinti che si debba incoraggiare le istituzioni a rinsaldare il sentimento dell’unione nazionale. A tal fine i due Bellamy fondano e lavorano all’interno dei circoli nazionalisti per contrastare la montata delle idee che considerano sovversive, marxismo e anarchismo. Secondo Geoff Price, Looking Backward è concepito come una risposta al Manifesto di Marx e Engels. Francis Bellamy scrisse la “Dichiarazione di lealtà alla bandiera” perché fosse un canovaccio per il rituale destinato a rinforzare il patriottismo fra i fanciulli.

Dopo la sua adozione nelle scuole primarie, il rituale fu esteso così che riguardasse tutta la scolarità. Le regole di Bellamy del 1892 servirono dunque per questa cerimonia quotidiana: <Al segnale del Professore. gli scolari, in ordinata formazione davanti alla bandiera, la salutano alla maniera militare recitando “presto fedeltà alla mia bandiera e alla Repubblica della quale è il simbolo, alla nazione indivisibile affinchè ci sia libertà e giustizia per tutti.” Al momento di pronunciare “alla mai bandiera” la mano destra si tende in direzione del drappo e rimane in questa posizione fino alla fine della dichiarazione. Tutte le mani si distendono allora ordinatamente lungo il corpo. A quel punto scatta l’inno conosciuto come America”: “Sei tu il mio Paese…” >

Questo saluto delle braccia tese, precedente a quello dei fascisti e dei nazisti, è conservato fino al 1942. In seguito sarà sostituito dalla mano destra sul cuore.