COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE TERMOELETTRICA
LEGAMBIENTE, MEDICINA DEMOCRATICA, i
COMITATI per la tutela e la valorizzazione del territorio e dell'Agricoltura di S.SEVERO,
SERRACAPRIOLA, SAN PAOLO CIVITATE, SANNICANDRO GARGANICO, TORRE-MAGGIORE, MANFREDONIA,
CITTADINANZATTIVA / TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO
S.Severo,22-10-2001
URGENTE
Per :
- Presidente
dell'inchiesta pubblica per il progetto " Impianto a ciclo combinato di San
Severo"
Piazza Capo di Ferro n.13 ROMA Fax 06 6629536
- Ministro Ambiente
- Ministro Industria
- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Via Liguria,
26 - 00187 ROMA
p.c. A
- Segretario Generale Comune
di S.Severo Piazza Municipio 1 71016 S.Severo ( Fg )
- Sindaco e Assessore all'Ambiente Comune di S.Severo
- Coordinamento Comuni aderenti all'Agenda 21
- Commissione Europea per Agenda 21
- Commissione Europea per l'Ambiente Segretariato Generale L-2929
Luxembourg Telex 28.94/ 34.94/36.97/36.98
Oggetto:
1) - Nullità per irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta
pubblica inerente il progetto "Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo
combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia S.r.l.,attivata
con comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001;
2) - non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl.
alle memorie presentate entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell'art.7 c.3
dell'Allegato IV del DPCM 27-12-1988,in quanto depositate(le
controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001, giusta nota nr.
3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo,ovvero oltre
i tre mesi dall'avvenuta pubblicazione del 15-6-2001,come previsti dall'art. 7
c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-1988 in ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ;
3) - grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del
Presidente della Inchiesta pubblica,che ha ritenuto ammissibili, acquisendole,
come da manifesto pubblico del 2-10-2001, invero affisso l'8-10-2001, le
controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10-2001, dopo la scadenza di norma,
dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie scritte,
per formulare le controdeduzioni,mentre si danno neanche cinque giorni ai presentatori di
memorie scritte e ad altri interessati,per prendere visione e rispondere nel
merito,peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui alla nota dell'11-10-2001
del Coordinamento,inviata al Presidente della Inchiesta pubblica,al Sindaco e Assessore
all'Ambiente,al Ministro dell'Ambiente,al Coordinamento Agenda 21 locale e ad altri
destinatari;
4) - dichiarazioni false del Segretario generale contenute nella nota dello stesso
del 12- 10-2001 nr. 3/R/01;
5) - esposto in ordine all'assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001 del
Presidente della Inchiesta Pubblica, che informa della "disponibilità
delle controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo",
guarda caso -e che rapidità- il giorno stesso del suo deposito (prot.24824 Comune
di S.Severo), come da nota del Segretario Generale citata: richiesta
di ispezione per verificare effettivi tempi di deposito, di commissionamento
e stampa del manifesto datato 2 ottobre, circa altresì la mancata informazione dello
stesso al Segretario generale (vedi nostra dell'11-10-2001), stante il sospetto di
"intese atte a favorire la Ditta Mirant" tra diverso soggetti da identificare;
6) - segnalazione di irritualità e illegalità-illegittimità, ovvero indizione
di audizione pubblica di presentatori di memorie scritte, che non ne avevano fatto
richiesta, ammettendo le controdeduzioni della Mirant, depositate fuori scadenza,
ex art..7 c.5-6 dell'Allegato IV del DPCM citato, pubblicizzando la stessa
audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo
stesso recita, ciò non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica
che deve necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la
inchiesta pubblica, ovvero quotidiani di diffusione nazionale, cioè le stesse modalità
usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo, in tal modo non
assicurando la informazione e l'espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e
associazioni, in ordine alle tappe successive della inchiesta pubblica; non
risulta peraltro che siano invitati alla audizione la Provincia (a quanto ci ha
riferito lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001), né altri Enti
locali, peraltro coinvolti (vedi gasdotto..) ovvero i Comuni di Torremaggiore,
Lucera, Pietra Montecorvino e altri, omettendo di interessare soggetti titolari di
diritti e doveri verso le popolazioni e i territori coinvolti, stante il quadro
normativo (dec.leg.vo 267/2000, l.340/2000 e altra normativa connessa), come riportato nel
nostro documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001;
7) - reiterazione di richiesta di sospensione della procedura relativa alla fase
successiva della inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori
inerenti l'impianto di cui trattasi, stante altresì la nota nr. 41673 del
15-10-2001 a firma dell'Assessore al territorio e all'ambiente della Provincia di Foggia,
con cui lo stesso nel riferire che "questa Provincia è.interessata dalla richiesta
di nr. 7 centrali termoelettriche... -i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di
energia eolica già esistenti sul territorio" chiede al Ministero dell'Ambiente -
servizio di valutazione impatto ambientale "...una conferenza, con gli enti
interessati, al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti, anche in
relazione alla pianificazione energetica del territorio provinciale...";
8) - Segnalazione di pubblicità ingannevole-ingannevolezza di messaggi
pubblicitari da parte della Ditta Mirant, ai sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n.
