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Tipi di Pelle 

 

PELLE SECCA

Nella pelle secca il normale equilibrio idrolipidico è alterato. Come conseguenza la pelle appare ruvida, arrossata e screpolata, meno resistente agli a genti esterni e facilmente irritabile. Manifestazioni infiammatorie e prurito sono disturbi spesso presenti.

CAUSE DELLA PELLE SECCA:

  1. FATTORI COSTITUZIONALI: sono più esposti alla pelle secca gli individui alle fasce di età più estreme(infanzia e senilità), in cui l'attività delle ghiandole sebacee è ridotta o assente. La secchezza cutanea è inoltre più frequente in gambe e avambracci, che sono le regioni più povere di ghiandole sebacee.

  2. FATTORI AMBIENTALI: esposizioni al sole, al vento, al caldo o al freddo, utilizzo di detergenti aggressivi, irritazioni di natura meccanica (sfregamento), utilizzo di indumenti sintetici.

  3. FATTORI IATROGENI (cioè secondari a terapie mediche): trattamento con retinoidi (derivanti dalla vitamina A utilizzati nella cura dell'acne), catrame (usato per esempio nella psoriasi) e così via.

  4. FATTORI PROFESSIONALI: contatto con solventi e sostanze chimiche, esposizione protetta al sole e ad altri agenti atmosferici.

  5. CONDIZIONI PATOLOGICHE: la pelle secca è un segno clinico associato ad alcune dermopatie, caratterizzate spesso da desquamazione anomala, ispessimento(ipercheratosi) o irritazione della pelle, quali ad esempio psoriasi, ittiosi e dermatite atopica.

LE MANIFESTAZIONI:

La "pelle che tira", soprattutto sul volto dovuta alla riduzione di elasticità della cute, che incontra perciò maggiori difficoltà a seguire le contrazioni dei muscoli facciali; il prurito avvertito in maniera particolarmente intensa nelle zone più secche, come le gambe e le braccia; la desquamazione ed eventualmente l'arrossamento, che subentrano quando la pelle è esposta a sollecitazioni particolarmente intense o quando l'irritazione si protrae;

LE CONSEGUENZE:

EFFETTI ESTETICI: la cute diventa opaca, grigiastra, ruvida e desquamante, in quanto le piccole squame cornee perdono di compattezza e si staccano in maniera irregolare. La perdita di elasticità e morbidezza esalta inoltre il reticolo cutaneo, determinando un effetto di scabrosità e rugosità.

EFFETTI FUNZIONALI: la secchezza configura un alterazione dei lipidi cutanei e una perdita di acqua dello strato corneo(circa il 25% del contenuto normale). Ne conseguono la compromissione della funzione barriera, una maggior permeabilità nei confronti dei microrganismi e sostanze chimiche presenti nell'ambiente, una minor resistenza meccanica e un aumento della reattività ad agenti esterni.

 

 

PELLE NORMALE

La pelle normale è quella dell'adulto giovane perfettamente equilibrata nella sua struttura come nella sua fisiologia, non toccata da fenomeni di senescenza, né da alterazioni funzionali.
Essa presenta perciò tutte le più desiderabili caratteristiche estetiche e costituisce l'ideale riferimento e il termine di paragone per tutte le pelli.

 

L'esame della pelle normale ci rivela infatti:

1 uno strato corneo elastico e levigato, con la sua struttura cheratinica integra e uniforme, ben protetto da un film idrolipidico a pH acido, che lo lubrifica, lo idrata e lo difende dal punto di vista microbiologico ,mentre una peluria finissima gli conferisce un aspetto vellutato;

2 aperture follicolari pressoché invisibili e assenza di comedoni;

3 un colorito sano,senza arrossamenti né alterazioni vascolari;

4 una pigmentazione uniforme e senza macchie sia al naturale che in presenza di
abbronzatura;

5 un connettivo compatto, tonico, elastico, con una perfetta idratazione assicurata dall'integrità delle componenti dermiche, e con un pannicolo adiposo uniformemente distribuito.

