IL PATRIMONIO E IL REDDITO
Il patrimonio capitale, è l’insieme dei beni e delle fonti di finanziamento a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento: Il patrimonio è oggetto di continui mutamenti.
L’attività (patrimonio lordo), sono date dall’insieme dei beni a disposizione; le passività derivano dall’insieme dei debiti verso coloro che hanno finanziato l’impresa con capitale di credito. La differenza tra attività e passività costituisce il patrimonio netto se A > P, mentre se il valore delle passività è maggiore rispetto alle attività si ha un deficit patrimoniale.
A -
P =
N
attività
passività patrimonio netto
P
- A
= D
passività attività deficit patrimoniale
Il reddito è l’incremento o il decremento che il patrimonio netto subisce per effetto della gestione aziendale. Se il reddito (RD) è positivo, si parla di utile (U) mentre se è negativo si parla di perdita (PD). Spesso la misurazione del reddito può corrispondere all’intera vita dell’impresa, (il reddito totale o globale se), invece, riguarda un periodo amministrativo, si parla di (reddito d’esercizio). Entrambi i redditi possono essere determinati con due procedimenti.
PROCEDIMENTO SINTETICO
patrimonio netto finale
RD = PNF - PNI (patrimonio iniziale)
PROCEDIMENTO ANALITICO
RD = R - C
R
- C = U se R >
C
R
- C = PD se R < C
Il
reddito totale (o globale) è l’incremento o il decremento subito dal
patrimonio netto iniziale per effetto della gestione, si riferisce all’intera
vita aziendale e si determina alla fine della relativa attività
Il patrimonio finale è l’insieme dei beni a disposizione dell’impresa nel momento della sua cessazione, ed è composta da:
ATTIVITA', data dal denaro ottenuto dalle conversione in denaro dei beni esistenti
PASSIVITA’, che non esistono più poiché sono state estinte; patrimonio netto, che è dato dal capitale di conferimento aumentato del reddito che si è prodotto dalle uscite alla cessazione dell’azienda. Il reddito totale si può determinare attraverso:
IL PROCESSO SINTETICO
reddito totale = patrimonio netto - patrimonio iniziale
(dato dal capitale di conferimento)
PROCEDIMENTO
ANALITICO
reddito totale = ricavi totali - costi totali
La gestione dell’azienda viene divisa in esercizi, pertanto per determinare i risultato economico bisogna individuare i costi e i ricavi che si riferiscono ad un determinato esercizio, secondo il principio della competenza. Sono costi di competenza quelli per i quali nel corso del periodo si è verificata una delle seguenti condizioni:
* hanno incontrato il correlativo ricavo
* sono maturati economicamente.
Sono ricavi di competenza quelli per i quali nel corso del periodo si è verificata una delle seguenti condizioni:
* sono stati conseguiti, a patto però che l’impresa abbia sostenuto i costi necessari alla loro realizzazione
* sono maturati economicamente.
I costi e i ricavi rinviati al futuro in un determinato periodo amministrativo costituiscono nell’esercizio sucessivo costi e ricavi provenienti dal passato.
Il patrimonio al termine del primo esercizio aziendale è composto dall’attività e dalle passività.
Nelle attività, che rappresentano tutti i beni disponibili, troviamo:
* denaro
attività finanziarie * crediti di funzionamento
* crediti di finanziamento
* fattori a fecondità semplice materiali
attività economica * fattori a fecondità ripetuta immateriali
* prodotti
Nelle
passività che rappresentano tutte le
fonti necessarie per la relativa acquisizione troviamo:
* debiti di funzionamento
passività finanziarie * debiti di finanziamento
* passività presunte
passività economiche * ricavi anticipati
La differenza tra attività e passività costituisce il patrimonio netto che è dato da:
*
capitale conferito dall’imprenditore e dai soci
* ricavi conferiti o prelievi avvenuti nel periodo
* reddito che si è prodotto nel periodo
PROCEDIMENTO SINTETICO
patrimonio netto al termine del primo
esercizio
- capitale di conferimento
reddito del primo esercizio
si calcola con
PROCEDIMENTO ANALITICO
ricavi di competenza economica
- costi di competenza economica
I costi di competenza economica derivano dal seguente calcolo:
costi sostenuti nel periodo, cioè misurati da uscite finanziarie
- costi da rinviare al futuro, relativi a fattori acquisiti ma non ancora utilizzati
+ costi futuri presunti, misurati dalle passività presunte
+ perdite future presunte, cioè probabili perdite di valore di elementi dell’attivo
I ricavi di competenze economiche derivano da:
- ricavi conseguiti nel periodo, misurati da entrate finanziarie nell’esercizi in corso
-
ricavi da rinviare al futuro, già conseguiti prima di sostenere i costi a esse
relativi.