627: richiesta di intervento sanzionatorio, con riguardo allo specifico progetto
presentato;
PREMESSA
La presente fa riferimento e
integra-aggiorna-riscontra:
- il documento del Coordinamento in 437 pagine già trasmesso in data 28-7-2001,ai
sensi dell'art.7 c.3 allegato IV del DPCM 27-12-1988 in ordine all'Inchiesta Pubblica sul
progetto della Ditta Mirant
- la nota del Coordinamento dell'11-10-2001(si allega) ad oggetto
"- Irritualità delle procedure di effettuazione dell'Inchiesta pubblica
inerente il progetto "Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune
di San Severo" della Mirant Italia S.r.l., come da comunicato pubblicato su Gazzetta
del Mezzogiorno del 15-6-2001: Richiesta di copia delle controdeduzioni e della
lettera di trasmissione da parte della Ditta Mirant Italia s.rl. e di rideterminazione
dell'iter procedurale";
- alla normativa in materia di pubblicità ingannevole, ai sensi del DPR
627/'96,della Legge 249/'97, del dec.leg.vo 74/'92 e altra normativa;
- alla l.241/'90 ,alla l.340 del 24-11/2000, in materia vuoi di Conferenza
di servizi (art.9 e seguenti l.340 citata) che di utilizzo di siti
industriali per ... approvvigionamento strategico dell'energia... ;
- al DPCM 27-12-1988 in ordine alle procedure in materia di Inchiesta pubblica;
- alla nota di "riscontro" del Segretario Generale del Comune
di S.Severo con propria del 12-10-2001 prot.3/R/01 (si allega) in risposta alla nostra
dell'11-10-2001;
- ad altre note comunque riportate nella presente.
Nel merito dell'oggetto, con la sequenza
riportata nello stesso, si riporta quanto segue: |
1) - Nullità per irritualità delle procedure di effettuazione
dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto "Nuovo Impianto
termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia
S.r.l., attivata con comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001;
2) - non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant Italia s.rl.
alle memorie presentate entro il termine del 30-7-2001 ai sensi dell'art.7 c.3
dell'Allegato IV del DPCM 27-12-1988, in quanto depositate (le
controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001, giusta nota nr.
3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo, ovvero oltre
i tre mesi dall'avvenuta pubblicazione del 15-6-2001, come previsti dall'art. 7
c.6 Allegato IV al DPCM 27-12-1988 in ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ;
3) - grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da parte del
Presidente della Inchiesta pubblica. |
In ordine ai
punti 1-2-3 sopra riportati, oltre che riferirsi, rinviandosi allo stesso, al documento
del 28-7-2001, già trasmesso e alla parte concernente gli aspetti della
"irritualità", si fa in questa sede ulteriore riferimento al fatto che il
Presidente della Inchiesta pubblica ha ritenuto ammissibili, acquisendole, come
da manifesto pubblico del 2-10-2001, invero affisso l'8-10-2001, le
controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10-2001, dopo la scadenza di norma,
dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie scritte,
per formulare le controdeduzioni, mentre si danno neanche cinque giorni ai presentatori di
memorie scritte e ad altri interessati, per prendere visione e rispondere nel merito,
peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui alla nota dell'11-10-2001 del
Coordinamento, inviata al Presidente della Inchiesta pubblica, al Sindaco e Assessore
all'Ambiente, al Ministro dell'Ambiente, al Coordinamento Agenda 21 locale e ad altri
destinatari; si rinvia altresì a quanto di seguito riportato ai punti successivi.
4) - dichiarazioni false del Segretario generale contenute in
nota dello stesso 12-10-2001 nr. 3/R/01 (si allega la nota citata) |
In riferimento alla nota del Segretario generale, si precisa che:
- |
le pagine avute in copia in "camera caritatis" sono invero in
nr. di venti e non di trenta come dice falsamente il Segretario generale; nella nota
dell'11-10-2001 non si è fatto riferimento a queste copie per due ragioni:
a) - le copie sono state date in modo informale e in numero di venti, perché
il Segretario consentiva solo un estratto parziale, avendo il riferimento a quanto scritto
nel Manifesto del 2-10-2001 a cura del Presidente dell'Inchiesta pubblica in ordine alla
presa visione delle controdeduzioni e non alla possibilità di estrarne copia, per cui,
vista la "difficoltà" posta dal segretario a dare formalmente il testo
integrale, si riteneva di non coinvolgerlo per le venti pagine consegnate
"irritualmente";
b) - le pagine estratte erano in nr. di venti su complessive
70 pagine delle controdeduzioni, essendo pertanto carenti di tabelle e dati
tecnici, che impedivano di fare alcuna osservazione cogente e qualificata
sul documento medesimo, donde la richiesta formale con nota dell'11-10-2001 di
invio di copia delle controdeduzioni e della lettera di trasmissione (giammai pervenuta)
delle stesse da parte della Ditta Mirant, pertanto recita ancora il falso il Segretario
generale quando afferma che in data 12-10-2001 il documento veniva consegnato al
sottoscritto a seguito di richiesta telefonica. Invero il sottoscritto aveva telefonato
reiteratamente all'Assessore all'Ambiente per sollecitare la consegna, indi con riguardo
alla richiesta formalizzata con nota dell'11-10-2001; |
- |
la nota dell'11-10-2001 non ha avuto alcun riscontro in ordine
alla richiesta di fissare altri tempi e modalità per assicurare la
partecipazione informata e qualificata da parte del Coordinamento alle fasi successive
della Inchiesta pubblica, intendosi anche quella programmata per il 15 ottobre,
data, per irritualità e per le questioni su riportate, che si riteneva non praticabile,
pertanto da rinviare; |
- |
da quanto lo stesso Segretario generale afferma, la Ditta Mirant ha
depositato solo in data 2 ottobre 2001 presso il Comune di S.Severo (nr.di protocollo
24824) le controdeduzioni al nostro documento di 437 pagine del 28-7-2001 e ad un altro di
altra fonte, ovvero ben oltre i tre mesi previsti dall'art.7 c.6 allegato IV del DPCM
27-12-1988 (G.U. nr.4 del 5-1-1989 pag.17 e segg.), tre mesi che scadevano il 15
settembre.
