Nato in Texas, Gene Autry (1907-1998) fu un popolare cantante e attore western. Da giovane lavorò nelle ferrovie di St Louis & San Francisco. Divenne uno dei più seguiti performer radiofonici. Svariato marchandising ne utilizzò la fama. Recentemente è stato pubblicato un esaustivo cofanetto di cd che riproducono le sue incisioni. Questo "decalogo" lo estraiamo da Il western maggiorenne curato da Tullio Kezich per l'editore Zigiotti di Trieste nel 1953. Il suo forte contenuto etico corrisponde naturalmente a un importante aspetto della saga americana, riteniamo tuttavia che esso, a onor del vero, debba poter essere bilanciato con l' abbagliante frase di Liberty Valance nel film di John Ford: "la mia casa è dove appendo il cappello".

Gene Autry

il decalogo del cow boy

con un piccolo album

(" … a code that has the approval of the industry, distributors, church group, club women and grateful parents")

1. Un "cowboy" non approfitta mai di un vantaggio sleale, anche nei confronti di un nemico.

2. Un "cowboy" non tradisce mai la fiducia.

3. Un "cowboy" dice sempre la verità.

4. Un "cowboy" è gentile coi bambini piccoli, le persone anziane e gli animali.

5. Un "cowboy" non ha pregiudizi razziali o religiosi.

6. Un "cowboy" è pronto al soccorso e quando qualcuno si trova in difficoltà, tende una mano.

7. Un "cowboy" è un buon lavoratore.

8. Un "cowboy" è pulito nella persona, nel pensiero, nella parola e nell'azione.

9. Un "cowboy" rispetta le donne, i genitori e le leggi del suo paese.

10. Un "cowboy" è un patriota.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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