Il patrimonio di un periodo intermedio della vita dell’impresa è dato dall’insieme degli investimenti e delle fonti di finanziamento.
Il patrimonio netto alla fine di un periodo qualsiasi, è composto da:
* patrimonio netto alla fine del periodo precedente.
* nuovi conferimenti a prelievi avvenuti nell’esercizio.
* reddito prodotto nel periodo.
Il reddito di un periodo intermedio della vita d’impresa è dato dall’incremento o dal decremento subito nel periodo dal capitale di proprietà per effetto della gestione.
Si
calcola con il procedimento sintetico
patrimonio netto finale - patrimonio netto iniziale
Oppure
con il procedimento analitico
ricavi di costi di
competenza
- competenza
economica
economica
In questo caso i costi di competenza economica sono dati da:
costi da esercizi precedenti
+ costi sostenuti nell’esercizio
- costi da rinviare al futuro
+ costi futuri
+
perdite future presunte
mentre i ricavi di competenza economica sono dati da:
ricavi da esercizi precedenti
+ ricavi conseguiti nell’esercizio
-
ricavi da rinviare al futuro
Nella valutazione degli elementi patrimoniali bisogna tenere conto di 2 principi:
* quello della ragionevolezza
* quello della prudenza
Il principio della ragionevolezza si basa su:
* valore di costo, che corrisponde al costo di acquisto dei fattori acquisti e al costo di produzione nel caso dei prodotti.
* valore di presumibile realizzo, che è il prezzo che si pensa di realizzare attraverso la vendita del prodotto.
Il principio della prudenza, integra il principio precedente, nel senso che tra i valori ragionevoli viene scelto il minore e cioè:
valore di costo, se è inferiore o uguale al valore di presumibile realizzo
il valore di presumibile realizzo, se è inferiore o uguale al valore di costo
Nelle passività bisogna invece tener conto del:
valore
nominale
valore di presumibile realizzo.
Patrimonio di funzionamento è il patrimonio d’esercizio, determinato sulla base della ragionevolezza e della prudenza, è idoneo alla corretta determinazione del reddito.
Patrimonio netto di bilancio, è il valore del patrimonio di un’impresa in funzionamento iscritto nel bilancio.
Capitale economico, rappresenta il valore di un’impresa in un dato momento e si può calcolare secondo la capacità dell’impresa di produrre redditi futuri.
* patrimonio netto di bilancio = patrimonio netto di funzionamento, significa che entrambi i componenti sono stati valutati con gli stessi criteri.
* patrimonio netto di bilancio < patrimonio netto di funzionamento, significa che sono state sottovalutate le attività e/o sopravvalutate le passività
* patrimonio netto di bilancio > patrimonio di funzionamento, significa che sono state sopravvalutate le attività e/o sottovalutate le passività
PATRIMONIO
impieghi che sono i beni fonti di finanziamento
a disposizione dell’azienda destinate alla copertura del
per svolgere l’attività fabbisogno finanziario
produttiva originato dai suddetti
investimenti
* IMMOBILIZZAZIONI * CAPITALE DI PROPRIETA'
* ATTIVO CIRCOLANTE * CAPITALE DI CREDITO
(passività consolidate e correnti)
LA COMPOSIZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO
- capitale di conferimento
- autofinanziamento
CAPITALE DI CREDITO
- fondi per rischi e oneri
- debiti per TFR
- debiti: v/banche e altre finanziatori
v/fornitori, v/stato o altri enti
v/società controllate, collegate o controllate
LA COMPOSIZIONE DEGLI IMPIEGHI
IMMATERIALI MATERIALI FININZIARIE
brevetti fabbricati partecipazioni
marchi impianti crediti di
diritti di concessione macchinari finanziamento
costi d’impianto arredamento ecc.
licenze, avviamento automezzi
costi d’ampliamento ecc.
ATTIVO CIRCOLANTE
rimanenze crediti a breve termine attività fin. che non disponibilità li
- merci - crediti v/clienti costituiscono immob. liquide
- materie prime - crediti tributari - titoli obbligazionati - denaro in cassa
- semilavorati - crediti diversi - titolo di stato - banche c/c
- prodotti finiti - titoli azionari - c/c postale
-
prodotti in
-
assegni
corso
di lavorazione
-
imballaggi