Si riporta comunque (oltre che in allegato) il testo integrale
della nota dell'11-10-2001:
Oggetto: "-Irritualità delle procedure di effettuazione
dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto" Nuovo Impianto termoelettrico
a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo"della Mirant Italia S.r.l., come da
comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-200: Richiesta di copia
delle controdeduzioni e della lettera di trasmissione da parte della Ditta Mirant Italia
s.rl. e di rideterminazione dell'iter procedurale"
Premesso che:
a) |
- il Coordinamento contro la Centrale termoelettrica(di seguito
riportato come C.cc) con documento in nr.437 pagine in data 28-7-2001 ha presentato al
Presidente della Inchiesta Pubblica ai sensi del DPCM 27-12-1988(G.U. nr.4 del
5-1-1989),la "Valutazione inerente il progetto " Nuovo Impianto termoelettrico a
ciclo combinato sito nel Comune di San Severo" della Mirant Italia S.r.l.,come da
comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001"; |
b) |
- nel documento citato del 28-7-2001 si affermava :
"SI TRASMETTE la presente con gli allegati citati, restando in attesa di
riscontro da parte dei destinatari, per quanto previsto dalla legge
241/'90, dalle norme su citate in materia di partecipazione, consultazione e con
modalità adeguate alla natura degli interessi legittimamente rappresentati dai
firmatari della presente, alcuni dei quali peraltro riconosciuti ai sensi della L.281/'98
e del dec.leg.vo 229/99 e altra normativa connessa. Si fa esplicita riserva di produrre
documenti, memorie e note integrative della presente relazione tecnica. La presente è
costituita dall'Indice e da complessive nr.pagine=437, compresi gli allegati citati
"; |
c) |
- pertanto il C.cc è,ai sensi del DPCM citato allegato IV art.7
soggetto inserito a tutti gli effetti nelle procedure relative alla Inchiesta Pubblica; |
d) |
- l'art.7 dell'allegato IV del DPCM citato al c.6 sancisce che
"Il presidente chiude l'inchiesta pubblica e trasmette al Ministero dell'ambiente le
memorie presentate e le osservazioni dell'ENEL(nella fattispecie leggasi Ditta Mirant),con
una relazione di sintesi delle attività svolte",scadenza pertanto da individuare nel
giorno15 settembre c.a.,stante la pubblicazione sui quotidiani avvenuta in data 15-6-2001; |
e) |
- l'art.4 c.6 dell'allegato IV del DPCM citato sancisce che "regione.provincia
e comune mettono a disposizione del pubblico la documentazione presentata dall'ENEL" |
Si evidenzia la gravità dei seguenti eventi:
1) |
- in data 10-10-2001 in modo indiretto apprendevamo da amici che in
S.Severo risultava affisso un Manifesto dal titolo "AVVISO" (si
allega copia) in cui il Presidente della Inchiesta pubblica relativa
all'impianto di cui trattasi,"informa che le controdeduzioni prodotte dalla
Mirant Italia S.r.l. in merito alle proposte presentate ... sono disponibili in visione al
pubblico,a partire dal giorno 2 ottobre 2001 presso ... Comune di San Severo - Segreteria
Generale Piazza municipio 1 San Severo,inoltre informa che il giorno 15 ottobre 2001 alle
ore 12.00 presso la sala comunale San Benedetto ... procederà ... all'audizione dei
presentatori di memorie scritte e della Mirant Italia s.r.l.,cui potrà assistere il
pubblico";il manifesto riporta la data del 2 ottobre 2001; |
2) |
- invero il manifesto risulta essere stato affisso
ovvero disponibile al pubblico solo in data 8-10-2001; |
3) |
- non è pervenuto al nostro recapito alcun invito formale
scritto per l'audizione del 15 ottobre su riportata,non potendosi in alcun modo
affidare ad un manifesto pubblico l'invito al C.cc,presentatore delle memorie scritte di
cui sopra,mentre si comprende che il manifesto possa essere strumento utile per la
popolazione cui si vuole assicurare la possibilità di "assistere" come si legge
nel manifesto,non potendosi inviare l'invito-informativa a tutti i cittadini; si precisa
ancora che i presentatori di memorie scritte risultano essere solo due
soggetti,pertanto non vi era e non vi è alcuna giustificazione a questa grave palese
omissione; |
4) |
- in data 15 settembre è scaduto il termine per la chiusura della
inchiesta pubblica,come sopra riportato;
ancora nel merito della gravità dei comportamenti "istituzionali" nei
confronti del C.cc.: |
5) |
- sempre in data 10-10-2001, appena conosciuta la
notizia del manifesto di cui sopra, mi recavo presso la segreteria generale del Comune di
S.Severo, chiedendo del Segretario generale, che mi diceva l'usciere essere impegnato in
riunione, indi recandomi presso la segreteria per chiedere di poter visionare le
controdeduzioni della Mirant Italia, come si affermava nel manifesto del Presidente dalla
Inchiesta pubblica; l'addetta alla segreteria affermava di non esserne a
conoscenza, né del manifesto in questione e dopo aver chiesto ad una altra
collega mi diceva che dovevo rivolgermi alla Prefettura a Foggia, al che ribadivo che il
manifesto era chiaro e che il riferimento era la segreteria generale del comune. Andavo
via, provvedendo strada facendo a telefonare al numero di telefono del Segretario
generale, mi rispondeva l'assessore all'ambiente Caposiena, dicendomi di tornare più
tardi, a fine della riunione in cui era impegnato il segretario Generale. Tornato verso le
ore 13.00 incontravo il Segretario Generale e l'Assessore all'ambiente, risultandone che il
Segretario generale non era a conoscenza del manifesto e quindi di essere referente per la
visione delle controdeduzioni al pubblico, rinviando poi al pomeriggio la messa a
disposizione delle stesse per la visione. Nel pomeriggio verso le ore 16.30 venivano messe
a disposizione per la visione le controdeduzioni, con il divieto a poterne fare copia,
ciò in palese contrasto con la condizione del C.cc di soggetto presentatore di memorie
scritte all'interno della Inchiesta pubblica e con l'art.4 c.6 dell'allegato IV del DPCM
27-12-1988 che sancisce che "... il Comune mette a disposizione del pubblico la
documentazione ...", cosa che non può esaurirsi nella mera "visione",
stante le caratteristiche stesse della documentazione in questione, ovvero
circa 100 pagine, con allegati e dati di carattere tecnico, che non possono essere
"digeriti" ovvero memorizzati nella mera visione, a meno di voler impedire la
partecipazione del C.cc, come di altri soggetti, al procedimento in questione, sorvolando,
si fa per dire, il fatto che il Comune di S.Severo aderisce all'agenda 21 locale con tutti
gli obblighi conseguenti alla informazione, consultazione, partecipazione ...
