Bianconiglio e Gegeniglia
   I VIAGGI E LE GITE DI DUE MOTOTURISTI

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  "LA CIOCIARIA IN MOTO":
gita CRAL Telecom Italia dal 2 al 6 giugno 2010
Contatore delle visite dal 29/12/2009:       

L'itinerario completo

Venerdì 4 giugno: i monti Simbruini

Giovedì 3 giugno: Cassino e la bassa Ciociaria (320 km)

La partenza è fissata per le 9, per cui alle 8 ci alziamo e solleviamo la tapparella: sole, sole, sole e cielo azzurro: carichi di adrenalina scendiamo per la colazione e, una volta lasciato il tavolo, guardiamo ancora fuori... il cielo si è coperto in un battibaleno ed è mestosamente grigio, grigio, grigio... speriamo perlomeno che non piova: l'elenco dei luoghi interessanti nei pressi dell'itinerario di oggi prometterebbe diverse soste, visto che dovremmo toccare, nell'ordine: Abbazia di Fossanova, Terracina (Duomo e tempio di Giove Anxur), Sperlonga (Villa e Grotta di Tiberio), Itri (Belvedere di Madonna della Civita), Gaeta (Mausoleo di Lucio Munazio) ed infine l'Abbazia di Montecassino. Si parte con Ennio in testa e Ferruccio in coda.

1-2-3-4-5: il Garmin ha perso la bussola... usciamo da Fiuggi (1) non per la strada principale ma in direzione Acuto (2), il primo tratto di strada è piacevole ma una deviazione ci porta in una stradina stretta e molto ripida che causa alcune difficoltà al gruppo. Ripresa una viabilità più scorrevole, raggiungiamo Colleferro (3) conoscendone tutte le rotonde, riusciamo a vedere Segni (4) sotto ogni angolazione ed anche ad attraversarla, senza poter godere però della Porta Saracena e delle mura poligonali dell'Acropoli, e dopo un'ora dalla partenza il gruppo si ferma in un anonimo bar ad un incrocio presso Segni per un pipi-tstop (5)... :D

5-6: la SS609 "Carpinetana" è una divertente strada molto curvaiola che corre tra le montagne. Credevamo che la parte sud del Lazio compresa tra la A1 ed il mare fosse pianeggiante, tendendo ad identificarla esclusivamente con l'Agro Pontino, in realtà è composta da diverse catene di monti tufacei: i Lepini che stiamo attraversando ora, gli Ausoni tra Cassino ed il mare e gli Aurunci al confine con la Campania. Praticamente tra Carpineto e l'incrocio con la SS156 nei pressi di Priverno non c'è un tratto diritto. Transitando da Priverno scorgiamo le segnalazioni per l'Abbazia di Fossanova, ma non ci fermiamo: peccato, perchè perdiamo l'occasione di ammirare il primo esempio di abbazia gotico-romanica cistercense italiano. Proseguiamo in direzione di Terracina su una nuova strada di scorrimento veloce costeggiando l'Agro Pontino, la zona bonificata e quindi colonizzata durante il ventennio fascista, con le città sorte dal nulla, esempio dell'architettura razionalista dell'epoca: Latina, Sabaudia, Pontina e, un po' più a nord rispetto a noi, Pomezia e Aprilia, e la suddivisione del territorio in poderi rettangolari con case coloniche e cantoniere. Il Monte Circeo è ora l'unica elevazione tra terra e mare. Giungiamo quindi a Terracina (6) ma nemmeno qui ci fermiamo: peccato perchè dal tempio di Giove Anxur si godrebbe di un notevole panorama su tutto il Golfo del Circeo.

