Si legge, per il solito, che Alfred Jarry avrebbe anticipato le avanguardie letterarie del Novecento. Stessa cosa si dice ormai della "revue blanche", in altri tempi confinata fra le anticaglie di un insopportabile gusto liberty, insieme alle seggiole viennesi, ad Alphonse Mucha e a molte altre cose ancora, diventate poi preziosissime. Forse troppa responsabilità viene concessa alla signora Natanson, nata Godebska, la quale, dopo aver ricevuto una solida educazione musicale attraverso Gabriel Fauré, si convinse di avere un fiuto medianico per tutto ciò che avrebbe costituito la buona novella in arte. Thadéè Natanson , il fondatore della "revue blanche", fu il suo primo marito. Ad un altro, pittore spagnolo, dovette invece il nome col quale rimase celebre: Misia Sert. Il nostro articoletto è solo uno dei tanti che Jarry scrisse per la rivista.
Alfred Jarry
il feretro della Regina Vittoria
Ci rallegriamo per non aver rivelato, prima del cessato pericolo, la tremenda notizia che state per leggere. In tal modo abbiamo contribuito ad evitare un disastroso panico. Poco è mancato che l’Europa dovesse piangere la morte, causata dal più inaudito degli attentati, di molti sovrani e di numerosi ufficiali superiori riuniti per le esequie della regina Vittoria. La catastrofe è stata evitata grazie al sangue freddo e alla coraggiosa discrezione degli organizzatori dei funerali.
Forse il pubblico non aveva ben compreso il motivo per cui il carro funebre era costituito da un tiro d’artiglieria; né il perché delle manovre, sportive ma bizzarre, dei portatori del coffin reale, il cui peso era valutato intorno ai trecento chili, mentre si "allenavano" preliminarmente per mezzo di un altro feretro di cinquecento chili. Sappia oggi di essere sfuggito al più audace tentativo degli anarchici di Londra: nella bara, oggi sigillata in un caveau per eterna sicurezza, avevano sostituito il cadavere della Regina con trecento chili di dinamite! Se ogni pericolo è scongiurato lo si deve alla perfetta condizione, metodicamente acquisita, dei muscoli dei portatori. Ma, obietteremo timidamente, era proprio necessario, in questa bara da allenamento, dimenticata adesso fra gli accessori inutilizzati su qualche prato di football o di golf, e pure con la legittima scusa, che bisognasse al più presto e con qualsiasi cosa completare la cifra di cinquecento chili, era proprio necessario introdurvi i venerabili resti della Regina ?
"La Revue Blanche", n.185, febbraio1901