Nato a Roma nel 1927, soddisfa la sua voglia di scrittura
inizialmente facendo il cronista per le piccole testate che nascevano e
morivano nel giro di pochi mesi nell’immediato dopoguerra. Approda poi al
giornalismo umoristico collaborando al Marc’Aurelio, rivista romana molto nota negli anni 40-50, trampolino di
lancio anche per Fellini, Steno, Scarpelli, Scola, Maccari… Muove i primi passi nello spettacolo scrivendo per la radio, la
televisione e le riviste teatrali. Scrittore (Gobal, 1967, Trasformazioni, 1990, Il mio Fellini, 1995,) fonda e dirige dal 1958 al 1965 la rivista culturale “Il delatore”. Dal 1967
comincia a collaborare regolarmente con Federico Fellini scrivendo tra gli
altri “Toby dammit”, “Satyricon”, “Roma”, “Casanova” (nomination all’Oscar per la sceneggiatura). Lavora anche con Dino Risi (“Fantasma d’amore”, “Telefoni bianchi”, “La moglie del
prete”, “Caro papà”), Alberto Sordi (“Polvere di stelle”), Mario
Monicelli (“Il marchese del grillo”), Dario Argento (“Profondo
rosso”). Molto dotato per la satira e la
commedia, dispone ugualmente di uva vena fantastica, utilizzata e
valorizzata principalmente da Fellini e Risi. <<Pagina precedente Pagina successiva>>