Nata a San Francisco nel
1947, “Cat" Yronwode (Anna
Caterina Manfredi) è cresciuta in un ambiente propizio (il padre pittore) che
l’ha portata a suo tempo a frequentare varie “comuni” e a diffondere il “Berkeley Barbe”. Ha lavorato a lungo nel campo dei fumetti (curando, fra l’altro, una
monografia su Will Eisner) e si occupa di magia e folklore, da qui l’interesse
per Paschal Beverly Randolph (il testo, appena alleggerito, è ricavato da
Sacred Sex http://www.luckymojo.com/tkpbrandolph.html).
Catherine Yronwode
Paschal Beverly Randolph e i misteri Anseiratici
Paschal Beverly Randolph è una figura enigmatica e affascinante, un uomo libero di colore nato in Virginia nel 1825.
Oratore per la causa abolizionista prima della guerra civile, fu anche un ben noto spiritista e un viaggiatore che visitò l’Inghilterra, la Francia, la Turchia, l’Egitto, la Siria e altre regioni in cerca di sapienza esoterica. Le sue indagini Rosacroce lo introdussero al campo controverso della magia sessuale, scrisse pure un trattato sull’uso di hashish come coadiuvante alla trance (1860) e un libro sulla chiaroveggenza attraverso gli specchi (1860). Il suo motto era “Prova!”. Come medico e occultista, Randolph tentò di superare gli stereotipi razziali americani del XIX secolo ma si sentiva continuamente sotto esame. Nel 1875 cedette alla depressione e concluse la sua vita all’età di cinquant’anni col suicidio, lasciando una moglie e un figlio piccolo.
Randolph è preso in considerazione da alcuni autori moderni per essere stato il precursore del cerimoniale di magia sessuale praticato dai membri dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, l’Ordo Tempi Orientis, e i gruppi correlati. Il suo libro più noto è Eulis! The History of Love: Its Wondrous Magic, Chemistry, Rules, Laws, Modes, Moods and Rationale; Being the Third Revelation of Soul and Sex, also, Reply to 'Why Is Man Immortal?' the Solution to the Darwin Problem, an Entirely New Theory (1874). Il volume, con i suoi rinvii, è certamente il prodotto di chi aveva studiato filosofia comparata e religione, e nella dichiarazione che l’autore è “Gran Maestro dell’Ordine” sembra si alluda a un formale, anche se criptico, sistema di formazione spirituale. L’affermazione non è del tutto priva di sostanza: dal 1857 al 1860, Randolph fu a capo del Terzo Tempio della Rosa Croce, che aveva fondato a San Francisco, in California, per portare avanti le sue convinzioni. Questo gruppo Rosacroce si dissolse negli anni della Guerra Civile, ma Randolph lo riformò nel 1874 a Nashville, Tennessee, come The Brotherhood of Eulis, presumibilmente fondandolo sulla magia sessuale. Poco dopo, di nuovo a San Francisco, l’ordine rinasceva per poi essere conosciuto come The Triplicate Order Rosicruciae, Pythianae, and Eulis, con Randolph “Supremo Gerarca, Grande Templare, Cavaliere, Priore, e Gerarca di triplice ordine”.
Queste ordini ermetici sono particolarmente degni di nota poiché si tende a identificare gli afro-americani esclusivamente con la magia folklorica. Anche se era un uomo nero del Sud, Randolph raramente ha menzionato direttamente l’hoodoo. Tuttavia egli mise in vendita un prodotto che chiamava “il cuscino magnetico di New Orleans”, un filtro del “fascino” a base di calamite e sabbia che fa sembrare ovvio che avesse familiarità con le tradizioni popolari.
A parte questo, per me il valore di Eulis! e di altre due più brevi opere, The Mysteries of Eulis (1874) e The Anseiratic Mystery (1873) consiste in alcuni capitoli e, soprattutto nell’ultimo libro, principalmente nella sua versione di pratiche sessuali siriane attraverso le quali, secondo Randolph, lo scambio di energia elettromagnetica tra uomini e donne si concentra in sette punti dai quali promanerebbe “il profumo della divinità nell’atto sessuale”.