; |
-
|
Tutto quanto sopra risulta:
irrituale,nonché illegittimo e di impedimento al C.cc nella fattispecie,anche
con riguardo alla nostra esplicita e formale richiesta fatta con documento del 28-7-2001,
riportata alla lett.b della presente, per l'espletamento corretto delle proprie
funzioni, inficiando tutto l'iter della stessa inchiesta pubblica, non a caso
"pubblica",ovvero dovendo assicurare nella forma e nella sostanza il diritto di
partecipazione e nel merito da parte dei cittadini e delle organizzazioni ai diversi
livelli, |
-
|
e si RICHIEDE:
invio al recapito riportato a piè di pagina di copia delle controdeduzioni e
della lettera di trasmissione delle stesse da parte della Ditta Mirant Italia s.r.l.; |
- |
di fissare altri tempi e modalità per assicurare la
partecipazione informata e qualificata da parte del Coordinamento alle fasi successive
della Inchiesta pubblica,intendosi anche quella programmata per il 15 ottobre,data,per
irritualità e pe le questioni su riportate,che si ritiene non praticabile ,pertanto
da rinviare.
Restano fermi gli altri aspetti sulla irritualità e altre valutazioni di merito formulate
nel documento del 28-7-2001. Si attende urgente riscontro,salutando
Per il Coordinamento-dr.d'Angelo Fernando
Per riscontro indirizzare a:
-dr.d'Angelo Fernando per Coordinamento contro la Centrale termoelettrica
Via Cantatore 32/N 71016 S.Severo (Fg) Fax 0882 228156;
e mail: toninodangelo@libero.itFINE NOTA dell'11-10-2001 |
|
5) - esposto in ordine all'assurdità di un manifesto del
2-0ttobre 2001 del Presidente della Inchiesta Pubblica (si allega copia) |
Rinviandosi anche al
testo della nota nostra dell'11-10-2001 già citata,si sottolinea che il testo del
manifesto in questione informava della "disponibilità delle controdeduzioni
della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo", guarda caso ... e che
rapidità ... il giorno stesso del suo deposito (prot.24824 Comune di S.Severo),
come da nota del Segretario Generale citata de 12-10. Al proposito si rende
necessaria una ispezione per verificare effettivi tempi di
deposito, di commissionamento e stampa del manifesto datato 2 ottobre, circa altresì la
mancata informazione dello stesso al Segretario generale (vedi nostra dell'11-10-2001),
stante il sospetto di "intese atte a favorire la Ditta Mirant" tra diverso
soggetti da identificare.
6) - segnalazione di irritualità e illegalità-illegittimità
,ovvero indizione di audizione pubblica di presentatori di memorie scritte |
Si precisa che
i presentatori di memorie scritte non avevano fatto richiesta di audizione, in specie
nelle forme utilizzate dal Presidente della Inchiesta pubblica che, ammettendo le
controdeduzioni della Mirant, depositate fuori scadenza, ex art..7 c.5-6
dell'Allegato IV del DPCM citato, pubblicizzava la stessa audizione solo con un
manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo stesso recita,
ciò non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica che deve necessariamente
utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire la inchiesta pubblica, ovvero
quotidiani di diffusione nazionale, cioè le stesse modalità usate per aprirle e non
meramente un manifesto solo in S.Severo, in tal modo non assicurando la informazione e
l'espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e associazioni, in ordine alle
tappe successive della inchiesta pubblica; non risulta peraltro che siano invitati
alla audizione la Provincia (a quanto ci ha riferito lo stesso Assessore
provinciale in data 17-10-2001), né altri Enti locali, peraltro
coinvolti (vedi gasdotto..) ovvero i Comuni di Torremaggiore, Lucera, Pietra Montecorvino
e altri, omettendo di interessare soggetti titolari di diritti e doveri
verso le popolazioni e i territori coinvolti, stante il quadro normativo (dec.leg.vo
267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa), come riportato nel nostro documento di
437 pagine depositato il 28-7-2001.
7)-reiterazione di richiesta di sospensione della procedura
relativa alla fase successiva della inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti
autorizzatori inerenti l'impianto di cui trattasi |
Ciò con
riguardo sia a quanto già esplicitato nel documento di 437 pagine del 28-7-2001 che alla
nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell'Assessore al territorio e all'ambiente della
Provincia di Foggia, con cui lo stesso nel riferire che "questa Provincia
è.interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche ... -i quali- si
sommeranno a quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul
territorio" chiede al Ministero dell'Ambiente -servizio di valutazione impatto
ambientale "... una conferenza, con gli enti interessati, al fine di verificare la
sostenibilità di questi impianti, anche in relazione alla pianificazione energetica del
territorio provinciale ...";
CENTRALI termoelettriche a Serracapriola, a Rignano
Garganico, a Candela,Troia, per citarne alcune, tutte nel territorio della
Provincia di Foggia, che con riguardo altresì all'associato riferito processo di
industrializzazione, drammaticamente in uno scenario da terzo mondo aggraveranno
sempre più la carenza idrica, vera e propria calamità sotto gli occhi di tutti,
il processo di desertificazione, con le conseguenze sull'agricoltura e su
altre risorse economiche-produttive del territorio, sulla qualità
dell'aria, del suolo, del sottosuolo ... , stante la co-presenza di diversi e
interagenti fattori di inquinamento.
A queste centrali termoelettriche a turbogas e eoliche, si aggiungono
sempre in Provincia di Foggia quelle progettate quali impianti a biomasse
nel territorio dei Comuni di Carapelle, Ortanova e Ordina
(società proponenti la Erba e la Euroenergy group), altre a S.Paolo Civitate e in altri
Comuni (Manfredonia ...)
