Sassofonista di scuola hard bop, è l’ ideatore del progetto Italian Standards (rivisitazione in chiave jazzistica della canzone d’ autore) e ha pubblicato, tra il 1989 e il 1994, tre album dedicati ai più importanti songwriters italiani. 

Il suo interesse si è inoltre rivolto al moderno jazz acustico e, in questo ambito, ha collaborato con il flautista Stefano Benini e con il contrabbassista Piero Leveratto dando alle stampe i relativi progetti. E’ anche alla guida del quartetto RAINS , che esprime un linguaggio "in progress", presente in vari cataloghi discografici. 

Ha suonato o inciso con musicisti italiani e stranieri tra i quali: K. Wheeler, T. Oxley, E. Reijeseger , G. Trovesi e molti altri.

(curriculum)

Strumentista raffinato, compositore a sua volta, ha lungamente collaborato con B. Castellani, fornendo un insostituibile apporto negli arrangiamenti del progetto Italian Standards. 

E’ musicista ugualmente a suo agio sia nelle complesse armonie del jazz che nel più peculiare linguaggio del blues e del rock, grazie ad una tecnica limpida ed incisiva che gli permette di muoversi professionalmente in più direzioni, sempre con grande personalità. 

Ha suonato ed inciso con molti musicisti italiani e stranieri tra i quali ricorderemo: M. Negri, 

T. Scott, G. Basso ed altri. 

ENRICO TERRAGNOLI - chitarra 

Chitarrista di grandissima versatilità e di grande tecnica, presente in numerosi e diversificati progetti, si è messo in evidenza come uno dei più interessanti musicisti delle ultime generazioni, grazie ad un uso spesso spregiudicato ed imprevedibile dello strumento. 

E’ comunque interprete di profonda cultura jazzistica e si esprime compiutamente anche in ambiti mainstream. Compositore ed arrangiatore a sua volta, si è distinto anche nella stesura di opere dedicate al teatro e al balletto. 

La sua discografia è già piuttosto ricca, così come le sue collaborazioni in territori e con partners anche diversissimi (P. Birro, F. Bearzatti, A. Nacci ed altri). 

(curriculum)

Dopo lunga militanza nell’ambito di formazioni funky e jazz-rock ed una attività professionale inserita anche nel mondo della canzone ( vedi la sua collaborazione con Patty Pravo), rivede in modo sostanziale la sua figura di musicista. Guarda con sempre maggiore simpatia alle varie avanguardie e, per se stesso, inventa una nuova struttura strumentale che unisce la percussione di provenienza etnica con quella di uso più convenzionale. In questa dimensione egli riesce a coniugare la ricchezza timbrica più tradizionale con l’incisività e la presenza della batteria comunemente usata. La sua discografia e le sue collaborazioni contano anche su maestri riconosciuti come Tony Oxley e Billy Cobham. Ha avuto inoltre una importantissima esperienza nell’ambito della musica classica contemporanea sotto la guida del maestro Luciano Berio.