Randolph descrive le funzioni “coniugali” come “materiali spirituali e mistici”, e proclama che “la mia dottrina ... stabilisce che il congiungimento è senza dubbio il fatto più alto, santo, importante e miseramente abusato di tutta la vita umana”. Tralasciando la vanità di questa affermazione, è interessante notare che tra gli “abusi” della funzione coniugale Randolph metta “l’abitudine all’incompletezza del rito”, intendendo con ciò il coito interrotto.
In altre parole, Randolph celebra l’unione sessuale come un rituale metafisico e santo, ma solo quando produce orgasmi pieni e completi per entrambi i partner. Questo lo pone in conflitto con teorie quali quelle della tradizione tantrica indù. La teoria di Randolph era in parziale contrasto anche con la sua contemporanea Alice Bunker Stockham, la quale credeva che il mantenimento di stati più elevati di eccitazione appena sotto il picco dell’ orgasmo eiaculatorio sarebbe spiritualmente benefico per uomini e donne. Chiamo il loro conflitto di opinioni “parziale”, perché la Stockham sosteneva ad ogni modo che l’orgasmo non era da evitare categoricamente o pregiudizialmente, come nel tantra indù.
L’enfasi di Randolph sugli orgasmi sacri è più chiaramente definito in una brano di Eulis! dove si postula un elaborato cosmo pluridimensionale che si estenderebbe “per regni al di là degli spazi siderali”. Parlando del momento dell’orgasmo, quando c’è il contatto metafisico con questi mondi, scrive:
“Ne consegue che, come sono le persone in quel momento [orgasmo] così sarà ciò che le pervaderà da regioni superiori una volta che la preghiera passionale condurrà alla grazia”.
È interessante notare che, nonostante il suo rifiuto del coito interrotto, Randolph e la Stockham siano d’accordo su un principio fondamentale: perché un orgasmo controllato sia di per sé santo, abbisogna di una preghiera sincera, al Dio cristiano per l’una, e a sconosciuti superiori per l’altro. Questo concetto della preghiera orgasmica non si trova nel tantra.
John Patrick Deveney ha scritto una lunga biografia, Paschal Beverly Randolph, A Nineteenth Century Black American Spiritualist, Rosicrucian, and Sex Magician (State University of New York Press, 1997) che rivela molto di Randolph e del suo tempo. Grazie alla sua accurata ricerca, si può chiaramente accertare l’effetto che Randolph ebbe su Helena Petrovna Blavatsky, fondatrice della Teosofia. Deveney pone anche le basi per la comprensione di come alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo i maghi sessuali come Theodor Reuss e Aleister Crowley siano stati influenzati nella creazione e riforma dell’Ordo Templi Orientis (OTO) dal “Triplice Ordine” di Randolph. In particolare il famoso slogan di Crowley, “L’amore è la legge, amore sotto la volontà”, sembra derivare direttamente da un aforisma di Randolph: “la Volontà regna onnipotente, l’Amore giace presso le Fondamenta” (Eulis, 1874).
La principale differenza tra la magia sessuale di Randolph e quella di Reuss e Crowley, è che il primo stava lavorando dal punto di vista della parità sessuale, mentre i secondi erano concentrati sull’aspetto maschile. In termini pratici, questo significa che Randolph ha cercato di produrre effetti spirituali e magici, attraverso preghiere e invocazioni concordati prima del reciproco orgasmo (“the nuptive moment”). Inoltre, Crowley si avvaleva spesso di prostitute, mentre per Randolph questa pratica avrebbe impedito la possibilità di portare a termine con successo un atto magico.
I risultati che Randolph rivendicò alla sua magia sessuale includevano la telepatia, la comunicazione con gli spiriti disincarnati, maggiore ricchezza, prevedere i risultati delle operazioni finanziarie, la preparazione di polveri magiche a scopo d’amore, il miglioramento della salute, il potere di preparare amuleti per conoscere gli altrui disegni e il dono di rivelazioni spirituali. …
Per concludere, Randolph sostenne l’uso della divinazione con gli specchi, gli esercizi di respirazione, l’uso dell’hashish e insegnò tre tecniche magiche che chiamò Volantia, Decretism e Posism. Ogni descrizione delle sue opere non è in grado tuttavia di rendere appieno ciò che comporta il suo sistema magico-sessuale.