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- La raccolta di firme fatta
dal Coordinamento con oltre 3000 firme in poco tempo,ha visto cittadini di
diversi Comuni (S.Severo,Serracapriola,Torremaggiore,S.Paolo Civitate,Sannicandro
Garganico e altri) insieme per affermare una volontà decisa di partecipazione,loro
riconosciuta per legge e disattesa gravemente ad oggi,nonché il loro no ad una politica
selvaggia di insediamenti di centrali energetiche,senza alcun Piano Energetico Regionale
né Piano Provinciale di Coordinamento,è espressione di una forte determinazione in un
momento in cui tutto il Pianeta deve fare i conti con le esigenze,i bisogni posti da
emergenze locali e mondiali,che non possono più essere disattesi e rimossi.La tutela
della salute e dell'ambiente,la ricerca di uno sviluppo ecosostenibile non sono
rinchiudibili nelle porte e nelle mura dei Palazzi,ma essere patrimonio partecipato delle
popolazioni,come peraltro sancisce l'Agenda 21 cui aderisce la Città di S.Severo e la cui
Amministrazione Comunale arrogantemente disattende,pur afferendo a finanziamenti
specificatamente assegnati per tali scopi.
8)-Segnalazione di pubblicità ingannevole-ingannevolezza di
messaggi pubblicitari da parte della Ditta Mirant, ai sensi del D.P.R. 10 ottobre
1996, n. 627: richiesta di intervento sanzionatorio, con riguardo allo
specifico progetto presentato |
In data 28-7-2001
abbiamo depositato presso il Comune di S.Severo per il Presidente della Inchiesta pubblica
per il progetto di Centrale termoelettrica della Mirant un documento di 437 pagine,per
spiegare la nostra posizione contro la Centrale Termoelettrica.Il documento è stato
trasmesso altresì alla Regione Puglia,ai Ministeri competenti,alla Commissione Europea,ai
diversi soggetti politici-istituzionali e sociali.
Nel frattempo, senza neanche aspettare l'esito della valutazione di impatto
ambientale prevista per legge e a cui si riferisce l'iter di valutazione da parte
del Presidente dell'Inchiesta pubblica, la Ditta Mirant, dimostrando
quanto ci tiene a questa operazione di oltre 300 miliardi, spende fior di
milioni per pubblicizzare questo impianto sulla Gazzetta del Mezzogiorno, sul
settimanale" Protagonisti" e su altri mass media, con una pubblicità
a dir poco ingannevole, ovvero contro legge, su cui chiediamo l'intervento delle
autorità competenti, nonché la mobilitazione delle forze politiche e sociali. La
pubblicità ingannevole, ai sensi del DPR 627/'96, della Legge 249/'97, del dec.leg.vo
74/'92 e altra normativa, è caratterizzata dal fatto che la Mirant negli spot
pubblicitari sui giornali e in quelli audiovisivi trasmessi ad esempio
presso il supermercato Il Pianeta a S.Severo, titola in modo gravemente e
palesemente ingannevole: "Voglio acqua potabile in abbondanza -
A San Severo si può. Grazie all'energia a basso costo prodotta coi nostri
impianti,sarà possibile alimentare un dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di
acqua ad uso industriale e potabile", ancora "Voglio
pagare di meno la bolletta elettrica. A San Severo si può. Grazie alla
costruzione di un impianto a ciclo combinato funzionante a gas metano (non inquinante per
l'ambiente) sarà possibile produrre energia elettrica a costi veramente bassi con indubbi
vantaggi per il territorio ...", infine "Voglio coltivazioni
più rigogliose.A San Severo si può ... grazie all'energia prodotta a basso
costo con i nostri impianti ... sarà possibile alimentare un impianto di depurazione
delle acque reflue per produrre acqua ad uso irriguo e alimentare serre per una
coltivazione protetta e naturale", tutte affermazioni gratuite, false e
fuorvianti, sicuramente ingannevoli per come sono poste, non fatte in un contesto
scientifico, bensì rivolte a tutta la popolazione, non in possesso di conoscenze, in
quanto,nonostante l'adesione all'Agenda 21, il Comune di S.Severo ad oggi ha
omesso la benché minima consultazione delle Associazioni e informazione qualificata e
confrontata, obbligo sancito proprio dall'adesione all'Agenda 21 oltre che da
altre norme.
Nelle 437 pagine del documento vengono riportati elementi a carattere scientifico
e di valutazione normativa e progettuale,che dimostrano l'assurdità di un impianto del
genere.
Ricapitolando, si espongono di seguito i seguenti messaggi
pubblicitari,di cui si riportano Ditta pubblicizzante, contenuti, luoghi e mezzi
di pubblicizzazione, agenzia pubblicitaria di riferimento, documentazione probante a
disposizione:
MESSAGGI pubblicitari: nr. 4 ( quattro),almeno quelli a nostra
conoscenza,di cui uno non è solo uno spot,bensì un opuscoletto (si allega
insieme a copia degli altri tre spot-manifesti)
Ditta pubblicizzante: MIRANT Techint,titolare di progetto di"
Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo"
depositato presso il Comune di San Severo (Fg) e sottoposto alla "Inchiesta pubblica
come da comunicato pubblicato su Gazzetta del Mezzogiorno del 15-6-2001";
Contenuti dei quattro gruppi di messaggi considerati: si riportano
tra virgolette:
1) |
"Voglio acqua potabile in abbondanza-A San Severo si può.Grazie
all'energia a basso costo prodotta coi nostri impianti,sarà possibile alimentare un
dissalatore ad osmosi inversa per la produzione di acqua ad uso industriale e
potabile"; |
2) |
"Voglio pagare di meno la bolletta elettrica.A San Severo si
può.Grazie alla costruzione di un impianto a ciclo combinato funzionante a gas metano(non
inquinante per l'ambiente) sarà possibile produrre energia elettrica a costi veramente
bassi con indubbi vantaggi per il territorio ..."; |
3) |
"Voglio coltivazioni più rigogliose.A San Severo si può..
grazie all'energia prodotta a basso costo con i nostri impianti ... sarà possibile
alimentare un impianto di depurazione delle acque reflue per produrre acqua ad uso irriguo
e alimentare serre per una coltivazione protetta e naturale";
I messaggi sono riportati con le stesse parole sia sui mass media (Gazzetta del
Mezzogiorno cronaca di Capitanata, Settimanale Protagonisti diffuso in Capitanata e in
altri circuiti) che nel supermercato Pianeta in San Severo, che su manifesti affissi in
tutta la città di S.Severo, in diversi formati standards e gigante. |
4) |
Opuscolo in nr. 16 pagine multicolore, in cui si abusa
della assenza di informazione e di partecipazione ai processi decisionali della
popolazione, giammai consultata al proposito, affermando che la Centrale della Mirant non
ponga pericoli per la salute, l'ambiente e la sicurezza.
