|
"Francesco
fabbricò il detto oratorio o chiesa e un piccolo monastero; ivi praticò
una vita religiosa, eremitica, molto austera; accolse molti seguaci nella
sua comunità, desiderosi di praticare lo stesso stile di vita. Essi si
servono solo di cibi quaresimali, vivono santamente, religiosamente e
caritatevolmente. La vita di lui e della comunità dei suoi eremiti ha
giovato e giova tutt'ora a bene di molte anime, e per mezzo di lui molte
buone opere sono state compiute"
Francesco di Paola ha
voluto e chiamato i suoi figli 'Minimi'; cioè gli ultimi, perché da
ultimi siano di testimonianza e di servizio alla Chiesa per la costruzione
del Regno. L'ideale evangelico della conversione sintetizza la proposta
spirituale dell'Ordine dei Minimi.
Attraverso i voti, i
frati minimi vivono la pienezza della loro consacrazione, imitando Cristo
sulla strada della penitenza evangelica. S.Francesco li ha infatti
esortati a 'fare frutti degni di penitenza, sotto i voti di povertà, di
castità, di obbedienza e di vita quaresimale".
Questo potrebbe essere
l'identikit spirituale dei frati minimi di S. Francesco:
- ll frate minimo è uno
che riconosce se stesso come dono di Dio. Accetta la propria fragilità,
non ha paura di osservarsi per quello che è, cioè bisognoso di
perfezione. Solo chi impara a conoscersi può avere un incontro positivo
con gli altri, con la natura, con Dio.
- Il "minimo"
è uno che vive la sua umanità insieme con gli altri. Senza il confronto
con un "tu,, non si può essere persona autentica. Nell'accoglienza
degli altri il frate minimo scopre la possibilità di costruire una
comunità di figli di Dio.
- Ha nella relazione con
Dio la relazione fondamentale e privilegiata che dà senso alla sua vita;
e Dio non è per lui lontano e inaccessibile, ma è il Dio-con-noi, il Dio
che si è fatto uomo e compagno di viaggio.
- ll frate minimo non si
pone al di fuori del tessuto sociale, né tanto meno è solo spettatore
degli avvenimenti umani. il suo rapporto col mondo non è di
contrapposizione, né di fuga, ma di ascolto, di scambio e dialogo. Egli
sta dentro il mondo anche se non è del mondo, per aiutare il mondo a
guardare e andare oltre la storia.
I frati minimi si
compongono di due categorie: i sacerdoti e i laici o fratelli conversi.
-
I religiosi
sacerdoti, che S.Francesco ha voluto come profeti di conversione
attraverso la predicazione della Parola di Dio e la distribuzione
della misericordia di Dio, ripropongono la persona del Santo come uomo
di Dio che accoglieva con amore e pazienza la gente, chiamandola a
conversione ed esortandola ad intensificare i propri rapporti con Dio.
Essi sono disposti ad andare di luogo in luogo, conservando uno stile
di vita semplice e contemplativo, per annunziare a tutti la Parola di
Dio "esponendo in forma breve ai fedeli i vizi e le virtù, il
castigo e il premio" (I Regola, c. III). Come S.Francesco essi
cercano di lasciare nella gente la gioia che scaturisce dall'incontro
con una persona consacrata al Signore.
-
I religiosi laici o
conversi sono coloro che ripropongono più da vicino lo stile di vita
del Fondatore e quello della prima comunità di eremiti riuniti
intorno a lui. Come S.Francesco, che nella sua penitenza e umiltà ha
saputo essere vicino a tuffi, soprattutto ai semplici, condividendo
con loro il peso del lavoro manuale, il religioso laico, attraverso la
collaborazione al ministero apostolico dei sacerdoti, esprime il
servizio nei confronti dei confratelli e nello stesso tempo
contribuisce al buon andamento comunitario. A contatto diretto con la
gente, egli incarna la dolcezza, l'affabilità, la misericordia, che
caratterizzarono il rapporto umano di S.Francesco.
|
|