L’ORGANIZZAZIONE DELL’ ATTIVITA’ AZIENDALE

 

La forma giuridica dell’impresa è strettamente connessa alla dimensione e all’attività svolta. Se l’attività è di dimensione limitata.

Si costituiscono solitamente imprese individuali o società di persone, se invece l’attività è di dimensioni rilevanti, è bene costituire società di capitale.

I soggetti presenti nella vita dell’azienda sono:

- persone che investono i propri capitali

- persone che svolgono la funzione imprenditoriale

- lavoratori subordinati o dipendenti

- lavoratori autonomi.

La persona che dà vita all’azienda, organizza e controlla i fattori produttivi assumendosi i rischi dell’attività è l’imprenditore, che viene definito dal codice civile come “colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi”.

L’imprenditore, che si assume  il rischio patrimoniale, non sempre si identifica con una sola persona; l’imprenditore a volte delega le funzioni organizzative a professionisti della gestione, che prendono il nome di manager.

I lavoratori dipendenti sono legati all’impresa da un rapporto di subordinazione, poiché operano stabilmente nell’azienda ricevendo una retribuzione prestabilita, e si dividono in dirigenti, quadri, impiegati e operai.

I lavoratori autonomi prestano le loro conoscenze specialistiche all’imprenditore anche saltuariamente e ricevono un compenso stabilito di volta in volta.

L’organizzazione è un’insieme di persone che si distribuiscono ruoli e mansioni per conseguire obiettivi comuni.

La struttura organizzativa comprende:

- gli organi tra cui è diviso il lavoro

- le funzioni che svolgono questi organi

- le relazioni che ci sono tra questi

L’organo consiste in una o più persone che agiscono come centro di decisione o di esecuzione nell’ambito di una funzione organizzativa per assolvere alla funzione stessa.

La funzione consiste in una attività o in un gruppo di attività con caratteristiche simili e tra loro coordinate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati

L’organismo amministrativo può essere rappresentato da 3 organi:

organo volitivo, ha il potere di prendere decisioni. Essa traccia i programmi futuri dell’azienda, in collaborazione con gli organi direttivi. L’organo volitivo è rappresentato dal direttore generale o dal presidente della società.

organo direttivo, è l’organo a cui è affidata la realizzazione concreta dei piani operativi prefissati dall’organo volitivo. Fanno parte di questo organismo i direttore delle diverse direzioni dell’azienda.

organo esecutivo, vi fanno parte gli operai e gli impiegati dell’azienda che eseguono materialmente le operazioni aziendali.

    diverse direzioni

                        

organo esecutivi impiegati e operai

L’organigramma è uno schema grafico che rappresenta l’organismo amministrativo di un’azienda, mettendo in evidenza le relazioni gerarchiche e funzionali che intercorrono tra i vari uffici, direzioni e reparti.

Gli organi si collegano nella struttura secondo 2 direttrici:

verticale quando sono collegati a livelli diversi e legati tra loro da relazioni gerarchiche orizzontale, si realizza nell’ambito dello stesso livello una specializzazione degli organi per la diversità di funzioni attribuite La struttura organizzativa può essere: gerarchica; funzionale; mista.

La struttura gerarchica è di tipo piramide; ogni membro dell’organizzazione riceve direttive da un solo superiore, nei confronti del quale risponde del suo operato. Con essa si realizza l’accentramento del potere decisionale.

 

                                        DIREZIONE GENERALE

 

    1                        2                     3                     4                         5

direzione            direzione          direzione          direzione             direzione

    di                 di marketing           del             amministrazione     ricerca e

produzione      e commerciale     personale          e finanza             sviluppo

 

      1                  2                      3                     4                                 5

rep.  rep.   ufficio   ufficio    ufficio  ufficio  ufficio  ufficio  ufficio    ufficio     ufficio

 A      B   market.  vendite  amm.   per i     addes.  amm.  finanza   ricerche   sviluppo

                                            del       rapp.    e for-  e con-                               e innova.        

                                           perso.   sind.    mazi-   tabilità                           zione tecn.

       vantaggi                                                                svantaggi

     - unitarietà di comodo                              - non si adatta a grandi imprese 

     - disciplina                                                 - è fortemente accentrata

     - facilità di trasmissione ordini                - è burocratizzata

     - chiaro definizione dei compiti

       e delle responsabilità

 

Nella struttura funzionale i compiti di direzioni vengono suddivise fra più organi specializzati aventi lo stesso grado e dipendenti dall’organo volitivo realizzando il frazionamento della funzione direttiva, con scambi di informazione più articolati.

