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Cristoforo Beggiami

Savigliano

LUIGI BOTTA PER SAVIGLIANO

UN'ASSOCIAZIONE CHE SI OCCUPA DI EDITORIA SIN DALL'ORIGINE

LE CASCINE DEL RE IN CARTASTRACCIA

Finita la seconda guerra mondiale, Danelon, di origine veneta, aveva trovato lavoro nella bottega di un parrucchiere della nostra città come garzone, ma la sua vocazione era di fare il mediatore. Acquistava fabbriche, castelli, cascine con centinaia e centinaia di giornate di terra, ma non gli interessavano le ville ed altri edifici di piccolo valore commerciale.

Al telaio della sua bicicletta, con la quale andava in giro portando con sè la cartella propria dell'uomo di affari, aveva applicato una carta da gioco, che messa in moto dai raggi della ruota posteriore emetteva un rumore simile a quello di un motorino. Un rumore che attirava soprattutto l'attenzione dei ragazzini, che accorrevano ai bordi della strada per vederlo passare in sella al suo curioso veicolo.

Un giorno, trascorsi alcuni anni, incontrò il parrucchiere presso il quale aveva lavorato da giovane, che gli domandò: «Cosa c'è in quella cartella, così gonfia che potrebbe scoppiare da un momento all'altro?».

E lui: «Ci sono i documenti relativi all'acquisto da parte mia di tutte le cascine del re situate dietro il castello di Racconigi, che poi ho subito rivenduto ad un prezzo molto più elevato, tanto che ho fatto il più bel colpo della mia vita. Domani parto per Roma, dove i documenti devono essere firmati dai rappresentanti di casa Savoia».

Mentre parlava, a Danelon sfuggì di mano la cartella e gli importanti documenti: o per meglio dire i vecchi fogli di giornale che essa conteneva, che si sparpagliarono per terra.

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