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L’apertura del cammino di Isha Schwaller de Lubicz – Ed. Riza – 1999

Isha Schwaller espone in modo chiaro e semplice il percorso che l’individuo deve compiere per trovare la risposta alla domanda fondamentale che da sempre l’uomo si pone:

“Chi sono io?”

L’uomo rappresenta il microcosmo inserito in un macrocosmo, è governato nell’intimo da leggi analoghe a quelle che regolano l’universo. L’autrice spiega come è possibile risvegliare il “germe immortale” che è presente in ognuno di noi, ma sepolto, nascosto nei suoi meandri, per giungere alla piena libertà di coscienza. Ogni uomo che non vuole subire le incertezze tempestose della massa deve avere in coraggio, oggi, di cercare la propria luce liberamente e senza timore.

 Leggi un estratto del libro

“…ciò che bisogna sapere è che, anche nelle sue funzioni fisiche, il cuore è realmente l’organo della pace. Ma poiché esso è indipendente dalla volontà personale e dalle facoltà cerebrali, il suo ruolo magistrale è misconosciuto dalla maggior parte degli uomini, i quali non considerano che il suo ruolo meccanico e paralizzano le sue possibilità. Non si può dare al cuore la preponderanza necessaria senza conoscere il suo straordinario potere. Lasciamo parlare su questo tema un esperto cardiologo: a dire il vero, il regno del cuore, con le sue vie di distribuzione, ossia i vasi, comprende l’intera estensione dell’essere vivente nel tempo e nello spazio…il cuore è impegnato in un gioco misterioso di equilibrio con l’organismo intero ben al di là dei vasi e delle loro pressioni mutevoli… Per correggere una rottura d’equilibrio o i misfatti di una lesione, dispone di notevoli modi di compensazione consacrati da millenarie esperienze. L’eredità ci ha trasmesso questa Saggezza del cuore. Essa, in noi, un dono della specie…”

“…Ma nessuno può pretendere di rivelare la Verità ad altri, poiché non si apprende che da sé. Un libro o un Maestro possono indicare le disposizioni necessarie a trovarla: spiegarla sarebbe impedirne anticipatamente la comprensione.

Nessun Maestro degno di questo nome può illudersi pretendendo di imporre una nuova credenza. Il solo gesto possibile è aiutare i “ricercatori” a capire l’insegnamento dei Saggi secondo il livello della loro attuale coscienza.

Non vi sono nuove verità da cercare: tutto è già stato dato.

Ma si trova disperso nella profusione, snaturato dall’analisi, affievolito dalla ripetitività abitudinaria.

Le parole essenziali sono state prostituite.

Occorre risvegliare il senso vitale di queste nozioni…”

“…L’uomo ritornò alla caverna. Ma il tempo aveva trasformato il paesaggio, il grano tagliato rendeva la terra ispida, dei rovi nascondevano la roccia e ogni traccia di sentiero era cancellata dalle foglie nuove.

L’uomo, deluso, non trovava l’entrata.

Avendo cercato invano qualche punto di riferimento, elaborò dei piani, fece dei calcoli…senza risultato. Prima di abbandonare la ricerca, vide, avvicinandosi ai cespugli, i tralci rossi di una vigna che sostenevano dei grappoli maturi. Si avvicinò e la sua avidità gli fece fare un passo falso; incespicò, il suo piede scivolò nel vuoto…”

 

 

 

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