Viola Papetti
Caterina Ricciardi 1947-2019
Caterina Ricciardi
negli ultimi mesi era divenuta uno spirito folletto; forse presentiva la sua
morte e faceva grandi progetti per l’avvenire. Dopo la terribile crisi che
aveva attraversato con la fine della sua attività di docente di letteratura
anglo-americana presso l’università di RomaTre,
dovuta a un normale pensionamento
vissuto però come rottura brutale, tragica, si era fatto ancora più acuto il
bisogno di afferrarsi alla scrittura che le veniva facilmente, infilando
brillanti subordinate con sicurezza: una
fila di perline perfette che allineavano informazioni, intuizioni, “finestrine
aperte” – come diceva – su aspetti secondari ma suggestivi del tema centrale. Le
sue recensioni di scrittori americani su Alias libri erano una specie di
tappeto ricamato, con un centro e un ornamentale cornice, suggerita come fosse
di sfuggita. Riusciva specialmente bene quando trattava di donne scrittrici
delle quali indovinava con tenerezza il punto dolente, la pena sotto le righe,
forse l’infanzia tradita, la paternità che non le aveva protette, anzi il padre
aveva sospeso la figlia sul ciglio del burrone. Questo faceva di lei una specie
di termometro della nascosta infelicità della bambina, quella bambina che
ancora si nascondeva in lei, e cercava tenerezza, anche facendo grandi doni o
improvvisi dispetti. Ottenere il perdono dell’offeso valeva quanto una lode per
una bella recensione. Il padre si
sarebbe alla fine pentito di averla fatta tanto soffrire.
Negli ultimi anni
di insegnamento aveva stabilito ottimi rapporti con gli studenti, e le sue
lezioni erano molto seguite. Le altre necessarie e noiose attività accademiche
le evitava. Ma ha dato molto ai colleghi americanisti, partecipando a tutte o
quasi imprese letterarie comuni, dedicandosi anche alla diffusione della
letteratura canadese. Difficile rintracciare la sua presenza in tanti convegni
e in libri collettanei. Ha scritto sul
Modernismo e la poesia del Novecento, su autori postcoloniali, moltissimo e con
grande competenza su Ezra Pound. Ha curato con
William Pratt Roma/Amor.
Ezra Pound Rome, and Love (2013) e
con Walter Baumann, Ezra Pound ‘s Green
World (2018). Per
lo Shakespeare di Bompiani, curato da Franco Marenco, ha tradotto Misura per misura di Shakespeare, a cui ha premesso un’ottima
introduzione. Nella collana da lei diretta “Biblioteca di studi americani”
presso Edizioni di Storia e Letteratura ha curato il volume Dialoghi con il classici nel Novecento
americano (2019) a cui ha partecipato con un saggio su Il falso epitalamio di Hilda
Doolittle: uno sguardo
a “Hymen”. Di poesia si è sempre interessata, e presso la
stessa casa editrice ha pubblicato Una
lettura di The Hollow Men di T.S. Eliot. Aveva raccolto in un volume i suoi saggi migliori
sulla poesia anglo-americana , e solo qualche giorno
fa aveva finito di prepararlo per la pubblicazione. È il suo lascito di
costante, fine studiosa, devota al suo compito, come desiderava di essere
ricordata.
(il manifesto,
18/2/2020)
Di Caterina Ricciardi
è uscita in questi giorni l’edizione d’arte: H.D., [Divae], 10 poesie tradotte da Caterina
Ricciardi, 10 immagini di Luisa Gardini, (continua), Roma 2019 (50 copie
numerate e firmate). Su “Alias Domenica” del 23/2/2020 è apparsi l’ultimo contributo di
Ricciardi (su James Agee-Walker Evans, Sia lode ora a uomini di fama, il
Saggiatore). Lo accompagnava la seguente poesia:
PER CATERINA RICCIARDI
Mary de Rachewiltz
Non è affatto facile, Caterina
richiamarti dal fondo della terra
(“nera” e carducciana)
per ringraziare dei cioccolatini
di Sant’Eustachio, Caffè
(ma per me Chiesa con corna e croce).
Tu regni eburnea
con Hilda sul Circeo
in eterno custode
d’un castello ricolmo
d’anime gemelle e
delle loro opere.*
*Il riferimento a
Carducci è una sua poesia per la morte d’un figlio piccolo (vago ricordo, prima
ginnasio?). Sant’Eustachio, col cervo, se non erro, la bella Chiesa (funzione
funebre per Boris). Al Circeo credo Caterina passava l’estate. E la strana
“coincidenza” di aver saputo di lei al Sunday tea di
ieri con gli studenti. (MdR, Brunnenburg,
17/2/2020.)