COMPOSIZIONE DEGLI INVESTIMENTI E FONTI FI
FINANZIAMENTO
Una struttura finanziaria è equilibrata se soddisfa la condizione di compatibilità tra
fonti e impieghi, in relazione al periodo di permanenza delle fonti di finanziamento e alla durata degli investimenti.
L’analisi della struttura finanziaria può essere condotta mediante l’elaborazione dei seguenti indicatori:
- margine di struttura
- capitale circolante netto
-
margine di tesoreria.
STRUTTURA
PATRIMONIALE FINANZIARIA
IMPIEGHI
FONTI DI FINANZIAMENTO
immobilizzazioni nette (In) capitale di proprietà (Cp)
-
immateriali
- capitale di conferimento
- materiale - autofinanziamento
attivo circolante (Ac) Passività consolidate (Pc)
- rimanenza - debiti con scadenza oltre 12 mesi
- liquidità differite -fondi rischi e oneri a m/l termine
crediti con scadenza entro Passività correnti
12 mesi v/clienti, erario, istituti - debiti con scadenza entro 12 mesi
- liquidità immediate - fondi rischi e oneri a breve termine
valori bollati
denaro contante
assegni
altri investimenti
smobilizzabili rapidamente
e senza gravi perdite (Bot)
Il
margine di struttura (ms) è la differenza tra
il capitale di proprietà ed il totale delle immobilizzazioni nette
Ms= Cp - In
Esprime in quale misura i mezzi propri coprono gli investimenti di immobilizzazione. Quando il margine e positivo, il capitale di proprietà copre il fabbisogno finanziario durevole originato dalle immobilizzazioni nette e dalla scorta permanente quantità minima al disotto della quale la giacenza non deve mai scendere). Il margine è negativo, quando l’azienda deve coprire il residuo fabbisogno finanziario durevole con passività consolidate, per riequilibrare la struttura finanziaria
Mr = (Ac - Rm) - Pd = Ld + Li - Pd
Evidenzia il grado di liquidità dell’azienda; se è positivo l’azienda presenta un buon grado di liquidità che consente di far fronte ai pagamenti a breve termine mentre se è negativo esprime una difficoltà + o - accentuata di far fronte in breve termini ai pagamenti