PERSONAGGI:
- Il Presidente dell’INTER MASSIMO MORATTI
- RONALDO FURIOSO (il suo Campione)
- Gran cerimoniere PEPPINO PRISCO
- Popolo NERAZZURRO
- Coro dei VIADOS
ATTO PRIMO
- SCENA: Sede dell’ F:. C. Internazionale
- Le porte sono spalancate per dare accesso al popolo.
- Entra il Gran Cerimoniere PEPPINO PRISCO
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Popol bruto, su snuda il banano,
- non vedi che giunge l'amato sovrano?
- E' il gran BENZINAIO dal nobile augello
- qual mai fu visto più duro e più bello;
- POPOLO NERAZZURRO
- Noi siam felici, noi siam contenti,
- le chiappe del culo porgiam riverenti.
- Abbiam rimpienito S.Siro con gli abbonamenti
ma poi alla fine siam sempre perdenti
(Entra il PRESIDENTE MORATTI )
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Ed ora tifosi su siate giosioi
- che come promesso dai cartelloni
- faranno l’ingresso i vostri campioni.
(Il popolo fa largo ed entrano giocatori che si dispongono ai lati del trono, Ronaldo entra, seguito uno stuolo di Viados, e si butta piangente ai piedi del trono)
- CORO DEI VIADOS
- NoI siamo i Viados dai candidi manti,
- siam rotte di dietro ma sane davanti;
- Nell'arte sovrana di fare i pompini
- battiamo le troie di tutti i casini;
- con lingua sapiente ed agile mano
- diam gioia e sollievo al duro banano.
- RONALDO
- O gran benzinaio, signor del metano
aiuta il tuo Ronnie AD USCIRE DAL GUANO !
- RE MORATTI
- Mio nobile figlio ripien di miliardi
- vuoi parlar ora o lontan dagli sguardi ??
- Ordunque ,mio prode , non esitare
- e tosto comincia a raccontare
- RONALDO
- Un bel giorno io Ronaldo da Lima,
- calciator di gran rinomanza,
- fui sedotto e condotto in istanza
- da una donna di facili amor.
- Non avvezza ai misteri d'amore,
- alla vista di tanta bernarda ,
- La mia casta e mora alabarda
- prontamente da sola si alzò.
- E cavalca, cavalca, cavalca,
- alla fin il Ronaldo si accascia;
- ma mi sveglia la vecchia bagascia:
- "Un Milione mi devi pagar”
- Aaffancul, Aaffancul, affanculo,
- le rispondo tutto incazzato,
- duecento mila di coca ti ho dato
- gli altri ottocento li prendi nel cul.
- Trenta giorni non sono passati,
- e ora avverto un prurito all'uccello.
- "Cos'è mai questo male novello
- che natura per sorte mi diè ?”
- RE MORATTI
- Su chiamate un dottore di fama
- che non faccia soffrire il ragazzo
- il campionato ormai già ci chiama
- a far un’altra figura del cazzo !!!
Entra il DOTTORE sociale che visita attentamente il paziente
- DOTTORE
- Mio caro ed illustre Sovrano,
- o induscusso Signor del Benzene,
- Al campion va curato il suo pene
- altrimenti di scolo morrà
- CORO DEI VIADOS
- In materia di cazzi e di scoli
- non c'è santi o madonne che tenga,
- vige solo la legge del Menga :
- chi l'ha preso, nel cul se lo tenga
- ed impari ad usare l’hatù.
- RE MORATTI
- Se son giuste le tue conclusioni ,
- o mio illustre e gran luminare,
- possiamo andar tutti quanti a cagare
- che quest’anno non si vince più
- POPOLO
- Noi siam infelici, noi non siam contenti,
- anche quest’anno saremo perdenti
- il prode Ronaldo dal conto di giada
- già sente prurito sulla nobile fava;
- che Giove possente, che Venere bella
- le facciano dono di nuova cappella
- RONALDO
- Ma che prurito che or ho all’uccello
- Mai fossi andato in quel bordello !
- Deh! Non fatemi soffrire, ve lo chiedo per tre lire.