 

                                            DIREZIONE GENERALE

 

       1                       2                  3                      4                               5

direzione           direzione       direzione            direzione                 direzione

     di              di marketing         del              amministrativa                ricerca

produzione        e comm.        personale           e finanza                e sviluppo

 

      1                             2                    3                      4                    5  

  rep.  rep  ufficio    ufficio   ufficio  ufficio  ufficio  ufficio  ufficio   ufficio    ufficio

 A     B    market.  vendite  amm.     per i   adde.    amm.   finanza  ricerche  sviluppo

                                          del         rapp.   e for-    e con-                             e innova-

                                          person.   sind.   zamen.  tabilità                          zione tecn.

 

        vantaggi                                                   svantaggi

      - specializzazione del lavoro                    - conflitti di autorità

      - continuo interscambio di                       - problemi di coordinamento

       informazioni tra le varie                           tra le attività dei vari organi.

        funzioni    

 

La struttura di tipo misto gerarchica funzionale è basata sulla distinzione tra organi di line, che svolgono attività operative di direzione ed esecuzione, e organi di staff, dotati di conoscenze specialistiche.

 

 

                                  DIREZIONE GENERALE                   STAFF

                                                                                             GENERALE

 

direzione        direzione           direzione           direzione               direzione

   di                di mark.                 del                 amminis.               ricerca e

produzi.         e comm.            personale           e finanza               sviluppo 

 

  staff                  staff                     staff                     staff                   staff

 inferiore           inferiore               inferiore             inferiore             inferiore

 

                                   addestram.   formazione

direzione      uffic.   uffic.        rapporti             acquisizione

stabilim.       matk. vendite      sindacali            risorse finanziarie

 

Esistono poi staff generali, che forniscono consulenza alla direzione generale e staff inferiori, che svolgono attività di consulenza all’interno delle singole funzioni.

Lo svolgimento dell’attività aziendale è possibile grazie all’intrecciarsi di una serie di operazioni collegate e interdipendenti, che formano il sistema delle operazioni dell’imprese, al cui centro figura il fondo dei mezzi finanziari (denaro, assegni etc.) che ha a disposizione l’impresa.

Fanno parte di questo sistema :

- il sistema delle fonti di finanziamento

- il sistema della produzione caratteristica

- il sistema degli investimenti accessori

- il sistema dei finanziamenti conce

FONTI DI FINANZIAMENTO E FORME DI INVESTIMENTO

Il fabbisogno finanziario, o fabbisogno di capitali, esprime la quantità di mezzi monetari necessari per acquisire i fattori produttivi che consentono lo svolgimento dell’attività produttiva e nasce dal fatto che gli investimenti necessari per attivare tutto ciò precedono la realizzazione e la vendita del prodotto (sfasamento temporale tra investimenti e recuperi)

Il soddisfacimento del fabbisogno finanziario avviene attraverso le fonti di finanziamento, che comprendono:

- finanziamenti con capitale di conferimento(o capitale sociale)

- finanziamento con capitale di credito (o capitale di terzi)

 

FONTI DI FINANZIAMENTO

 

 

INVESTIMENTI                             -capitale sociale

                                                        -finanziamento di terzi

                                                         -utile d’esercizio (autofinanziamento)

 

 

IMPIEGHI                                                FONTI

 

(DEVE ESSERE PROPORZIONALE FRA QUESTI DUE ELEMENTI CHE SERVONO PER I FINANZIAMENTI DEGLI INVESTIMENTI)

 

                                                     capitale di proprietà (finanziamenti interni)

                                                     -capitale di conferimento e di risparmio

                                                     -autofinanziamenti

fonti di finanziamento

                                                    capitale di credito (finanziamenti esterni)

                                                   - debiti di finanziamento e funzionamento

 

 

Il capitale di conferimento( o capitale sociale) è dato dai mezzi monetari apportati dal proprietario o dai soci, e presenta le seguenti caratteristiche:

è soggetto al rischio d’impresa, si parla infatti di capitale di rischio

non ha una remunerazione prefissata, non si pagano interessi

è destinato a rimanere in azienda, per un periodo illimitato.