Ancor più grave è il fatto che la Mirant si permette di scrivere in terza pagina
che "A San Severo sta per nascere l'impianto per la produzione di energia
elettrica", quando si dovrà ancora decidere da parte del Ministero
dell'Ambiente circa la compatibilità ambientale e successivamente da parte del Ministro
dell'Industria, mettendo i cittadini di fronte al fatto compiuto, non informando
in alcun modo che è in atto ancora la inchiesta pubblica e tutto l'iter autorizzatorio. |
Periodo
considerato: da circa due mesi;
Luoghi di diffusione e mezzi di pubblicizzazione:
Luoghi:
A) Supermercato "Il Pianeta",
ovvero Condominio-Consorzio Pianeta shopping center in Via Zannotti 200 a San Severo, con flusso
di persone, consumatori di migliaia al giorno
Mezzi: Al Pianeta vengono trasmessi nr. 3 ( tre) spot ,della durata di
circa 30 secondi con immagini suggestive di verdure,scenari rassicuranti di ambiente
agricolo etc.mentre lo speaker recita con fare suasivo le parole,i contenuti di cui ai
punti 1-2-3 su riportati;
Frequenza: Al "Pianeta" gli spot vengono trasmessi ogni giorno
,ad intervalli di alcuni minuti l'uno dall'altro; Agenzia pubblicitaria di
riferimento per il Pianeta: telefono 0882 331603 :
B) nel territorio della Provincia di
Foggia,ovvero nelle edicole,tramite Gazzetta del Mezzogiorno in
cronaca di Capitanata e tramite il settimanale Protagonisti nelle seconda.terza pagina e
ultima di copertina;
C) nel Comune di S.Severo,tramite
manifesti standard e formato gigante.
Per quanto sopra esistono tutti i presupposti,stante la particolare gravità e urgenza,
per la sospensione della pubblicità suddetta.
Per gli aspetti
scientifici,si rinvia al documento,a carattere tecnico-scientifico prodotto da
Medicina Democratica del 26-7-2001 dal titolo " Note relative al progetto di
Centrale termolettrica a ciclo combinato di San Severo;esso dimostra
inequivocabilmente,insieme alle altre valutazioni di merito,l'assurdità,sul
piano dell'impatto complessivamente inteso,ambientale,sanitario,occupazionale etc. dell'insediamento
di cui trattasi.
Si riportano comunque di seguito solo alcune Conclusioni :
"Va sottolineato che il pesantissimo impatto ambientale rappresentato dalle emissioni
di NOx (ma senza ignorare gli altri inquinanti come ha fatto colpevolmente la società
proponente !), deve essere valutato compiutamente in ogni suo aspetto ivi compresi gli
aspetti sanitari della popolazione a rischio.
Viceversa il proponente (la Mirant) tende a presentare dati tranquillizzanti della
ricaduta delle emissioni di NOx ("sempre inferiore a 0,3 microgrammi/mc, con un
massimo assoluto di circa 0,25 microgrammi/mc localizzato a circa 7,5 km in direzione
Sud-Est rispetto alla centrale", pagina 34, documento sub B)), senza neppure
indicare nel documento sub B) relativo alla cosiddetta "Sintesi non tecnica",
i dati meteoclimatici utilizzati per giungere a tali stime.
In proposito, si segnala che la società Mirant-Techint afferma di aver utilizzato, per la
caratterizzazione climatica dell'area, i dati metereologici della stazione di Foggia
Amendola dal 1951 al 1991, senza però spiegare i motivi per i quali ha ignorato i valori
degli ultimi 10 anni ! Inoltre, nulla dice circa le risultanze delle analisi di tali dati
(es. tipologia delle classi di stabilità ricavabili dai dati e frequenza degli stessi
ovvero, in particolare, la frequenza delle condizioni meteoclimatiche "sfavorevoli",
rispetto alla ricaduta al suolo degli inquinanti).
... la Centrale a Ciclo Combinato di San Severo (FG) che la società
Mirant-Techint intende realizzare nel territorio comunale di San Severo, non può essere
realizzata perché il progetto in questione viola le leggi in materia e perché
se lo stesso dovesse malauguratamente essere realizzato, determinerebbe rilevanti impatti
ambientali e sanitari per le popolazioni residenti a San Severo e nei comuni limitrofi.
