Carlo Luigi Lagomarsino
i pamphlets di Bastiat
Trovare in un unico volume i notevoli pamphlets di Bastiat (Frédéric Bastiat, Ciò che si vede, ciò
che non si vede, Rubbettino, Soveria Mannelli 2005) non è cosa da poco, è anzi un avvenimento
editoriale di grande importanza, seppure uno di quelli dei quali è difficile
valutare quanti se ne accorgano. A lungo assente dai cataloghi nella sua stessa
Francia, la riscoperta di questo intransigente liberale è innanzitutto statunitense.
In Italia, dove si recò per motivi di salute e morì a quarantanove anni nel
1850 (è sepolto a Roma), fu immediatamente tenuto nella considerazione che
meritava da Francesco Ferrara e, più tardi, da Vilfredo Pareto, ma fu sminuito
da Benedetto Croce e trattato con superficialità da Guido De Ruggiero nella Storia
del liberalismo europeo (Laterza). Nel 1949 riapparve nel catalogo della
Utet e da allora se ne persero le tracce, finché nel 1998 Guida stampò Il
potere delle illusioni e un piccolo editore lombardo, Leonardo Facco,
coadiuvato da un pugno di giovani studiosi, ne propose alcune opere con fare
militante. Partecipe di questo gruppo è il