Carlo Romano
Poetica e
politica
Federico Ballanti - Ernesto Assante:
RIVOLUZIONI. L'insurrezione poetica e la rivolta politica. Controcultura
(1955-1980). Arcana, 2017
Nel 1969 usciva The
Making of a Counter Culture di Theodore Roszak (Anchor Books, trad.it. Feltrinelli,
1971) e l'espressione "controcultura" acquisiva una certa
autorevolezza sebbene usata con parsimonia e guardata con sospetto da frange
radicali sempre più aggrovigliate negli psicodrammi ideologici. Il professore
di storia a Berkeley rilevava nell'allegra
insofferenza giovanile un comune orientamento malgrado le diverse e talvolta
apparentemente inconciliabili modalità (e cipigli) culturali. Gruppi
rivoluzionari, hippie, escatologie occultistiche,
studenti, droghe, rock and roll, mistici beat e tutto
ciò che da qualche tempo costituiva il "movement"
si pronunciava simultaneamente contro un sistema autoritario, guerrafondaio e
disumanizzante. Recensendo il libro sul "San Francisco Chronicle"
Alan Watts ammoniva gli adulti: "Se volete
sapere cosa sta succedendo ai vostri figli, così misteriosi e ribelli, questo è
il libro".
Col maggio
francese del 1968 prevalse tuttavia, specialmente in Europa, una lettura degli
avvenimenti che inclinava al barricadiero ideologicamente sostanziato
provocando l'automatismo di accantonare sul piano del costume (e del consumismo
modaiolo) tutte le altre espressioni. Merito di Ernesto Assante
e Federico Ballanti in Rivoluzioni è l'aver riportato alle giuste
proporzioni quanto accadde alla fine degli anni sessanta e oltre, ripercorrendo
una storia che inizia prima del "sessantotto" con procedure che ben
poco hanno a che spartire con "la presa di coscienza" studentesca.
Altro merito, pur nelle limitate fonti ispirative
utilizzate nell'ambito della grande cultura filosofica e sociologica - in
specie Wright Mills e Marcuse,
ma ci sarebbe stato bene anche Paul Goodman - è stato
quello di non aver trascurato di portare l'attenzione su un pensatore in genere
poco citato ma i cui libri si proiettavano su un'interpretazione più esistenziale
che politica di quanto sarebbe accaduto: Norman O.Brown.
“Fogli di Via”, gennaio 2018