- MEDICO SOCIALE
- O campione mio pregiato
- la tua prece ho ascoltato
- ma pel tuo mal, o gran campione ,
- resta sol l’evirazione !
- A te ,gran fuoriclasse, d'ogni rispetto degno,
- si doni in sua vece un bel cazzo di legno
- RONALDO
- Con coraggio e rassegnazione
- subirò allor l’operazione
- ma per tener il cuore gaio
- lo gradirei di ben temprato acciaio.
- POPOLO INTERISTA
- Noi siam felici, noi siam contenti,
- prendiamo l'uccello ben stretto fra i denti;
- date a Ronaldo quel cazzo d'acciaio
- Che ai milanisti il culo riduca sì come un mortaio.
Ronaldo esce dalla scena grattandosi furiosamente seguito dal Medico Sociale
- RE MORATTI
- Or che Ronaldo abbiamo curato
- non si lasci nulla intentato ,
- un suo sosia va rinvenuto
- per illudere tutto il popol minuto
- POPOLO NERAZZURRO
- Noi siam felici, noi siam contenti,
- il re ce lo mette in culo in tutti i momenti;
- promette campioni dai piedi sapienti
- ma poi alla fine siam sempre perdenti
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- O Gran benzinaio , Signor delle pompe
- fai rullar i tamburi che squillin le trombe
- ho trovato giù in Grecia un gran Campione
- destinato a oscurar Ronaldo il Marpione
- Nel ruolo del Ronnie non ha mai giocato
- ma Udite Udite : anche lui è pelato !!!
- RE MORATTI
- Santo Dio, santo Dio, questa volta vinco anch'io!
- Sospirando son già in frega ... mi farei una bella sega !
- ve lo chiedo con permesso, vò a tirarmela nel cesso.
Esce dalla Scena
(Cala la tela sul Primo ATTO)
ATTO SECONDO
Sede dell’F.C. Internazionale - Sala del trono
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Divino Sovrano, padron dei bidoni
- il campionato è alle porte e son pronti i campioni
- del nostro futuro si scopra la sorte
- per non esser alfin ancor dei coglioni !!!
- RE MORATTI
- Nobil Peppino, mio Gran consigliere,
- I detti tuoi sapienti son rapidi e fatali
- come fuor dall'ano i nodi emorroidali.
- Orsù Consigliere dai neuroni ben stretti
- fai tosto entrar il Gran Sacerdote Facchetti
- GRAN SACERDOTE FACCHETTI (entrando)
- Nel filtro del futuro apersi uno spiraglio,
- mettendomi nel culo un mezzo spicchio d'aglio.
- RE MORATTI
- o Gran Sacerdote di illustri Natali
- cosa ci dicon gli astri fatali ??
- GRAN SACERDOTE
- O re buono e sapiente,
- misi l'uccello duro sopra un bracere ardente,
- lessai il coglion sinistro, ne bevvi poscia il brodo,
- grande e divino auspicio traendone in tal modo:
- Il Campionato che va a iniziare
- ci vedrà come sempre ancora subire
- a meno che un Greco ,senza chiome fluenti,
- non venga a salvar sto branco di deficenti !!
- RE MORATTI
- O nobil Peppino, avvocato degli affari mal messi
- su recati in Grecia con altri tre fessi
- e senza guardar il vile borsello
- portami presto il Greco pivello
- POPOLO
- Noi siam felici, noi siam contenti,
- si rizzin di gioia i cazzi frementi;
- finalmente quest’anno non saremo perdenti !
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Volo ad eseguir il sovrano volere
- (Esce dalla scena correndo)
- RE MORATTI
- Or che la squadra è ben assettata
- Domando ancor:
- ci sono problemi nell’allegra brigata ?
(esce dalle fila Peruzzi)
- PERUZZI
- O gran Presidente, signor del bitume presento in istanza
- una piccola ,breve ,lagnanza :
- Io sono Peruzzi dal Grande Appetito
- A calci nel cul i Gobbi mi hanno spedito
- ed ora son qui ,nella tua corte, a strafogarmi
- con 100 e più torte .
- Qui pensavo di far vita beata :
- donne ,mangiate, qualche sniffata
- e invece ,destino ribaldo,
- queste cosette spettan solo a Ronaldo !!