In particolare, il progetto in questione viola le leggi, principalmente per i
seguenti motivi :
- |
il sito prescelto per la realizzazione della Centrale suddetta viola
palesemente il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.); |
- |
i dati delle emissioni presentati dalla società proponente sono
inattendibili come illustrato nei paragrafi che precedono; |
- |
nessuna valutazione attendibile è stata svolta in relazione agli impatti
ambientali e sanitari che verrebbero determinati dall'attivazione - malaugurata - della
Centrale in questione; |
- |
la scelta del sito è stata effettuata dall'azienda e dalle autorità
preposte sulla base del "parametro" aberrante del "consenso"
politico offerto dalla attuale Amministrazione comunale di San Severo; |
- |
l'inchiesta pubblica, ai sensi del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata
per il giorno 30 luglio 2001 ovvero il 45° giorno dalla pubblicazione dell'avviso al
pubblico del deposito del progetto di massima e dello "studio di impatto
ambientale" da parte della società proponente, con il palese intento di mettere
la popolazione interessata davanti al fatto compiuto. In proposito, come già detto in
precedenza, quello presentato dalla società Mirant-Techint non costituisce affatto uno
studio di impatto ambientale secondo i canoni della direttiva comunitaria che, fra gli
altri, prevede la consultazione preventiva della popolazione interessata nonché
l'illustrazione alla stessa della cosiddetta "opzione zero" ovvero la
non realizzazione del progetto attraverso l'attuazione di iniziative alternative tese, nel
caso di specie, a fornire (non far mancare !) a tutti gli utenti l'energia elettrica e
termica. In proposito, va sottolineato che nelle osservazioni che precedono, è stato
ampiamente documentato che la regione Puglia presenta un surplus produttivo di energia, i
più elevati consumi energetici nel comparto industriale italiano e, proprio per questi
motivi, l'unica politica regionale sensata, economicamente utile nonché rispettosa della
salute pubblica e dell'ambiente è costituita dalla realizzazione di un rigoroso ed
efficace programma di risparmi energetici e in primis nel comparto industriale. |
Tra l'altro:
- in relazione alla politica energetica nazionale, sotto il profilo ambientale, la
società proponente cita gli obiettivi di riduzione dei "gas serra" in
relazione ai quali l'impianto sarebbe "conforme" in quanto "immette
nell'atmosfera, per ogni kWh prodotto la metà della CO2 mediamente immessa per kWh dal
sistema termoelettrico esistente". Il proponente non documenta l'affermazione
relativa al dimezzamento dell'emissione di CO2 e, comunque, la realizzazione dell'impianto
rappresenterebbe un incremento assoluto nella produzione di gas serra, rimanendo
all'ambito regionale, in quanto lo stesso non viene proposto in sostituzione di impianti
esistenti. Viceversa lo stesso proponente già Southern Energy, nel suo sito sul
web [1], dichiara che progetta di abbattere le emissioni di CO2 per MW/h del 17 % entro il
2010 (da 1.600 g/CO2/MWh a circa 1.200 g/CO2/MWh). Nel caso si assuma il valore di 1.200
g/CO2/MWh, nel nostro caso, in cui si prevede di produrre 3.010 GWh di energia elettrica
avremmo una emissione aggiuntiva pari a circa 4.000.000 t/a di CO2 (a fronte delle
complessive emissioni di CO2 relativa agli impianti della "Direzione produzione
termoelettrica sud" dell'ENEL pari a 12.600.000 t/a nel 1998 - in relazione alla
produzione di energia elettrica - pari a 19.221 GWh delle centrali di Bari, Brindisi,
Brindisi Sud, Rossano Calabro).
- Al punto 4.1.5.2 "Consumo e produzione di energia
elettrica" della sintesi non tecni- ca,lo stesso estensore deve invece ammettere che
"..la Puglia abbia un surplus annua- le di oltre 4.000 GWh.." di produzione
energetica.Invero come risulta dal documento di Medicina Demoratica del 17-8-2001 il
surplus energetico Pugliese è pari a 5.599 GWh (vedi ENEL " dati statistici
sull'energia elettrica in Italia 1998"),non risultando corrispondere pertanto al vero
quello che lo stesso estensore afferma a pag.6 circa il fatto che " le Regioni
Puglia. sono complessivamente fortememte deficitarie da un punto di vista energetico ...
."
... e.a proposito di acqua,la centrale ne beve(consuma) acqua,non ne produce,come
ingannevolmente un semplice cittadino potrebbe capire dalla pubblicità che sta facendo la
Mirant in questi giorni;si rinvia ancora una volta al documento scientifico a disposizione
di tutti.
ANALOGIE con analoga vicenda relativa a progetti di Centrali
elettriche a gas metano della Southern Company e di altre Aziende, che ha visto coinvolti
i Comuni di Crevalcore, Sala Bolognese, Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persicelo,
Finale Emilia, Codigoro, Ostellato (Emilia Romagna). |
Si ricorda che in
Emilia e Romagna, per vicende analoghe, dopo una serie di vicissitudini e la mobilitazione
popolare contro i relativi insediamenti, si è addivenuti alla indispensabilità del riferimento
obbligatorio preliminare, deciso dai Sindaci interessati, dalla stessa Provincia
di Bologna, con riguardo altresì a interpellanza dei Consiglieri Regionali di Alleanza
Nazionale e di altri consiglieri, all'adozione da parte della Regione Emilia e
Romagna del Piano Energetico Regionale,"al fine di determinare il reale
fabbisogno di energia elettrica e bloccare un 'eventuale "proliferazione
selvaggia" di centrali elettriche sul proprio territorio, impegnando la
Giunta all'adozione del Piano energetico regionale e affinché, fino alla adozione
di tale piano, i Comuni non concedano autorizzazioni ad insediamenti di impianti
produttori di energia elettrica" (cfr.risoluzione del Consiglio
Regionale proposta dai Consiglieri Regionali di Alleanza Nazionale).
Evidente il parallelismo con la situazione pugliese e con il progetto in
questione.
