LA CENTRALE DELLA SONDEL ANCORA AL
CENTRO DELLA POLEMICA.
Firmo/Ferma. Sterzate, azzeramenti di precedenti posizioni e nascita di
nuovi comitati e leghe stanno animando, in questi giorni, il delicato scacchiere della
questione Centrale, a Firmo.
Dopo la sospensione di quel Consiglio Comunale che aveva tutta l'aria d'essere conclusivo
delle trattative con la Sondel, il panorama socio - politico paesano si è molto
diversificato.
La maggioranza consiliare ha nuovamente assunto una posizione di attesa, mentre la
minoranza di Rinascita ha radicalizzato le sue posizioni di contrasto. E, dopo la lettera
aperta al Sindaco, dove i Comunisti Italiani e i Democratici di Sinistra chiedevano che si
salvaguardassero gli interessi dei cittadini, in ordine alla salute, alla tutela
ambientale e all'occupazione, si è aperta una settimana densa di incontri. Prima fra
tutti l'assemblea indetta dalla maggioranza consiliare, di domenica scorsa, nella quale la
stessa ammetteva i suoi errori per aver trattato la vicenda, senza aver tenuto conto
dell'opinione e degli interessi dei cittadini. Da quella stessa riunione è emersa la
necessità di richiedere al Presidente Chiaravalloti e all'Assessore Regionale
all'Ambiente una sospensione dell'iter, per consentire una più attenta analisi del
problema.
Il suggerimento, derivato da Francesco Pisani, un giovane cittadino molto attento alla
problematica della Centrale, è stato accolto favorevolmente e pare, a proposito, che la
lettera alla Giunta Regionale sia stata inviata. Dopo qualche giorno si è dato luogo ad
una prima riunione del Comitato di Garanzia (nato per emanazione della maggioranza), dagli
esiti un po' incerti, ed è in programma per lunedì sera una riunione, indetta dal
Comitato per il No alla Centrale, di cui fanno anche parte i Consiglieri di Rinascita, in
cui la questione sarà affrontata da esperti, da cittadini interessati al problema e dagli
agricoltori della piana. Ieri mattina, in ultimo, un manifesto, a firma di una nuova Lega
dei Disoccupati di Firmo, è comparso misteriosamente sulle mura del paese. La posizione
affermata è favorevole alla costruzione della Centrale, ma oltre al tono propagandistico,
le argomentazioni sono apparse deboli, perché non supportate dalla certezza della
provenienza. Chi vi fa parte? Chi ha costituito questa lega, che in tessuto economico e
sociale come quello firmense ha, pure, tutte le ragioni di esistere e di condurre le sue
lotte? Certo sarebbe interessante avere con essi un confronto!
Ad ogni modo, pare che la discussione tenda a spostarsi su livelli diversi da quelli
originari e sembra che molti perdano di vista l'obiettivo fondamentale: la salvaguardia
del benessere dei cittadini, sotto ogni punto di vista.
Mariella Capparelli |