destino e il suo libro

 

"Segui qualunque sentiero nel giardino di Destino, e dovrai scegliere, non una ma molte volte. I sentieri si biforcano e si dividono. Ogni passo nel giardino di destino è una scelta; e ogni scelta determina i sentieri futuri.  Comunque, alla fine di una vita passata a camminare, puoi guardare indietro e vedrai un unico sentiero stagliarsi lineare dietro di te, o guardare avanti e vedrai solo il buio. 
Qualche volta sogniamo i sentieri del destino e ci riflettiamo sopra. Sogniamo le strade che abbiamo scelto o che non abbiamo seguito...
I percorsi si rincorrono, si spezzano, si ricongiungono; qualcuno dice che nemmeno Destino stesso sappia dove porti ogni strada, dove ogni curva possa condurre. 
Ma anche se Destino lo sapesse, non lo direbbe. Destino custodisce bene i suoi segreti.
Il giardino di Destino. 
Saprai che è lui quando lo vedrai. Dopotutto, lo percorrerai fino a che non morirai. 
O magari oltre...
Perchè questi sentieri sono lunghi, e persino nella morte non hanno fine. 

Destino è il più vecchio degli Eterni; All'inizio era la Parola, e venne tracciata a mano sulla prima pagina del suo libro, molto prima che fosse pronunciata.
Destino è anche il più alto degli Eterni agli occhi dei mortali. C'e qualcuno che crede che sia cieco; altri, forse più realisticamente, sostengono che sia giunto talmente oltre la cecità che, in effetti, non possa far altro che vedere: vedere le traccie sottili che le galassie lasciano muovendosi a spirale nel vuoto, vedere le trame intricate che gli esseri vivendo creano nel loro viaggio attraverso il tempo.
Destino odora di polvere e di biblioteche nella notte.
Non lascia impronte. 
Non proietta ombra."

La Stagione delle Nebbie, Neil Gaiman