Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che:
i comuni di Lungro ed Altomonte in provincia di Cosenza,
con deliberazioni diverse ed incrociate, hanno concesso pezzi
cospicui di territorio comunale alla "Knights of
Malta-O.S.J.-Foundations", per due ipotesi di intervento
denominati: "Progetto Leonardo" e "Villaggio Club Pollino";
queste decisioni hanno aperto una forte dialettica tra le
forze politiche ed hanno suscitato grande preoccupazione nelle
popolazioni, non solo per l' oggettiva alienazione del territorio
di quei comuni, che potrebbe essere invece inserito più
produttivamente in una prospettiva di sviluppo all'interno del
parco del Pollino, ma soprattutto per i grandi equivoci e le
forti preoccupazioni che avvolgono l'operazione in esame;
in ordine alla contraente "Knights of
Malta-O.S.J.-Foundations" esistono dubbi gravi sulla sua natura,
le reali finalità della fondazione, la consistenza del patrimonio
sociale, la provenienza delle fonti di finanziamento; in più, una
larga inquietudine serpeggia tra i cittadini, perché questa
denominazione è comparsa in pubblicazioni inerenti i lavori della
Commissione antimafia -:
se non ritenga di dovere avviare verifiche ed accertamenti
sulla natura dell'organizzazione di cui si parla, sulle sue
finalità statutarie e l'abilitazione a realizzare interventi come
quelli in discussione;
se non ritenga, al di là della illegittimità di atti che,
di fatto, portano alla alienazione di beni pubblici - su cui
opportunamente si è pronunciato il Coreco di Cosenza, negando il
visto di legittimità all'ultima delibera di chiarimenti del
comune di Lungro -, di dovere intervenire tempestivamente per
verificare se sia stato interrotto ogni rapporto e sospeso ogni
atto dei comuni interessati ancora eventualmente vigenti con la
predetta fondazione per impedire ricadute negative per le
popolazioni di quei comuni e, in caso contrario, se non pensi sia
opportuno che il prefetto di Cosenza e gli organi regionali di
controllo sugli atti amministrativi invitino i comuni interessati
a revocare, in sede di autotutela, delibere ed atti formali,
passati e presenti, che abbiano riferimento ad una operazione
che, se andasse avanti, comporterebbe gravi rischi sociali per
l'intera zona.
(4-07332) |