Centrale, l'Ulivo dice no
06/06/2001
L'ipotesi di una centrale elettrica a Crevalcore finisce alla Camera dei Deputati. Paolo
Cento, neo eletto nel collegio 18 San Giovanni in Persiceto per lo schieramento di centro
sinistra, ha infatti presentato un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Ambiente
per chiedere l'immediata sospensione delle procedure per localizzare nel comune di
Crevalcore l'insediamento di una centrale elettrica a ciclo combinato. La proposta era
partita nientemeno che da Seabo Spa.
Una settimana fa, il sindaco crevalcorese Novello Lodi, si trovò sul tavolo una lettera
inviata dal ministero dell'Ambiente che comunicava l'interessamento da parte della
società bolognese di progettare un complesso elettrico sul suolo crevalcorese. Apriti
cielo! Era ancora vivo nell'animo dei crevalcoresi lo scampato pericolo dell'anno passato,
quando una multinazionale americana propose la costruzione di una centrale. Comune e forze
politiche e Comitati di cittadini fecero quadrato contro l'azienda statunitense riuscendo
a bloccare il progetto.
Ora, in 'difesa' di Crevalcore, scende a tutto campo anche il neo deputato che spiega:
«La Seabo non può imporre alcuna decisione bypassando il parere contrario di Comune e
residenti. Per questo ho chiesto al competente ministero di sospendere le procedure
relative alla realizzazione di questo impianto in attesa di un piano regionale organico
sui siti energetici».
Ma Cento si spinge oltre: «Le motivazioni contrarie del Comune di Crevalcore,
l'opposizione dei residenti delle zone adiacenti il nuovo sito e soprattutto la necessità
di una attenta valutazione dell'impatto ambientale sono i motivi che richiedono non
decisioni imposte dall'alto, ma una confronto serio con le autonomie locali competenti.
m. s.
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