IL DE’ AMORE DI ANDREA CAPPELLANO

 

Si tratta di un trattato in latino, scritto probabilmente un chierico, cioè da una persona colta che poteva usufruire delle biblioteche presenti solo nei monasteri, in cui era possibile trovare del materiale classico (come «nel nome della Rosa» di U. Eco). Nel testo sono evidenziate tutte le forme d’amore ed innamoramento; ed è diviso in tre libri: acquisizione dell’amore, sua conservazione e i suoi rimedi.

Il testo, scritto tra il 1186 e il 1190 che ha come modello l’ARS AMANDI di Ovidio, ottenne grande successo sia nell’originale testo latino, che nella versione date da altri autori (volgarizzamenti in lingua italiana, 1300).

Si evidenzia il rapporto che deve esserci tra uomini e donne; il tema della gentilezza, già presente nei trovatori, sarà ricorrente nella lirica italiana ed in particolare nel «DOLCE STIL NOVO».

Cappellano sostiene che ci si innamora con gli occhi e non col cuore. La visione, è un aspetto fondamentale per capire il medioevo, ed è un aspetto presente anche nell’arte, nel teatro nella musica e in architettura.

Per Cappellano, l’amore è una passione naturale, in cui è molto importante la corporeità.

Si possono distinguere 2 tipi d’amore:

* quello puro, conseguito da ogni uomo nobile, in cui è escluso l’amplesso

* quello mescolato.

L’amore viene poi distinto in 4 stadi, che consistono:

* nel dare speranza all’amato

* nell’elargire il bacio

* nel godimento dell’abbraccio

* nell’abbandono totale dei due amanti nell’eros.

A. Cappellano tratta poi la natura extraconiugale dell’amore, che porta ad un processo di perfezionamento individuale, che si realizza attraverso un rapporto di vassallaggio, basato sulla dedizione assoluta e sulla fedeltà.

Inoltre l’amore, da strumento d perfezionamento individuale, può divenire un veicolo di gentilezza collettiva.

Infine l’amore deve essere segreto, affinché non si creino maldicenze e invidie.

Platone, con Socrate ed Aristotele, rappresenta uno dei maggiori filosofi della Grecia. Aristotele, è un filosofo attento ai problemi della realtà, ed è stato scelto da Dante come uomo di pensiero. Ovidio è opposto a Platone, e con lui si scopre l’amore naturale, perché è estremamente fisico e corporeo. Platone è il filosofo delle idee, in cui l’infinito corrisponde al mondo delle idee, a cui segue poi l’idea assoluta (o primordiale) che sta all’origine del pensiero. Il mondo delle idee è più importante del mondo materiale, infatti ci si innamora dell’idea che ci si è fatti dell’amato. La 1° letteratura europea è quella francese, che si distingue in poesia lirica ed epica.

 

 

   

 

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