Cozza piemontese
del Roero
Paffutella,
guanciotte rosa, neo scolpito sul mento con durissime setole nere, tracagnotta,
polpacciotti corti. Le sia addice un vecchio detto piemontese: “bassa da cù,
buna da ovi…”
Cozza piemontese
del Cuneese
Secca
come la gramigna, omaiola dalle elevate prestazioni erotiche, possiede la rara
capacita’ di volare di fiore in fiore (leggi: di ADDO in ADDO) impollinandoli
tutti ma non facendosi coinvolgere da nessuno (leggi: mordi l’ADDO e fuggi).
Cozza piemontese
del Lago Maggiore
Sinuosa,
conturbante, strisciante, dalla lingua biforcuta e dai sentimenti murfidi,
ammalia come una novella Circe e trasforma l’ADDO di turno in un villoso
cinghialotto arrazzato.
Cozza piemontese
bavosa di Bardonecchia
Falsa
e cortese, ti parla alle spalle, ti arpiona il moroso, ti addenta il marito. Il
suo strumento di seduzione e’ la fonduta valdostana (da qui l’appellativo di
bavosa).
Come
per le cozze, anche l’addo debuttante dovrà sottoporsi all’INIZIAZIONE:
innaffiando con massicce dosi di Barbaresco, l’addo dovrà aprire le cozze
bivalve e consumarle …..vive, poi gustare lumache, rane, cavolca e resumà.
Addo piemontese
da trifola
Si
ciba esclusivamente di tartufo e carne trita cruda, passa le serate
all’”Osteria del cane porco”, dove tazza come un alpino. Il sabato invece si
reca alla discoteca “Il balubino”, dove azzanna e concupisce la COZZA
PIEMONTESE D’ALBA promettendole ricchi tramonti caraibici ed atmosfere
hawaiane.
Addo piemontese
del Lago d’Orta
Sciupacozze,
le prende quando le vuole e poi le riprende, gran fisico, pseudo intellettuale,
pelo castano con riflesso dorato. Si riposa dalle fatiche del guerriero sulle
tipiche imbarcazioni lacustri dove segna con delle tacche le cozze castigate.
Addo piemontese
degli alpeggi
La
sua cozza ideale ha occhi dolci e incantati, labbra umide, seni e capezzoli
enormi. Va dove lui la conduce e tutte le sere si fa accarezzare e stringere.
Produce giornalmente dai 30 ai 40 litri
di latte.
Addo piemontese
del Novarese e Vercellese
Sosta
vicino alle risaie con la spider scoperta, pantaloni bianchi, tappetino peloso
che fuoriesce dal colletto della camicia e cappello di paglia a larghe tese. E’
in attesa delle mondine… Bisognerà che qualcuno lo avverta che le mondine non
ci sono piu’ e che quelle che stazionano ora sulla strada a tutto pensano salvo
alla raccolta del riso…
A
conclusione della rassegna degli esemplari tipici della Regione, vorrei
proporvi un rarissimo ADDOCOMPONIMENTO, prodigiosamente ottenuto da un
altrettanto rarissimo esemplare di ADDO PIEMONTESE BANCARIO (che per intruppare
la cozza piemontese col fascino dello straniero si diletta a scrivere poesie in
romanesco…)(ndr: gli strafalcioni lessicali fanno parte dell’opera di
seduzione…..!!)
Cozzdispiaceri
amorosi…
La cozza quanno l’addo je disse : “Sai? Te pianto….”
S’intese gela’ er sangue ne le vene.
Povera fija! Fece tante scene,
poi se butto’ sul letto e sbottò un pianto.
“Ah!” diceva “je vojo troppo bene!
Io che j’avrebbe dato tutto quanto!
Ma c’ho fatto che devo soffri’ tanto?
No, nun posso arisiste a
tante pene!
O lui o gnisuno!….”. E lì, tutto in un botto,
scense dar letto e, matta dar dolore,
corse a la loggia e se butto’ de sotto.
Casco’ de peso, longa, in mezzo ar vicolo…
E mo’ s’e’ innamorata der dottore
Perche’ l’ha messa fori de pericolo!
E
dalla regione Piemonte questo e’ tutto …….HHUUAAAAAAHHHHHHHHHH!!
Chi
volesse segnalare l’avvistamento di qualche nuova tipologia di addo o di cozza
piemontese oppure volesse semplicemente iscriversi alla loggia del Piemonte
puo’ mandare una e-mail a DYRIASEA@HOTMAIL.COM … ogni segnalazione sara’ remunerata con bruschette
all’aglio e pomodorino fresco e con un “santino” a scelta (adesivo) di ognuna
delle specie sopra elencate.
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