6-(8)-7: da Terracina (6) percorriamo la SS213 che costeggia il mare, senza vederlo perchè la fascia litoranea è occupata da numerosi campeggi tra le pinete. Raggiungiamo Sperlonga (8), uno dei borghi più belli d'Italia, villaggio di pescatori noto anche per la Villa e la cosiddetta Grotta dell'imperatore Tiberio, ma proseguiamo anche qui, perdendo questa occasione: sono gli svantaggi del viaggiare in gruppo... dopo una quindicina di km di strada costiera con begli spunti panoramici arriviamo intorno alle 12.30 alla spiaggia di Serapo, a Gaeta (7), dove ci si ferma con l'aspettativa di una sosta di un'ora e mezza... Sinceramente noi due non abbiamo fame, per cui dedichiamo questo tempo ad una passeggiata per Gaeta. Peccato che i monumenti principali siano chiusi, a quest'ora: impossibile visitare il Duomo, Santa Annunziata ed il Santuario della Montagna Spaccata con la Grotta dei Turchi, e non riusciamo nemmeno a raggiungere il Mausoleo di Lucio Munazio (da cui si godrebbe di un bel panorama dal Circeo a Formia) perchè la strada diventa ad un certo punto ad accesso vietato, e non abbiamo tempo per salire attraverso i sentieri. Possiamo solo ammirare il panorama della spiaggia di Serapo dalla terrazza del Santuario.

Gaeta: la spiaggia di Serapo dal parcheggio del Santuario della Montagna Spaccata

7-8-9: ripartiti da Gaeta torniamo sui nostri passi sino a Sperlonga (8) (e col senno del poi ci diciamo che avremmo potuto visitarla) ed affrontiamo la bellissima strada Sperlonga-Itri, che prende quota e regala viste sul mare prima di addentrarsi verso Itri con mille curve. Il clima peggiora e gli Aurunci sono coperti da spesse nuvole scure. Giungiamo a Itri (9) dove si fa rifornimento.

9-10: altro errore, ma stavolta non dovuto al Garmin... la presenza  di due "indigeni" parenti di un componente del gruppo, che ora stanno facendo da apripista, causa una incomprensione ed invece che proseguire verso l'interno per Campodimele, Pico e Pontecorvo sulla SS82, complice la frammentazione del gruppo in più gruppetti che si attardano ad indossare le tute antiacqua, ci dirigiamo erroneamente verso Formia (10)... ci fermiamo nel parcheggio di un centro commerciale e perdiamo oltre tre quarti d'ora a ricompattare la colonna... e intanto si mette a piovere, decisamente non siamo fortunati.

10-11: ci riorganizziamo e, mediante la SS630 "Ausonia", anonima rispetto alla SS82 ma perlomeno più veloce, giungiamo a Cassino (11) dove il Garmin ci mette ancora lo zampino facendoci percorrere un paio di rotonde ed un giro di isolato di troppo... ma ci si dimentica di guardare i segnali? Nel frattempo ha smesso di piovere, meno male. Finalmente imbocchiamo la tortuosa strada in salita che in 9 km porta all'Abbazia, e tanta è la voglia di uscire dal ritmo del gruppo che scateniamo i cavalli, passando accanto alla Rocca Janula del X secolo, fino a raggiungere il parcheggio alle 17.30. L'Abbazia di Montecassino risale al VI secolo, e la sua ultima, drammatica vicissitudine è stata la quasi completa distruzione nel 1944 ad opera degli Alleati contro le forze tedesche asserragliate lungo la Linea Gustav che passava proprio per il territorio di Cassino. Immediatamente dopo la guerra è iniziata la ricostruzione per riportare il monumento allo stato "come era, dove era". Dal chiostro centrale (dei tre affiancati) si gode un bellissimo panorama, e si sale al Chiostro dei Benefattori che precede la Basilica benedettina, dagli interni ricostruiti su modello settecentesco.

Abbazia di Montecassino: il Chiostro Mediano e la scala per il Chiostro dei Benefattori

Abbazia di Montecassino: il  Chiostro dei benefattori e la Basilica

11-12: terminata la visita, un tranquillo trasferimento autostradale sino a Colleferro e la SS155 ci riportano a Fiuggi (12)... senza passare per il bosco ;) La sera, come di consueto, briefing dopo la cena e poi tutti (o quasi) a nanna, domani ci attende il giro dei monti Simbruini che, rispetto all'itinerario originariamente previsto fin quasi a Rieti, viene annunciato come ridimensionato per non percorrere troppi km con la cadenza del gruppo, che è piuttosto lenta.

Venerdì 4 giugno: i monti Simbruini


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