- Mentre lui si diverte noi ci si deve allenare
- io stesso ho riempito un orinale
- col sudor delle mie bale!
- RE MORATTI
- O Nobil Peruzzi dalle Trippe Frementi
- Il POPOL reclama con urla potenti
- Lo vedi , lo senti ??
- POPOLO NERAZZURRO
- Noi siamo infelici, noi siamo scontenti,
- ti secchino il cazzo i nostri accidenti!
- Gli uccelli si affloscino ,o brutto Ribaldo
- pensa a parar e lascia stare Ronaldo !
- RE MORATTI
- O Divino attaccante dai portentosi rutti
- e a voi, calciatori , lo dico a voi tutti:
- Ho cacciato miliardi
- per voi brutti bastardi
- ed ora lo urlo col fiato nel petto
- QUEST’ ANNO LO VOG LIO
- L’AGOGNATO SCUDETTO !!!
(Esce dalle fila con incedere fiero e baldanzoso il Generale CIPPO LIPPO)
- GENERALE CIPPO LIPPO
- Io ,Cippo Lippo ,tuo generale ,
- son pronto a giurare ,
- mettendo un dito nel cul e una man sulle bale
- che quest’anno il trofeo non potrà più scappare !
- Tutto andrà liscio come coltello nel burro :
- finalmente il trofeo sarà merdazzurro
- RE MORATTI
- Io, Gran Re di tutti i perdenti,
- accetto con gioia i tuoi giuramenti
- comunque ricorda , o mio generale,
- che se perdo quest’anno vi taglio le bale !
- GENERALE CIPPO LIPPO (rivolto a tutta la squadra)
- Orsù, ricchi campioni,
- leviamci tosto dai benzinai coglioni
- e riprendiamo ,felici e contenti ,
- i nostri duri allenamenti !
(Il Generale Cippo Lippo esce correndo dalla sala del Trono seguito da tutti i Giocatori)
(Re Moratti si appoggia pensieroso allo schienale del Trono)
(Cala la tela sul Secondo ATTO)
TERZO ATTO
SEDE F.C. INTERNAZIONALE - SALA DEL TRONO - MORATTI ASSORTO E PENSIEROSO E’ ALLA FINESTRA
- RE MORATTI
- E’ passata già una settimana
- e del Gran Pepino Prisco , porta puttana
- il volto mi si adombra
- non si vede neppure ancora l’ombra
SI ODE IMPROVVISO UNO SQUILLO DI TROMBA entra trafelato il GRAN SACERDOTE FACCHETTI
- GRAN SACERDOTE FACCHETTI
- O mio sovrano non ti angustiare
- il nostro Peppino sta per arrivare
- e poichè il suo ritorno bisogna onorare
- che risuoni nella reggia, perlmeno una scoreggia!
(esegue)
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Divino Moratti dal poderoso uccello
- arrivo dalla Grecia a dorso di cammello;
- il viaggio fu assai lungo e senza tappe
- sicchè dal gran sudore mi bruciano le chiappe.
- Raggiunta in fin la meta di sì tremendo viaggio
- ho piedi, culo e fava che puzzan di formaggio.
- Dopo lungo penare e molto trattare
- alla fine il Greco pelato alla tua corte siam riusciti a portare
- La storia ,se domandi ,ti narro immantinente :
- Io, fattomi in sembianze del Principe Gargiulo,
- il quale notoriamente in faccia rassomigliava a un culo,
- convinsi dapprima il Greco presidente a vendermi
- ‘sto pelato promettente
- e poi illusi il Pelato Astro Nascente
- che sarebbe finito in una squadra vincente.
- RE MORATTI
- Desisti dalle inutili e vane spiegazioni,
- non vedi che cominci a rompermi i coglioni?
- L’importante, o Peppino mio fidato
- è che nel vendertelo non ti abbiano inculato !
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Mio re, Oh Maestro del Benzolo ,
- le tue parole brucian come vetriolo
- Ai vostri piè deporrò il mio ferrato uccello
- se quel Greco non sarà un campione bello
- RE MORATTI
- Già sento roteare, con ratto alterno moto,
- i possenti testicoli entro il peloso scroto;
- .... Ebbene sia ,che Dio ce la mandi buona,
- lo proveremo contro il VERONA !