Il perfetto trofismo dei muscoli pellicciai e la loro connessione con la pelle ,concorrono a dare un'impressione visiva e tattile di perfetta armonia plastica.

 

 

PELLE GRASSA

Ci sono due tipi di pelle grassa: la pelle grassa che si presenta con un aspetto ceroso, con il prodotto sebaceo stagnante nel follicolo, viene definita asfittica; mentre quella con un sebo fluente viene denominata oleosa. 

Cute asfittica:

La pelle asfittica, caratteristica dell'adolescente, è data dalla combinazione di una modificazione a livello secretorio con una strutturale: infatti si presenta con un'ipersecrezione sebacea di tipo ceroide che invade il follicolo e con una ipercheratosi dello strato corneo. Su questo tipo di pelle sono presenti zaffi cornei, punti neri e comedoni, inoltre l'ammasso del sebo nei sacchi follicolari impedisce la normale lubrificazione cutanea e rende questo tipo di pelle particolarmente sensibile alle infezioni, piuttosto spessa ed esteriormente secca. Su questa pelle spesso si manifesta l'acne. La pelle asfittica grassa ha bisogno di prodotti emollienti, sebo-normalizzanti e di interventi igienici e purificanti. 

Cute oleosa:

La cute oleosa è visivamente lucida, è untuosa al tatto, i follicoli sono dilatati e assumono un caratteristico aspetto a buccia d'arancia e quando il sebo è abbondante viene definita seborroica. L'aumento della secrezione del sebo e la modifica della sua qualità hanno origine da cause endogene, endocrine, digestive e nervose. 
Questo tipo di inestetismo cutaneo è spesso accompagnato da un'abbondante sudorazione ed è proprio l'associazione dei 2 tipi di ipersecrezione che determina l'aspetto untuoso e sudato della pelle, la dilatazione dei pori e dei follicoli. Le ghiandole sono ipertrofiche, più attive della normalità e producono un sebo di composizione diversa dalla norma.

 

Il sebo normale è composto da una miscela di acidi grassi liberi, (alcuni dei quali sono detti skin proprio per la loro specificità) da trigliceridi, da colesterolo libero ed esterificato e da squalene. Il rapporto tra i componenti deve rimanere entro certi limiti; infatti se si modifica la percentuale di acidi grassi insaturi a favore di quelli saturi o se diminuisce la quantità di colesterolo libero a favore di quello esterificato il sebo perde le sue caratteristiche e le sue funzioni di autosterilizzazione e di idrofilia. Sulla pelle seborroica si rileva quindi un alto tasso di microrganismi ed inoltre, essendo il sebo della pelle grassa carente della frazione di colesterolo libero, questo perde la sua caratteristica idrofilia per divenire idrofobo. Viene rotto l'equilibrio esistente fra grassi ed acqua e le conseguenze si manifestano esteriormente sulla pelle: quello strato lipidico che si trova sulla pelle diventa inerte proprio a causa della mancanza di affinità verso l'acqua.

 

Seborrea determinata da cause endocrine
E' caratteristica dell'età adolescenziale, proprio per lo squilibrio ormonale determinato dall'attività delle ghiandole che regolano la sessualità correlata con quelle dell'ipofisi e della tiroide. Il risultato è una produzione abnorme di sebo, tanto che alcuni studiosi pensano che venga modificata addirittura la funzionalità della ghiandola sebacea che trasforma l'attività di secrezione in attività di sintesi nei confronti di sostanze steroidiche come lo squalene e il colesterolo. Questa modifica determinerebbe l'aumento del flusso sebaceo e la produzione di un sebo povero di colesterolo.

Seborrea causata da disturbi digestivi
In questo caso la ghiandola sebacea tende ad espellere i grassi eccedenti presenti nel sangue in seguito a disfunzioni epato-biliari. E' possibile non peggiorare la situazione cercando di seguire una corretta alimentazione evitando l'uso eccessivo di grassi fritti, di margarine, di cioccolato e di salumi che risultano essere controindicati in questa particolare condizione.