Il capitale di credito (o capitale di terzi) è dato dalle possibili forme di indebitamento che l’impresa può contrarre sul mercato ed ha le seguenti caratteristiche:

è soggetto al rischio dell’impresa in misura limitata

ha una remuneranzione periodica e prestabilita , si pagano interessi

deve essere rimborsato alla scadenza.

 

Inoltre in base alla loro scadenza, si dividono in:

debiti a breve termine, che scadono generalmente entro 1 anno

debiti a medio termine, che scadono tra 1 e 5 anni

debiti a lungo termine, che scadono dopo 5 anni.

Invece in base alla natura dell’operazione, si dividono in

debiti di finanziamento, dati da tutte le forme di indebitamento che l’impresa contrae per l’esigenza di disporre di mezzi monetari

debiti di funzionamento, che sostituiscono temporaneamente il denaro

 

L’autofinanziamento è dato dagli utili conseguiti e non distribuiti ai soci o  all’imprenditore, e deve garantire all’impresa:

il rafforzamento delle potenzialità finanziarie

la minore esigenza di contrarre debiti

la possibilità di affrontare la gestione con maggiore tranquillità

 

Gli investimenti caratteristici hanno origine da impieghi di mezzi monetari effettuati per acquisire fattori produttivi indispensabili per lo svolgimento dell’attività di produzione.

I fattori produttivi, di un’impresa sono dati da:

beni strumentali, che sono rappresentati da fattori produttivi a medio-lungo ciclo d’utilizzo (fattori a fecondità ripetuta materiale e immateriale), che vengono utilizzati per diversi cicli produttivi.

Beni destinati alla trasformazione fisico-tecnica ed economica (vendita) o al consumo nell’attività produttiva, si tratta di fattori produttivi a breve ciclo d’utilizzo (fattori a fecondità semplice materiale), che vengono utilizzati per un solo atto produttivo.

Servizi forniti da altre aziende o da collaboratori autonomi (fattori a fecondità semplice immateriale)

Prestazioni di lavoro dipendente (fattori a fecondità semplice immateriale)

Gli investimenti in fattori a medio- lungo ciclo di utilizzo sono detti investimenti pluriennali (costi pluriennali), mentre quelli a breve ciclo di utilizzo sono detti investimenti d’esercizio (costi d’esercizio)

La vendita dei prodotti, permette il disinvestimento (recupero) dei mezzi monetari investiti e l’afflusso di nuove risorse, che potranno poi essere impiegate per compiere altri investimenti. Pertanto con il disinvestimento si rientra in possesso dei mezzi finanziari impiegati precedentemente.

Il periodo di tempo che intercorre tra investimenti e recuperi esprime la velocità di circolazione degli investimenti; tra velocità di circolazione e fabbisogno finanziario esiste un rapporto di proporzionalità inversa.

 

Quando un’impresa possiede mezzi monetari in eccedenza, può attuare degli investimenti accessori, che hanno per oggetto i beni accessori del patrimonio aziendale. Sono esempi accessori:

i fabbricati civili

i terreni,, non necessari ai fini di una possibile espansione dell’impresa

i titoli di stato e le obbligazioni private e pubbliche

i titoli azionari e le partecipazioni

Fruttano generalmente dei redditi periodici (fitti, interessi, dividendi) e possono essere a breve durata oppure medio-lungo

Quando un’impresa può compiere operazioni che riguardano concessioni di finanziamento a terzi, si parla di finanziamento concessi, che si dividono in

crediti di finanziamento che derivano da prestiti concessi a terzi con una scadenza a medio-lungo termine (sovvenzioni, mutui)

crediti di funzionamento, che nascono in relazione a dilazioni di pagamento concesse alla clientela e che sostituiscono per breve tempo il denaro (crediti v/clienti)

 

Il patrimonio dell’azienda (o capitale) è l’insieme coordinato dei beni materiale e immateriali (investimento e impieghi) e dei finanziamenti interni ed esterni, a disposizione dell’azienda in un determinato momento per il conseguimento dei fini

dell’azienda stessa.

 

investimenti (impieghi)          PATRIMONIO          finanziamenti (fonti)

 

-fattori a fecondità ripetuta                                   -patrimonio netto

(medio-lungo ciclo utilizzo)                                 -debiti di finanziamento

-fattori a fecondità semplice                                 -debiti di funzionamento

(breve ciclo d’utilizzo)

-crediti di finanziamento

-crediti di funzionamento

-denaro non ancora investito

 

                                                       I = F

 

 

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