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Molti siete; i' son uno: Ma in ogni cosa si' diversi noi, Che quando voi sarete affatto Niuno, Io saro' pur Qualcuno. Potete or dunque, o masnadieri eroi Rompermi si', ma non piegar me voi. Di' 7 luglio 1798. Pettinandomi Manoscritto "Alfieri" 13, carta 58v, Biblioteca Medicea Laurenziana, Firenze Sia Pace ai frati, Purche' sfratati: E pace ai preti, Ma pochi e queti: Cardinalume non tolga lume: Il maggior prete Torni alla rete: Leggi, e non re: L'Italia c'e'. Dare e tor quel che non s'ha, E' una nuova abilita'. Chi da' fama? I giornalisti. Chi diffama? I giornalisti. Chi s'infama? I giornalisti. Ma chi sfama I giornalisti? Gli oziosi, ignoranti, invidi, tristi. L'uom che in un sol sonetto Ha un po' di me mal detto, Io credero' che amico ognor mi sia Fin ch'ei scrive tragedie in lode mia. Ho visto gia' quel ch'e': Tu sparli ognor di me, Perch'io ti mandi....alla posterita'. Se a cio' basta un mio calcio; eccotel, va'. Ma nel nomar io te Mai la mia penna non s'imbrattera' Biasimando laudate; Laudando biasimate; Parlando tacete; Tacendo tacete; Ma non campate. 1783 |
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