Berlino e …. il suo cielo

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Vorrei prima di iniziare questo breve diario di un viaggio, raccontare ciò che più mi ha impressionato di Berlino.

Al di là dei monumenti antichi o moderni, l’architettura ricercata, quello che mi piace cogliere è l’essenza della città che si imprime dentro di me sentendone gli odori, vedendone le luci, i colori, ascoltandone i rumori, i suoni…

Vorrei quindi esprimere in queste poche righe ciò che mi ha colpito di questa città così singolare:

prima fra tutte la luce fredda del nord, grigia, capace di esaltare i colori. Abituata alle tinte attenuate della nebbia della pianura padana che rende lattiginosa ogni iride anche la più bella e luminosa, i colori qui sono intensi, carichi e decisi. E il verde è verde limpido, il blu è blu profondo, il nero è nero lucente.

E poi… il silenzio, agghiacciante, quasi surreale per una metropoli di questa portata. Il traffico è sorprendentemente regolare, le auto circolano in centro pacatamente, quietamente, senza clacson impazziti, frenate improvvise e vigorose.

E ancora, la pulizia, l’ordine, ma queste sono qualità che da un popolo tedesco già ci si aspetta.

 

…Decidiamo di partire per questo breve viaggio dopo aver visto il bellissimo film, “Il cielo sopra Berlino” e prenotiamo il volo aereo e la guesthouse che ci ospiterà per una notte, tramite internet.

 

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La compagnia aerea con flotta nuovissima è quella dell’Air Berlin con partenza dall’aeroporto di Orio al Serio (BG) ore 10.10 ed arrivo all’aeroporto di Tegel ore 11.40. Costo totale per due persone A/R 174 euro. Servizio a bordo perfetto, curato e preciso.

Arriviamo nella tarda mattinata a Berlino centro prendendo il primo bus davanti all’aeroporto, per il costo di pochi euro, direzione Alexanderplatz.

Scendiamo un po’ prima dell’ultima fermata affascinati da un mercatino di natale, simile a quelli che si tengono da noi, in Alto Adige. Casettine di legno, profumi di patate e cipolle, wurstel e vin brulè caldo e ristoratore.

 

Camminiamo alla ricerca della nostra guesthouse situata in Gleimstrasse vicino a Schonhauser Alleee (costo per una notte e colazione per due persone, 60 euro); attraversiamo lo spazio immenso di Alexanderplatz, desolata e malinconica, seguendo la torre della TV che sovrasta maestosa davanti a noi. Non abbiamo una cartina molto precisa per cui siamo costretti a chiedere sovente indicazioni stradali alle persone, tra parentesi tutte molto gentili e disponibili, che distrattamente camminano per le vie immense di questa città. Intanto ci perdiamo ad ammirare l’architettura in divenire che caratterizza tutta la metropoli. Berlino è un cantiere aperto, con costruzioni in netto contrasto tra di loro, ed è questa la sua bellezza e particolarità che esprime il desiderio di integrare il divario tra due realtà che fino a pochi anni fa erano divise…e l’ombra del  muro  si fa ancora sentire nell’atmosfera triste che si percepisce in ogni angolo, in ogni direzione.

 

Raggiungiamo, stanchi e infreddoliti dall’aria pungente di quel giorno la nostra stanzetta, fermandoci prima in un ristorantino tailandese a pochi metri dall’ingresso della guesthouse. Si chiama “Golden Budda” e per pochi euro ci gustiamo squisiti spaghetti saltati alle verdure, accompagnati da una buona birra locale. La stanza è graziosa e pulita e la vista dei caldi piumoni ci spinge ad un riposino salutare.

 

E’ già tutto buio quando ci immergiamo tra le vie di Berlino per una visita notturna. Prendiamo la metropolitana che ci porta verso il centro per una passeggiata verso il Checkpoint Charlie punto di passaggio tra Berlino est e Berlino ovest, di grande valore storico e di notevole impatto emotivo. Da qui raggiungiamo la porta di Brandeburgo fino a raggiungere il memoriale per gli ebrei uccisi.. lastre irregolari di marmo nero… che formano un labirinto…

E più in là fino  al Reichstag imponente, austero ma molto bello. E’ tardi, siamo stanchi e  non pensiamo di salire sulla cupola che domina la città …peccato…ma sarà una meta per il prossimo ritorno a Berlino. Rimaniamo in silenzio a guardare l’enorme spazio davanti a noi, completamente vuoto che ispira raccoglimento e ci porta a ricordi lontani impressi dalle nostre memorie scolastiche di trascorsi storici pesanti.

 

Torniamo verso Alexanderplatz per una cena tipicamente tedesca a base di carne tenerissima e patate squisite e ovviamente…birra a volontà.

Ci imbattiamo in un bigliardino gigante per giochi di gruppo, insolito e strano situato proprio all’interno di una galleria di negozi e bar, tipo i classici shopping centre, e dopo una foto di circostanza, torniamo verso la nostra dimora notturna.

 

Dopo una notte tranquilla e una lauta colazione siamo già immersi nel silenzio cittadino di una Berlino al risveglio e ci dirigiamo verso la Kaiser-Wilhelm-Gedachtniskirke, la chiesa spezzata nei pressi dello zoo di Berlino. Un vento gelido e qualche fiocco di neve ci portano ad assaporare un caldo e non “molto gradevole” caffè mentre osserviamo, davanti alla vetrata del bar, la vita pacata ed ordinata che si svolge davanti a noi.

Una breve tappa a Postdammerplatz,  impressionante per l’ardire delle costruzioni, la vitalità e lo slancio di futuro che trasmette. Toccante l’orma a terra del percorso del muro, fenditura ancora aperta nell’anima di questa città.

 

Ci fermiamo ancora in un altro mercatino di Natale per qualche acquisto colorato e ed è già giunto il momento per il rientro in aeroporto. Partenza dell’aereo ore 15.45, con arrivo ad Orio al Serio perfettamente in orario rispetto alla tabella di marcia alle ore 17.20.

Ci accoglie una fitta nebbia che contrasta con la luminosità del cielo di Berlino…

Stupenda città, che merita di essere visitata ed ammirata con calma e soprattutto con maggior tempo a disposizione…

 

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