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Il
'700 fu il periodo d'oro per l'Ordine dei Minimi, che si estese per tutta
l'Europa. Anche il Santuario col convento ebbe il suo momento di
splendore. Furono costruiti un nuovo altare maggiore, la
cripta e l'altare per accedere al pozzo in cui fu rinvenuta
l'immagine sacra, la balaustra, la cappella di S.Francesco, la nuova
sacrestia rifatta su disegno dell'architetto Luigi Vanvitelli, chiamato dai
frati, di cui fu illustre ospite. La chiesa fu arricchita di preziose
opere eseguite da maestri quali De Matteis, Sebastiano Conca, Cenatiempo,
Fera, Giacinto Diano e di altre della scuola di Raffaello e di Luca
Giordano. Alla fine del XIX secolo, soppressione di istituti e case
religiose, cui quella di Pozzano, incameramento dei beni ecclesiastici,
condizionarono fortemente la vita del Santuario e quella dei frati ,
alcuni dei quali nel 1895, costituitisi in società, riacquistarono con
grandi sacrifici il braccio del noviziato, che costituisce ora la sede dei
frati, la chiesa, il campanile e l'orto attiguo. Nella 1° guerra mondiale
il convento fu adibito a ospedale militare, che divenne poco dopo
orfanotrofio per i figli dei caduti. Durante la 2° guerra mondiale
l'intero complesso subì gravissimi danni. La direzione dell'orfanotrofio,
ottenne un finanziamento dallo Stato per danni bellici; iniziò nel 1947
un lavoro di demolizione di tutto il convento con la distruzione di opere
d'arte ivi conservate e affrescate, come il famoso chiostro con affreschi
di S.Francesco di Paola. Il terremoto del 1980 ha lasciato danni e ferite,
che purtroppo, permangono. Nell'ottobre del 1994 furono scoperte, nel
transetto del coro, dietro l'altare maggiore, due affreschi e alcune
pitture decorative, probabilmente del cav. Sebastiano Conca.
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