linciaggio
a cura di Francesco Rocchio
Si è chiusa a New York, alla fine di agosto, la mostra Witness, installata alla New York Historical Society dopo aver decollato alla Roth Horowitz Gallery, un piccolo museo dell'Upper East Side. La mostra radunava una considerevole collezione di materiali grafici e fotografici riferiti ai linciaggi in America e alle loro vittime. La parola stessa "linciaggio" è nata negli Stati Uniti e trae origine da un agricoltore della Virginia, Charles Lynch, che quando riteneva di dover impartire punizioni anche estreme faceva a meno dei giudici: "la legge di Lynch" per l'appunto. Le fotografie documentano lo spettacolo che veniva organizzato intorno all'evento e la maggior parte del materiale è costituito addirittura da macabre cartoline che si stampavano a suo perenne ricordo.
Oggi queste costituiscono una fortunata forma di collezionismo. Contemporaneamente alla mostra la raffinata casa editrice Twin Palms, specializzata in fotografia, ha pubblicato un volume, Without sanctuary, lynching photography in America (Santa Fe, New Mexico, 2000), che raccoglie, insieme a un centinaio di illustrazioni accuratamente riprodotte, i testi di Hilton Hals del "New Yorker" e di Leon F. Litwack, professore di storia americana all'Università della California e autore di Black southerners in the age of Jim Crow (1998). I commenti alle immagini sono di James Allen, la prefazione è di John Lewis, deputato della Georgia. L'impostazione grafica del volume è stata disegnata da Arlyn Nathan e Jack Woody.