L’offerta individuale è la quantità di un certo bene che un singolo venditore è disposto a cedere ad un dato prezzo. L’insieme delle offerte individuali forma le offerte collettive di un determinato bene. L’elasticità dell’offerta è il rapporto tra la variazione percentuale della quantità offerta e la variazione percentuale del prezzo.
L’offerta di un bene può essere :
· elastica
· rigida
· ad elasticità unitaria
(valgono le stesse considerazioni fatte per l’elasticità della domanda)
L’offerta nel breve periodo è fissa perché è limitata alle scorte disponibili.
Essa è normalmente elastica per i beni conservabili, mentre per i beni deperibili è rigida perché poco condizionata dalle variazioni di prezzo.
Nel
lungo periodo, l’offerta può essere aumentata e la sua quantità viene
influenzata dai costi di produzione.
Il mercato è il complesso delle contrattazioni, cioè l’insieme delle quantità domandate dagli acquirenti e delle quantità offerte dai venditori, indipendentemente dal luogo in cui le contrattazioni avvengono.
Si è soliti poi distinguere un mercato nazionale e uno mondiale.
L’equilibrio del mercato, nel lungo periodo, si verifica quando la quantità offerta e quella domandata di un certo bene, sono uguali.
Il
prezzo che si stabilisce in corrispondenza di tali quantità, viene detto prezzo di equilibrio.
Se il prezzo è superiore al livello di equilibrio, si verifica uno squilibrio tra quantità offerta e domandata, perciò i venditori dovrebbero abbassare i prezzi per non avere merce invenduta e tornare così al livello di equilibrio.
Se il prezzo è inferiore al livello di equilibrio, la domanda risulta superiore all’offerta e gli acquirenti faranno aumentare il prezzo fino a farlo tornare al livello di equilibrio.
Perciò
l’equilibrio è una posizione che il prezzo tende a raggiungere per effetto
delle forze di mercato.
Nel
lungo periodo le grandezze della domanda e dell’offerta possono essere
soggette a variazioni, perciò l’equilibrio del mercato nel lungo periodo
evidenzia che ad un incremento della
domanda, ferma restando l’offerta, il prezzo aumenta (e diminuisce se
diminuisce la domanda).
Invece, ad un incremento dell’offerta ferma restando la quantità domandata, il prezzo diminuisce ed aumenta se diminuisce l’offerta.
Lo
studio dell’equilibrio generale del mercato si pone la finalità di
individuare i rapporti di interdipendenza tra i prezzi dei vari beni tra loro
collegati da relazioni di succedaneità, complementarità e strumentalita, nonché
le reazioni che tali rapporti determinano tra la grandezza della domanda
e dell’offerta e, indirettamente le loro ripercussioni sui mercati dei fattori
produttivi
L’equilibrio dell’impresa è la sua posizione ottimale che le permette di arrivare al massimo risultato produttivo possibile in base alle sue disponibilità. Il comportamento che l’imprenditore deve assumere per raggiungere il suo equilibrio non è stabilito dalle caratteristiche strutturali del mercato stesso.
Le forme di mercato più diffuse sono:
· concorrenza perfetta
· monopolio assoluto
· monopsorio
· oligopolio
· concorrenza monopolistica
· monopolio bilaterale