Alberto Cantone - Admira e Bôsko
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(2003) A. Cantone
Brano inedito

Cantautore trevigiano nato nel 1966, impegnato politicamente fin da giovanissimo, negli anni '80 quando aderisce alla sinistra locale ed è tra i primi iscritti all'Associazione per la pace. A 23 anni è segretario della sezione di Treviso del PCI, dove sarà anche dirigente provinciale. Nel 1990 è il più giovane candidato alla Camera dei deputati nella Circoscrizione Venezia-Treviso. Partecipa ai due congressi della "svolta" di Bologna e di Rimini. In quel periodo è anche attivo nel movimento universitario della "Pantera" a Ferrara. Dopo la scissione del PCI rimane indipendente ed è per otto anni attivo come Consigliere di Circoscrizione a Treviso. Nel 1994 aderisce a Rifondazione Comunista, di cui è dirigente locale, primo dei non-eletti in Consiglio Comunale e ancora consigliere di circoscrizione. Dopo l'ennesima scissione di Rifondazione nel 1998 abbandona la politica attiva ma continua a seguire l'attività del Comitato contro la guerra di Treviso di cui è uno tra i fondatori nel 1999. Nel corso dell'attività politica, specie da consigliere di circoscrizione, si occupa di musica come organizzatore di eventi culturali e creando spazi e manifestazioni per i giovani e i gruppi emergenti. Dal 1993 al 1996 è conduttore e regista radiofonico in una emittente locale.

Comincia l'attività musicale dal vivo nel 1999: partecipa alle finali di "RITMInCLUB" l'anno successivo e a numerosi concerti e rassegne, tra cui "Suoni di Marca" e "Prospettive eccentriche" a Treviso, la "Festa d'Estate 2002" a Vascon (TV) e la "Festalonga" di Conegliano Veneto, al Concerto anti-G8 in piazza Borsa nel 2001 e nel 2002 al "Concerto per i diritti" della CGIL in piazza del Duomo a Treviso.

Considerato "voce deandreiana" per eccellenza partecipa a numerosi concerti e tributi in ricordo di Fabrizio De Andrè: a Santi Angeli del Montello (TV) e a Santa Croce Bigolina (PD), alla Festa di Radio Sherwood allo Stadio Euganeo di Padova, a "Mille Papaveri Rossi" al Teatro Polivalente di Abano Terme, nelle scuole e nelle associazioni culturali, spesso accompagnato dal chitarrista bassanese Gianantonio Rossi.

Collabora e suona con innumerevoli musicisti e formazioni: con il cantautore Leo Miglioranza, con la "compagnia allegro-variabile" dei Cantastoria; con i Marmaja si esibisce al Teatro '99 a Pezzoli di Ceregnano (Rovigo). Segue i Manodopera al Buskers Festival di Ferrara nel 2002 e collabora come corista al loro disco d'esordio.

Dal 1982 ad oggi ha scritto oltre 200 canzoni, spesso inedite o raccolte in piccole auto-produzioni, o eseguite semplicemente dal vivo da solo o con varie formazioni.

Per contatti e info:
Alberto Cantone: alkant@libero.it
http://digilander.libero.it/alkant
Alberto Cantone
Admira e Bôsko

Admira raccoglieva
sassi e fiori lungo la Sava
con gli occhi di Bôsko negli occhi
che contro tutto e tutti la guardava

Bôsko un altro Dio, un'altra gente
la pelle di un più leggero chiarore
ma l'identica voglia di raccoglierle fiori
l'identico amore

oltre il ponte la neve
non macchia di rosso
e d'inverno è candida e lieve
e bianca come la tua pelle Bôsko
e di notte puoi ancora fermarti
a guardare le stelle
oltre il ponte nel vento
non crepita più la mitraglia
e non sa di battaglia
gli puoi affidare
una lettera, un sogno d'amore
gli puoi sussurrare

ma il ponte è lungo, il ponte è lontano
e non si passa in due per mano
il ponte è lungo ma già scende il sole
e i soldati non sparano più
nel giorno che muore

Admira, pelle di pruno
occhi di mandorle amare
che non hanno mai visto la pace, o l'hai vista
e non sai ricordare

Bôsko, mio unico amore
disertore di un odio nemico
dimmi tu se c'è un posto che il sole non sanguina
ed il fuoco ci è amico

oltre il ponte le dita
non si allacciano solo ai fucili
a strappare la vita
oltre il ponte le dita
si allacciano ancora a guardare
la Sava fiorita
oltre il ponte si muore
abbracciati soltanto d'amore
le labbra ed il cuore
san guardare
al di là della guerra e del male
sanno ancora parlare

ma il ponte è lungo e non è lontano
amore mio, adesso corriamo
ma il ponte è lungo e ci separiamo
ma appena di là
ridammi la mano...

Admira e Bôsko
lei musulmana, lui serbo ortodosso
furono uccisi sul ponte di Vrbania in Bosnia
nel maggio del 1993
mentre cercavano di fuggire insieme dalla guerra
i loro corpi rimasero stesi abbracciati sul ponte
li portarono via otto giorni più tardi
...quando cessò il fuoco