Seborrea causata da problemi nervosi
Il sistema nervoso influenza l'attività della ghiandola sebacea: alcune condizioni particolari come i traumi nervosi, l'ansia, un'eccessiva emotività trasmettono impulsi attraverso il sistema simpatico e determinano un'alterazione della funzionalità delle ghiandole cutanee, specialmente di quelle localizzate sulla fronte e sul cuoio capelluto. I soggetti ansiosi sono particolarmente colpiti sia da sudorazione che da una secrezione sebacea abbondanti.

Contro la seborrea, per risolvere le cause fisiche o nervose, è opportuna la consultazione in primo luogo di un dermatologo, poi, se necessario, di un endocrinologo, di un dietologo o di uno psicologo che, solo dopo un'attenta diagnosi, possono prescrivere le opportune cure per correggere le disfunzioni organiche o emozionali responsabili della patologia cutanea. 

 

 

PELLE MISTA

La pelle mista abbina vari tipi di pelle. Nella così detta zona T (fronte, naso, mento) la pelle è porosa, grassa ed ha la tendenza di creare dei punti neri. In questi punti c’è molta secrezione di grasso. Il resto del viso è secco e più facilmente irritabile,  e presenta dei punti neri.

 

 

PELLE GIOVANE CON PROBLEMI DI ACNE

Durante l’adolescenza capitano spesso degli scompensi ormonali e questo ha come risultato l’ipersecrezione delle ghiandole sebacee e la formazione di batteri. I punti neri e i brufoli dell’acne possono rimanere sulla pelle anche dopo la maggiore età. Per questa ragione bisogna eseguire in tempo il trattamento.

L'acne volgare solo in alcuni casi costituisce una vera e propria malattia della pelle; poiché presente pressoché nella totalità degli adolescenti (acne giovanile), è in generale l'espressione di fenomeni fisiologici legati alla maturazione ormonale e sessuale. Acne e ormoni risultano quindi fortemente correlati per quanto riguarda l'acne giovanile, l'acne infantile e l'acne nei neonati.

L'acne si configura come un fenomeno patologico solo nei seguenti casi:

- quando la sua entità e la sua estensione sono notevoli, con gravi ripercussioni sulla fisionomia del paziente, e/o con pericolo di cicatrici deturpanti come risultato finale dell'evoluzione della malattia

- quando è legata a una patologia caratterizzata da eccesso di ormoni mascolinizzanti (androgeni)

- quando persiste oltre l'età della pubertà/adolescenza

- quando è dovuta a fattori causali esterni.

Una valida definizione dell'acne può essere la seguente: l'acne è il complesso delle manifestazioni dermatologiche, risultanti dall'infezione dei follicoli piliferi del volto e/o del tronco in seguito all'occlusione di questi da parte del sebo; la secrezione del sebo è a sua volta determinata dai livelli di ormoni sessuali circolanti.

La terapia dell'acne si propone di limitare l'entità delle lesioni al fine di evitare esiti cicatriziali e di migliorare l'aspetto del paziente. L'acne non è guaribile, ma è molto ben curabile. La strategia terapeutica si propone di accompagnare per mano il paziente nel tempo con provvedimenti flessibili, fino all'esaurimento naturale del processo. Nelle forme lievi, la scelta del dermatologo cade sui farmaci per uso locale come i cheratolitici (acido lattico, solfosalicilico, glicolico), i retinoidi (tretinoina, isotretinoina) e l'adapalene, che levigano la cute favorendo l'espulsione dei comedoni; gli antibiotici (eritromicina, clindamicina) e il benzoilperossido, che, esercitando un'azione antibatterica, sono più indicati nelle forme infiammatorie; o l'acido azelaico, sostanza dotata di azione mista antinfiammatoria e cheratolitica. Tutte queste sostanze sono commercializzate in varie formulazioni (creme, gel, lozioni) e anche in preparazioni combinate, in modo da consentire la massima flessibilità di impiego. Alcune di esse sono fotosensibilizzanti, ossia possono causare ustioni in caso di esposizione al sole che, pertanto, va evitata.