le voci che corrono

Nicholson Baker

 

L’ANTOLOGISTA. Bompiani 2012

Dopo lo strepitoso La casa dei buchi uscito l'anno scorso e da lui stesso definito "a comic sex novel", Nicholson Baker, classe '57, uno degli scrittori americani più talentuosi e originali, torna in libreria con il romanzo precedente, L'antologista, che con ironia e leggerezza affronta uno degli argomenti più difficili da trattare in narrativa (certo più del sesso): la poesia.

Protagonista è un poeta incompreso e mediocre di nome Paul Chowder ...

Ma attraverso le riflessioni di Chowder, Baker è bravissimo a raccontare anche una sua personale storia della poesia, a trasmetterci le sue riflessioni sulla metrica e sulla rima, a spiegare le origini del modernismo e a parlare di Ezra Pound, Elizabeth Bishop e Marinetti. Per poi concludere che in fondo "La poesia è un singhiozzare controllato e raffinato. Fare rime vuol dire evitare il dolore mentale diventando dipendenti da quello che accadrà dopo".

Benedetta Marietti, “D- la Repubblica” –10 novembre 2012

 

LA CASA DEI BUCHI, Bompiani 2011

Quando decide di fare pornografia con le parti noiose tagliate via (dove per parti noiose si intendono quei capitoli artistici che i colleghi intercalano ai capitoli sconci onde salire di grado verso l’erotismo) è irresistibile. “La casa dei buchi” gareggia in sconcezze con certe pagine di Chuck Palahniuk, che però resta intrappolato in un realistico squallore. Nicholson Baker fa ridere fino alle lacrime …

Mariarosa Mancuso, “il Foglio”, 20 agosto 2011

 

CENERE D’UOMO. Bompiani 2009

“Human Smoke” è costituito da una serie di istantanee ben scritte e brillantemente disposte, della lunghezza dei dispacci giornalistici. Baker dice che voleva sollevare le seguenti questioni sulla seconda guerra mondiale: “E’ stata una buona guerra? Intraprenderla ha aiutato qualcuno che aveva bisogno d’aiuto?” Il suo stile molto efficace consiste nel presentare i fatti e lasciare trarre ai lettori le proprie conclusioni.
I fatti sono potenti. Baker mostra, passo dopo passo, come un’alleanza dominata da leader che erano fanatici, molto più ostili al comunismo che al fascismo, ossessionati dalle vendite di armi e smaniosi di combattere, costrinse il mondo alla guerra.
Tra gli Alleati era diffuso l’antisemitismo. Di Franklin Roosevelt, Baker osserva che nel 1922, quando era un avvocato di New York, “disse che gli ebrei costituivano un terzo delle matricole di Harvard” e utilizzò la sua influenza per stabilirvi un limite all’ammissione degli ebrei. Per anni ostacolò gli aiuti all’ebraismo europeo, e ancora nel 1939 scoraggiò l’approvazione del disegno di legge Wagner-Rogers, che era un tentativo da parte del Congresso di salvare i bambini ebrei. Il Primo Ministro inglese Neville Chamberlain disse nel 1939 riguardo al trattamento degli ebrei da parte dei tedeschi che “non c’è dubbio che gli ebrei non sono un popolo amabile. Non mi importa di loro”. Una volta che la guerra iniziò, Winston Churchill voleva imprigionare i profughi ebrei tedeschi perché erano tedeschi. Quale consolazione tale leadership deve essere stata per i nazisti che, secondo il New YorkTimes del 3 Dicembre 1931, stavano cercando di trovare il modo di sbarazzarsi degli ebrei senza “indignare l’opinione pubblica straniera”!
Churchill è una figura dominante in “Human Smoke”, dipinto come un guerrafondaio sanguinario che, nel 1922, stava ancora lamentando il fatto che la prima guerra mondiale non era durata abbastanza da permettere agli inglesi di bombardare Berlino e “il cuore della Germania”. Ma no, si lagnò, si dovette interromperla “a causa del nostro essere rimasti a corto di tedeschi e di nemici”.
Churchill non fu mosso dall’antifascismo. Nel suo libro del 1937 “Grandi Contemporanei”, egli descrisse Hitler come un “funzionario altamente competente, fantastico, bene informato, con dei modi piacevoli”. Lo stesso libro attaccava selvaggiamente Leon Trotsky (Cosa aveva Trotsky di sbagliato? “Era pur sempre un ebreo. …

Mark Kurlansky, LA Times”,  9 Marzo 2008

 

VOX. Bompiani 2008 (e Sperling e Kupfer 1004)

Un uomo e una donna chiamano indipendentemente l'uno dall'altro una linea telefonica erotica. Separati dall'anonimato e da migliaia di chilometri, si offrono a vicenda i dettagli intimi delle loro fantasie erotiche e poco a poco, attraverso il racconto dei loro sogni e dei loro desideri, si svelano reciprocamente il loro mondo interiore. Lui è un voyeur platonico. Non cerca di spiare le donne all'interno delle loro camere, ma nel cervello. Si masturba pensando a donne che si masturbano. Lei è eccitata dalla sua stessa capacità di far eccitare gli altri e ha fantasie sessuali esibizioniste, spettacolari: "È come prepararsi una festa" dice "e non sapere cosa indossare... e provare freneticamente un'immagine diversa dopo l'altra, come succede con gli abiti." Il telefono diventa un giocattolo erotico, che garantisce a entrambi la loro sicurezza. Le voci si stuzzicano a vicenda, senza alcun rischio, alcun contagio fisico e interiore...

L’editore

 

CHECKPOINT. Mondadori 2004

Ecco a voi Jay. Ecco a voi Ben. Jay ha convocato il suo vecchio amico Ben in una stanza d'albergo a Washington. Nel corso di un tranquillo pomeriggio i due condividono un delizioso pranzo in camera e una bottiglia di vino proveniente dal minibar dell'hotel. La loro chiacchierata è a 360 gradi, parlano di tutto: della nuova macchina fotografica di Ben, dell'Iraq, delle rispettive famiglie e della sfortunata sorte di un particolare tipo di pollame ruspante. Poi Jay spiega per filo e per segno a Ben come e perché ha in mente di commettere un omicidio destinato a cambiare il corso della storia. Sì, perché Jay ha deciso di assassinare il Presidente Bush. Con mezzi e armi surreali, ma ha deciso di ammazzarlo, perché non ne può più...

L’editore

 

UN PO’ DI TESTA NON GUASTA. Frassinelli 1998

"Un po' di testa non guasta" riunisce gli articoli e i saggi brevi scritti da Baker negli ultimi quindici anni, che trattano di critiche e commenti sui temi più vari: dalle abitudini e le mode linguistiche e letterarie, all'invasione "informatica".

L’editore

 

A TEMPERATURA AMBIENTE. Frassinelli 1995

 

LA PAUSA. Frassinelli 1994