Pertanto come Associazioni componenti del Coordinamento
abbiamo richiesto e richiediamo a ciascuno dei destinatari
e per quanto di propria competenza,nei termini e modalità sanciti da norme specifiche
sulla propria funzione e per le materie su esposte: |
1) |
dichiarazione di nullità per irritualità delle procedure
di effettuazione dell'Inchiesta pubblica inerente il progetto "Nuovo
Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo"della
Mirant Italia S.r.l., attivata con comunicato pubblicato su Gazzetta del
Mezzogiorno del 15-6-2001; ), per irritualità e illegalità-illegittimità nell'indizione
di audizione pubblica di presentatori di memorie scritte, che non ne avevano fatto
richiesta, ammettendo le controdeduzioni della Mirant, depositate fuori scadenza,
ex art..7 c.5-6 dell'Allegato IV del DPCM citato, pubblicizzando la stessa
audizione solo con un manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo
stesso recita, ciò non in coerenza con la natura della inchiesta pubblica
che deve necessariamente utilizzare gli stessi canali previsti per norma per aprire
la inchiesta pubblica,ovvero quotidiani di diffusione nazionale, cioè le stesse modalità
usate per aprirle e non meramente un manifesto solo in S.Severo, in tal modo non
assicurando la informazione e l'espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e
associazioni,in ordine alle tappe successive della inchiesta pubblica; non risulta
peraltro che siano invitati alla audizione la Provincia (a quanto ci ha riferito
lo stesso Assessore provinciale in data 17-10-2001), né altri Enti locali,
peraltro coinvolti (vedi gasdotto ...) ovvero i Comuni di Torremaggiore, Lucera, Pietra
Montecorvino e altri, omettendo di interessare soggetti titolari di diritti e
doveri verso le popolazioni e i territori coinvolti, stante il quadro normativo
(dec.leg.vo 267/2000,l.340/2000 e altra normativa connessa), come riportato nel nostro
documento di 437 pagine depositato il 28-7-2001; |
2) |
sospensione della procedura relativa alla fase successiva della
inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l'impianto di cui
trattasi,stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell'Assessore al
territorio e all'ambiente della Provincia di Foggia,con cui lo stesso nel
riferire che "questa Provincia è.interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali
termoelettriche ... -i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di energia eolica
già esistenti sul territorio" chiede al Ministero dell'Ambiente-servizio di
valutazione impatto ambientale "... una conferenza,con gli enti interessati,al fine
di verificare la sostenibilità di questi impianti,anche in relazione alla pianificazione
energetica del territorio provinciale ..."; |
3) |
non utilizzabilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant
Italia s.rl. alle memorie presentate entro il termine del 30-7-2001 ai sensi
dell'art.7 c.3 dell'Allegato IV del DPCM 27-12- 1988, in quanto depositate
(le controdeduzioni della Mirant) in data 2 ottobre 2001, giusta nota nr.
3/R/01 del 12-10-2001 del Segretario Generale del Comune di S.Severo, ovvero oltre
i tre mesi dall'avvenuta pubblicazione del 15-6-2001, come previsti dall'art. 7
c.6 Allegato IV al DPCM 27-12- 1988 in ordine alla chiusura della inchiesta pubblica ; |
|
attivazione di indagine da parte degli organi competenti: su
a) |
grave parzialità di fatto e favoreggiamento della Ditta Mirant da
parte del Presidente della Inchiesta pubblica, che ha ritenuto ammissibili,
acquisendole, come da manifesto pubblico del 2-10-2001, invero affisso l'8-10-2001,
le controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10- 2001, dopo la scadenza di norma,
dando pertanto alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal deposito delle memorie scritte,
per formulare le controdeduzioni, mentre si danno neanche cinque giorni ai presentatori di
memorie scritte e ad altri interessati, per prendere visione e rispondere nel merito,
peraltro con le modalità illegittime e illegali di cui alla nota dell'11-10-2001 del
Coordinamento, inviata al Presidente della Inchiesta pubblica, al Sindaco e Assessore
all'Ambiente, al Ministro dell'Ambiente, al Coordinamento Agenda 21 locale e ad altri
destinatari; |
b) |
dichiarazioni false del Segretario generale contenute nella nota dello
stesso del 12-10-2001 nr. 3/R/01; |
c) |
assurdità di un manifesto del 2-0ttobre 2001 del Presidente della
Inchiesta Pubblica,che informa della "disponibilità delle
controdeduzioni della Ditta Mirant in visione dal 2 ottobre medesimo",
guarda caso ... e che rapidità ... il giorno stesso del suo deposito
(prot. 24824 Comune di S.Severo), come da nota del Segretario Generale citata,
onde verificare effet- tivi tempi di deposito, di commissionamento e stampa del manifesto
datato 2 ottobre, circa altresì la mancata informazione dello stesso al Segretario
generale (vedi nostra dell'11-10-2001), stante il sospetto di "intese atte a favorire
la Ditta Mirant" tra diverso soggetti da identificare; |
|
5) |
Intervento sanzionatorio per pubblicità ingannevole-ingannevolezza
di messaggi pubblicitari da parte della Ditta Mirant, ai sensi del D.P.R. 10
ottobre 1996, n. 627. |
6) |
una CONFERENZA Provinciale e Regionale di SERVIZIO
ovvero una CONFERENZA Programmatica Provinciale e Regionale, come
chiesta a suo tempo per vicende anch'esse conseguenti a progetti della stessa Ditta o
comunque analoghi, sulla base di iniziative dei Sindaci dei Comuni di Crevalcore, Sala
Bolognese, Sant'Agata Bolognese in Persiceto, unitamente all'Assessore all'Ambiente della
Provincia di Bologna al fine di una PROGRAMMAZIONE REGIONALE ENERGETICA
ovvero degli eventuali insediamenti di centrali per la produzione di energia elettrica o
di una loro riconversione a minor impatto, dovendo comunque assicurare la partecipazione
delle Associazioni specificatamente interessate e tener conto che la Regione Puglia già
produce un surplus Energetico e che in primo luogo debba provvedersi alla riconversione
della Centrale di Brindisi, anche in considerazione del fatto che la Città di San
Severo aderisce all'Agenda 21; |
7) |
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO (art.20 c.2
dec.leg.vo 267/2000) a cura della Provincia di Foggia. |
Si allegano i documenti citati,
fatti salvi quelli già trasmessi in precedenza.
Si attende riscontro ai sensi della L.241/'90 e altra normativa connessa e
specifica,in ordine alla problematica di cui trattasi.
Si saluta cordialmente.
Il Responsabile legale di Medicina Democratica e di
Cittadinanzattiva
e Portavoce p.t. del Coordinamento
Tonino d'Angelo |
Recapito:Via Cantatore
32/N ;71016 S.Severo-Fax 0882 228156;
e mail: toninodangelo@libero.it "
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