Quella
di Aldani è la prima opera critica in volume dedicata alla fantascienza che sia
stata pubblicata in Italia. Usciva presso le edizioni La Tribuna di Piacenza,
una casa editrice di manualistica giuridica che si dedicò alla fantascienza
dapprima con l’edizione italiana di "Galaxy"
della Galaxy Publishing Corporation di New York, e poi di “Galassia”, collana periodica di fantascienza che a lungo
contese le attese degli appassionati del
genere alla mondadoriana “Urania” (come, in modo meno clamoroso,
la “Cosmo” dell’editore Ponzoni e
qualche altra sparsa iniziativa) avvalendosi di buoni traduttori e animatori come
UgoMalaguti e Roberta Rambelli, i quali per altro non tralasciavano spunti
polemici nei confronti della conduzione Fruttero e Lucentini della rivista di
Mondadori.
Lino Aldani
(1926-2009) ebbe il suo esordio nel 1960 su “Oltre il cielo”, una rivista romana che alternava agli articoli di
astronomia e missilistica alcuni racconti di fantascienza. Poco dopo, nel
1963, con Massimo Lo Jacono e Giulio Raiola fondò “Futuro”, una rivista che pubblicava anche gli autori italiani – quasi
del tutto assenti sulle altre testate – palesando una certa aspirazione
letteraria (pubblicando, per esempio, la prima traduzione italiana di un
racconto di J.Rodolfo Wilcock) che si esprimeva contemporaneamente in chiare
esigenze di riflessione – da qui le interviste a Elio Vittorini, a Libero
Bigiaretti, a Ennio Flaiano a Mario Soldati, a J:L: Borges. Varia la produzione
saggistica (su Aldous Huxley di Lo Jacono, per dirne una) e varia anche la
riproposizione di classici (Mark Twain, Samuel Butler, Jozsef Attila…) o di
scrittori poco frequentati nell’Italia di allora (Silvina Ocampo, Stanislav Lem…).
Fra gli autori italiani: Inisero Cremaschi, Anna Rinonapoli, Gilda Musa,
Giuseppe Pederiali e lo stesso Aldani, il quale più tardi, dagli anni settanta,
si sarebbe concentrato su una più intensa attività narrativa.
La Fantascienza usciva nel 1962 (ma il
volume non reca alcuna data) e oltre alla parte saggistica
offriva un catalogo delle opere del genere pubblicate in Italia, anche di
autori italiani (il capitolo XII era d’altronde dedicato a
“La science-fiction in Italia” e Aldani provvedeva a
contestare l’idea che essa fosse poco appetita dai connazionali). Nell’elenco,
fra gli scrittori italiani che si erano occasionalmente dedicati a storie
riconducibili al genere, figurava Mario Mariani ma non, per esempio, l’ex
futurista Bruno Corra, il che non intacca minimamente la qualità pionieristica
della ricerca. Il volume presentava anche qualche ritratto
fotografico di scrittore, la riproduzione di alcune copertine americane, foto
di film e fumetti.
“Fogli di Via”, novembre 2013 (materiali d’archivio)