Manodopera - Il treno
[indietro]
2002 - Dave Lindsay/Tradizionale/G.Nuti
Dal CD Terra Tradita
Per gentile concessione di "UPR folk rock"

Uno dei gruppi più interessanti del nuovo panorama folk-rock italiano, i trevigiani MANODOPERA uniscono sonorità e ritmi della musica dei popoli, dai Balcani al Mediterraneo, dall'America Latina al Medio Oriente con testi di grande valore poetico, vicini al solco della canzone d'autore italiana.

Alla formazione originaria composta da Gianluca Nuti (voce e chitarra), Fabio Mion (fisarmonica), Stefano Andreatta (basso) e Mauro Gatto (batteria), cui poi si è unito il percussionista Tiziano "Mr.Top", è stata aggiunta più recentemente una possente e trascinante sezione fiati composta da Mario Vendramini , Mario Zivas e Paolo Berton.

Dopo una lunga gavetta nei locali e nei clubs del triveneto, i MANODOPERA hanno in pratica debuttato con il loro personale e originalissimo progetto partecipando, e arrivando alle finali della prestigiosa rassegna "RITMI GLOBALI EUROPEI" nel 2000, e ritornandovi l'anno seguente in qualità di ospiti. Da allora hanno fatto molta strada: innumerevoli partecipazioni ai più importanti concerti e alle rassegne più prestigiose di musica dal vivo organizzate nell'area trevigiana e veneta: la "Festa d'Estate" di Vascon (TV) nel 2001 e l'analogo Festival di Lonigo, "Suoni di Marca" in Villa Manfrin a Treviso (2001 e 2002), il più grande Tributo a Fabrizio De Andrè del Veneto, organizzato in provincia di Treviso nel 2001 e l'anno seguente in quella di Padova, il "Buskers Festival di Ferrara" e molte altre esibizioni.

Nel frattempo hanno inciso il loro disco d'esordio, "Terra tradita", prodotto e distribuito dall'etichetta folk-rock UPR-Peones e recensito molto positivamente dalle migliori riviste musicali italiane ("Jam", "Mucchio Selvaggio", eccetera). Al lavoro in studio hanno collaborato anche James Thompson, saxofonista di Zucchero, per le voci e i cori il cantautore Alberto Cantone e le giovani Paola Cordoni e Silvia Bonan; Antonio Donner alle tastiere.

Ogni brano dei Manodopera e la stessa atmosfera riprodotta nel disco fanno intendere come ogni loro concerto sia una grande festa tra il calore della musica popolare e l'attenzione poetica della migliore canzone d'autore.

Per contatti e info:
http://www.manodopera.org
Manodopera
Il treno

Uomini giganti gonfi come mongolfiere
sopra carovane ti vengono a cercare
mangiano di tutto e hanno sempre fame
ci resta solo il tempo per poterli seminare

quando la mia orchestra suonava alla stazione
sbattevan le valigie in quella confusione
i giornali svolazzavano gridando la notizia
mettetevi al riparo mettetevi a scappare

La gente che spingeva per salire sopra al treno
gridavano le donne gridava il capotreno
ed io guardavo incredulo le mamme coi bambini
gli occhi spaventati nelle facce ai finestrini

Grida grida la gente, grida grida la gente
buttan giù le porte e brucian la città
Grida grida la gente, grida grida la gente
buttan giù le porte e brucian la città

Fu così che anch'io mi trovai sopra quel treno
per non farmi del male per restare tutto intero
pensai che in fondo ero in una brutta situazione
che dava alla mia vita ancora un'altra direzione

Cominciai così a viaggiar con quella gente
con la valigia sempre in mano a un unico destino
costretta per la vita a dover sempre scappare
con la speranza un giorno di potersi ritrovare

Scappa scappa la gente, scappa scappa la gente
scappa scappa lascia la città
Scappa scappa la gente, scappa scappa la gente
scappa scappa lascia la città

E in quelle notti il treno si fermava a riposare
noi stretti intorno al fuoco per poterci riscaldare
cadevano le stelle quella notte nella piana
sulla campagna che brillava al chiaro della luna

Il suono di un violino che nell'aria si spandeva
incontrava il canto di una donna che lo rincorreva
le mani che battevano eran pronte a trascinare
le gonne delle donne che partivano a ballare

Viaggia viaggia la gente, viaggia viaggia la gente
viaggia viaggia lascia la città
Viaggia viaggia la gente, viaggia viaggia la gente
viaggia viaggia lascia la città

Salta salta la gente, salta salta la gente
salta salta per la libertà
Salta salta la gente, salta salta la gente