SI FA BUIO IN SALA - ENTRA UN ARALDO PORTANDO UN CARTELLO - UN CONO DI LUCE LO ILLUMINA ; SUL CARTELLO C’E’ LA SCRITTA :
1.A DI CAMPIONATO INTER - VERONA
L’ARALDO ESCE DI SCENA E RITORNA LA LUCE
- RE MORATTI
- E’ giunto alfin il dì della tenzone
- son qui che attendo le sorti con gran trepidazione
- stasera si saprà se la squadra mia è forte
- oppure ,come sempre, andran tutte storte !
ENTRA IMPROVVISAMENTE IL GRAN CERIMONIERE
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Divino sovrano ,Signor del Benzolo ,
- ho buone novelle, mi venga lo scolo !
- I tuoi undici eroi , guidati da Vieri
- non sono più i miseri brocchi che erano ieri
- L’ha detto la radio (ed quindi è vero)
- stiamo vincendo per una rete a zero !
- RE MORATTI
- Oh che gioia, ma che bello
- ho riempito un gran mastello
- colla broda dell'uccello!
ENTRA DI CORSA IL GRAN SACERDOTE FACCHETTI
- GRAN SACERDOTE FACCHETTI
- Oh divina saggezza, Campion di bruttezza,
- ti porto notizie di rara bellezza
- Da San Siro ci è giunto un grande boato
- è quasi sicuro : abbiam raddoppiato
- RE MORATTI
- Ho riempito tre bidoni colla broda dei coglioni!
- GRAN CERIMONIERE PEPPINO PRISCO
- Aspetta Divina Presidenza
- mi sa che è finita l’astinenza
- il prode Vieri ,senza troppa fretta,
- ha infilato una storica tripletta !
- RE MORATTI
- Ho riempito una caserma solamente con lo sperma!
- POPOLO NERAZZURRO
- La radio l’ha detto la notizia è sicura
- ormai a tutti quanti facciamo paura
- Siam forti Siam belli siam fatti così
- abbiamo schiantato una squadra di B !
- E non è finita, che gran godimento,
- dai brutti cugini è tutto un lamento
- Oh Grande Moratti dall’occhio di bue
- loro han finito con un due a due !
- Orsù facciamoci belli
- scendiamo in piazza a far caroselli!
ENTRA BISTECCONE GALEAZZI ATTORNIATO DA UNO STUOLO DI GIORNALISTI
- CORO DEI GIORNALISTI
- Noi siamo gli aedi dalle penne sapienti
- con agili lingue lecchiamo culi vincenti
- ed eccoci giunti a questa corte pregiata
- per dare a Moratti una bella leccata
- BISTECCONE GALEAZZI
- Oh Gran Presidente , Signor del Metano
- reverente ti poso la lingua sull’ano:
- Con Cippo Lippo, tuo gran generale ,
- il tricolore non ti potrà più scappare.
- Noi tutti sicuri l’avevamo detto:
- L’Internazionale è ormai da scudetto
- E che dire di Vieri dal cervello Bovino ?
- è un gran cannoniere : in classifica è primo !
- CORO DEI GIORNALISTI
- Siam proni siam chini
- Siam dei grandi lecchini
- Perchè il campionato alla fine dobbiamo aspettare ?
- Al Divino Moratti lo possiamo già dare !
- RE MORATTI
- Che bello che bello mi si rizza l’uccello
- Anche se all’orizzonte già spunta Capello
- con la sua banda di lupi affamati
- non vorrei ci riduca cornuti e mazziati
- GRAN CONSIGLIERE PEPPINO PRISCO
- Non ti angosciare , Oh Re dai Grandi Poteri,
- abbiamo la cura per gli ex rossoneri
- Lo sai di chi parlo : del Magico Vieri
- Ormai è sicuro ,Oh Signor del Benzene ,
- la prossima lotta non potrà finire che bene
MENTRE IL GRAN CONSIGLIERE FINISCE DI PRONUNCIARE QUESTE PAROLE IRROMPE SULLA SCENA RONALDO CON IL SUO SEGUITO DI VIADOS
- RONALDO
- Nobile Prisco, avvocato ribaldo,
- perchè nomini Vieri e non il Grande Ronaldo ?
