Miscellanea “fdv” 32-33

 

William Linsday Gresham; NIGHTMARE ALLEY. Sellerio, 2021

In contemporanea con l'uscita nelle sale di un nuovo adattamento diretto da Guillermo del Toro del classico La fiera delle illusioni (Nightmare Alley, 1947) filmato con torbida eleganza da William Goulding usufruendo di un sorprendentemente equivoco Tyron Power, la palermitana Sellerio ha portato nelle librerie l'omonimo romanzo di William Linsday Gresham, scrittore da un colpo e marxista competente in occultismo, fantascienza e Houdini, attratto - anche sulla base di suggestioni ricevute attraverso lampi di folklore conosciuti in Spagna dove fu volontario repubblicano durante le guerra civile - dal mondo dei "freaks" e dei "carnival show" (i "baracconi" itineranti, diremmo noi) nei quali è ambientato il romanzo. Raccomando, per saperne di più e meglio, la postfazione del traduttore italiano Tommaso Pincio.

BB

 

Joyce Carol Oates: NUOVO CIELO, NUOVA TERRA. Il Saggiatore, 2021

Joyce Carol Oates è la donna che ha scritto uno dei più bei libri sul pugilato, C'è chi dice che sia il più bello, ma fosse solo questo. La Oates ha scritto di tutto e su tutto, dai libri per ragazzi ai romanzi polizieschi, dal teatro alla poesia, una quantità ragguardevole di racconti e romanzi nonché diverse raccolte di saggi e tutto con una speciale qualità di scavo psicologico che lambisce il racconto del terrore, si tratti di singoli individui, famiglie, avvenimenti storici. Nessuna sorpresa quindi che si sia dedicata, come in Nuovo cielo, nuova terra all'esperienza visionaria in letteratura (Kafka, Lawrence, Woolf, Beckett, James, Arnow, O'Connor, Dickey, Mailer) una delle sue numerose raccolte di saggi che risale al 1974 ed è oggi proposta nella traduzione di Viola Di Grado da il Saggiatore nella sua collana più prestigiosa, caratteristica e antica: "La Cultura".

BB

 

Paolo Prevosto: GUIDA AI FILM DI FANTASCIENZA DI JOHN CARPENTER. Off Topic, 2021

Carpenter non mi ha mai appassionato più di tanto. Accolsi con favore all'uscita italiana Distretto 13, Le brigate della morte (1976) ma rimasi piuttosto freddo ai successivi salvo 1997: Fuga da New York (1981) che mi procurò entusiasmo, un po' come a tutti, per le vicissitudini di Jena Plissken. Certo ci furono Hallowen (1978), Fog (1980) e poi Christine (1983) ma ci fu purtroppo anche La Cosa (1982) che trovai scocciante e non solo nel confronto col capolavoro prodotto da Hawks al quale si ispirava. Recuperai qualche punto in suo favore per Essi vivono (1988) che mi ravvivò la memoria per Distretto 13. E questo, direi, è tutto. Un vero appassionato è viceversa il sanremasco Paolo Prevosto e lo è al punto di essere un fecondo collezionista di "memorabilia", diversi oggetti di scena, dei suoi film (che riproduce anche nel libro). È per giunta un collezionista a tutto tondo di materiali fantascientifici e inerenti ai voli spaziali (non solo, pare che possieda anche una macchina Enigma). Il suo è quindi un libro nel quale più che punti di vista critici vi si incontrano preziose informazioni e riproduzioni iconografiche utili proprio a quei punti di vista. Purtroppo è assai parco nei confronti di Essi vivono, dove riporta in ogni caso la testimonianza dell'attore Peter Jason rilasciata a lui stesso sulla sua esperienza con Carpenter.

DP

 

Mario Carparelli: GIULIO CESARE VANNINI. Il filosofo, l'emopio, il rogo. Liberilibri, 2021

Prefato da Sossio Giammetta e con una nota in appendice di Dario Acquaviva su "Vanini e la bibliofilia", questo saggio in forma di dizionario di temi e luoghi Vaniniani compilato da Mario Carparelli è stata per me, malgrado l'esiguità, una delle più belle sorprese librarie del 2021. Il testo si apre con un omaggio al chiavarese Giovanni Maria Ginocchio, compagno di avventure di Vanini finito nel 1615 fra le maglie dell'inquisitore genovese Eliseo Masini allo scopo di ottenere, con la tortura, informazioni sull'amico conosciuto quando ambedue erano frati carmelitani. Quattro anni dopo toccò a Vanini, trentaquattrenne, di essere condannato per "ateismo, bestemmia, empietà e altri eccessi" e bruciato sulla piazza di Tolosa che oggi porta il suo nome. "Empio osarono dirti" scrisse Friedrich Hölderlin in un'ode inviata a Schiller nel 1797. Nell'Italia del secolo scorso pesò su Vanini il giudizio del suo conterraneo (di Melissano) Luigi Corvaglia che l'accusò di essere un plagiatore. "Questo grande filosofo, apostolo e santo della ragione, questo martire della fede laica" - osserva viceversa oggi Sossio Giammetta - è stato a lungo ignorato o sottovalutato. Ormai però la grandezza di Vanini, esaltata da Schopenhauer e Hölderlin, viene sempre più in luce".

DP

 

Maurizio Serra: IL CASO MUSSOLINI. Neri Pozza, 2021

"Rimase sempre alla ricerca del destino eccezionale che non gli apparteneva e che temeva potesse sfuggirgli di mano". Siamo dalle parti di Mussolini piccolo borghese? Sì e no. Maurizio Serra non concede nulla a una demistificazione ironicamente un po' affettuosa quale fu il celebre libro di Paolo Monelli. Le biografie di Serra - diplomatico e scrittore, primo "immortel" italiano, vale a dire il primo a occupare uno dei 40 posti dell'Académie française - nell'azzardo sulla psicologia dei biografati non si tirano indietro nell'affrontarlo ampiamente ma sempre con ammirevole congruenza di racconto (si veda anche, da poco ristampato da Settecolori, Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux). E da questo stimolante saggio su Benito Mussolini ne viene fuori un uomo da poco, in qualunque modo si possano rigirare le pur complesse problematiche correlate.

BB