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I medici si lavano le mani ogni 5 pazienti

Negli ospedali italiani, medici e infermieri si lavano poco le mani: una volta ogni cinque contatti con il paziente. Eppure, una corretta igiene delle mani e' fra le misure piu' efficaci, semplici ed economiche per contrastare le infezioni ospedaliere, come ha sottolineato l'Organizzazione mondiale della sanita'. Nel nostro Paese, secondo uno studio recente condotto con la consulenza dell'Istituto Spallanzani di Roma, si registrano fra 450 mila e 700 mila infezioni contratte nelle strutture sanitarie e fra 4,5 e 7 mila morti l'anno. In pratica, quanto le vittime di incidenti stradali. Enorme il peso economico: attorno ai 100 milioni di euro l'anno.

Secondo i Center for Disease Control americani, il 30% delle infezioni ospedaliere sono evitabili. Dunque, ogni anno nel nostro Paese si potrebbero prevenire dalle 135 mila alle 210 mila infezioni e dai 1.350 ai 2.100 decessi. La ricerca "Infnos 2" ha coinvolto circa 300 reparti in 40 ospedali in tutt'Italia, per un totale di 13.000 pazienti. A 20 anni dall'ultimo studio epidemiologico italiano sulle infezioni ospedaliere, la prevalenza di polmoniti, infezioni del tratto urinario e delle ferite chirurgiche, sepsi contratte durante il ricovero in ospedale è rimasta praticamente la stessa: 6,8% nel 1983 e 6,7% nel 2004. Fra i principali fattori di rischio e' ancora oggi la scarsa igiene delle mani di medici e infermieri. "Attraverso le mani viene trasferito ogni giorno mezzo chilo di materiale microbico'", sottolinea Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Spallanzani di Roma, presente oggi al ministero della Salute per la presentazione, in videoconferenza con la sede dell'Oms a Ginevra, della campagna contro le infezioni legate all'assistenza sanitaria.

"Le mani - continua Ippolito - sono il sistema di 'passaggio' per i microrganismi piu' rapido ed efficace. Secondo un studio tedesco, che può essere trasferito anche ai nostri ospedali, il medico si lava le mani solo nel 19% dei contatti con il paziente. Un po' poco. Eppure - ricorda - questa banale norma igienica e' lo strumento piu' efficace per prevenire moltissime infezioni, compresa l'influenza".
 


 

La notizia è piuttosto interessante: un sieropositivo, accusato dalla ex moglie di averla contagiata con l'HIV (i francesi usano l'acronimo latino: Virus de l'Immunodéficience Humaine, VIH), è stato arrestato per il reato di lesioni personali volontarie gravissimed. La sezione istruzione della Corte d'Appello (che da noi non esiste più, perchè è scomparso il giudice istruttore; in Francia ha una specie di funzione di Tribunale della Libertà) ha rigettato la sua richiesta di scarcerazione.   LE MONDE | 21.01.06 | 14h53  •  Mis à jour le 21.01.06 | 14h53

 

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