- Sappi comunque che in vetta alla cima
- si arriva soltanto con me, Ronaldo da Lima !!!
- CORO DEI VIADOS
- Noi siamo I Viados dai candidi manti,
- s'intreccin le danze, s'innalzino i canti:
- lasciamo le seghe, lasciamo i pompini,
- facciam riposare le chiappe e i buchini
- gridiamo con gioia più forte di prima :
- L’Inter non può far a men di Ronaldo da Lima !
(Cala Il sipario sul TERZO ATTO)
QUARTO ATTO
Sede F.C. INternazionale - Sala del Trono
- RE MORATTI
- Oh Ronaldo dai Grandi Incisivi
- perchè rovini la festa ; qui siam tutti giulivi !?
- del resto non sei più il Campione che eri
- e devi far largo al Nobile Vieri !
- RONALDO
- Mio Grande Sovrano,dagl’unti capelli
- E Voi Sacri Numi, O Divini Pirelli
- come scordar che quando sono arrivato
- una folla di gente abbiamo imbrogliato
- Non potete obliare che la mia presenza
- ha fatto creder a tutti che eravamo una potenza
- E senza di me, a parte gli altri guai
- vi sareste scordati di avere la Nike !
- E’ con Ronaldo e non con quei brocchi perdenti
- che avete carpito gli abbonamenti
- Ed ora che avete Il Nobile Vieri
- gettate del fango sul Grande di ieri
- RE MORATTI
- Carioca pelato, mio caro ragazzo,
- per noi oggi tu non conti più un cazzo
- Questa mia corte ,solenne e beata,
- di ogni tuo bene si è già scordata
- C’è un solo campione di cui andiamo fieri
- e ,lo sai non sei tu, ma è Bobo Vieri
- Con lui siamo certi che senza troppi lamenti
- attireremo alla corte molti altri perdenti
- che mi riempiranno la borsa con gli abbonamenti
- POPOLO NERAZZURRO
- Noi siamo felici noi siamo orgoglioni
- che Ronaldo si tolga dai nostri coglioni
- Abbiam Bobo Vieri che il suo posto pretende
- per farci sognar ma non vincer mai niente
- RONALDO
- Divino Sovrano,e a te Popolo Bruto
- vi giunga sul naso il mio sdegnato sputo
- Avendo subìto tali maltrattamenti
- vi arrivino tosto questi accidenti :
- Che non solo quest’anno ma a lustri a venire
- le cugine vittorie dobbiate subire
- Che le vostre partite sian piene di intoppi
- Vi surclassino tutti , compresi anche i Gobbi
- Ed infine che voi merdazzurre genti
- siate per sempre inferiori e perdenti !
- POPOLO NERAZZURRO
- Noi siamo infelici noi siamo piangenti
- tocchiamoci tosto le balle frementi
- Dopo quel cha abbiam visto e quel ch’è successo
- sia Ronaldo da Lima buttato nel cesso !
- RE MORATTI
- Voglio sian esauditi del popolo i voleri;
- Si avanzi Cippo Lippo , coi suoi cento staffieri
- che leghino stretto il Carioca Pelato
- e dopo che nel water sia stato gettato
- senza troppa considerazione
- venga tirato pure lo sciacquone !
- CORO DEI GIORNALISTI
- Noi siam gli scrittori dalle penne fluenti
- di Moratti le chiappe lecchiam riverenti
- domani i giornali riempiam di robaccia
- contro Ronaldo il Grande Magnaccia
Irrompono nella sala Cippo Lippo con i suoi armigeri che agguantano Ronaldo ,lo legano e lo infilano nel cesso.
Re MOratti si alza dal trono e si avvicina al Water Closet dove si sta dibattendo Ronaldo
- RE MORATTI
- Ronaldo da Lima giocatore pregiato
- Perir tu ben dovevi, ma in singolar tenzone
- invece, ahimè, peristi da povero coglione!
E con un gesto maestoso tira la catena. Cala definitivamente il sipario.
FINE