La trascrizione delle informazioni genetiche: l'operone
Le cellule di un organismo complesso come quello umano sono
specializzate per alcune funzioni; ad esempio una cellula nervosa
presiede, ed é per questo specializzata, alla trasmissione
degli impulsi nervosi, mentre quella muscolare ha il compito di
assicurare flessibilità, estensione e potenza al muscolo di
appartenenza; vi sono addirittura cellule della parete dello stomaco
che hanno il compito di elaborare e secernere, all'interno di
quest'organo, HCl.
Pur nella loro diversa funzione, queste cellule possiedono,
appartenendo ad un unico individuo, lo stesso corredo cromosomico e
cioè nei loro nuclei i 46 cromosomi contenuti, recano le
informazioni erditarie necessarie a tutte le specializzazioni
richieste dal nostro organismo. In questo caso é naturale
porgersi la seguente domanda: Come fa una cellula a prendere una
specializzazione anziché un'altra? In che modo, all'interno di
una cellula si bloccano i messaggi del DNA che alla cellula stessa
non servono?.
A queste domande si é molto lavorato in sede di ricerca negli
ultimi trenta anni e tutto é partito da un semplice
esperimento effettuato da due biologi francesi François Jacob
e Jaques Monod.
Jacob e Monod utilizzarono per le loro ricerche il batterio
Escherichia coli L. il quale veniva fatto crescere in
soluzioni contenenti glucosio (uno zucchero esoso) e il lattosio (un
disacaride formato da glucosio e galattosio). I due biologi notarono
che in presenza di glucosio, il lattosio non veniva consumato, cosa
che avveniva solo in assenza di glucosio e con la produzione, da
parte del batterio di un enzima: la beta galattosidasi.
Evidentemente ci doveva essere un meccanismo che impediva la sua
produzione in presanza di glucosio. Tale meccanismo venne
brillantemente individuato dai due scienziati i quali , per queste
ricerche, vennero insigniti del Premio Nobel per la chimica.
La causa della mancata produzione della beta galattosidasi risiedeva
nella produzione di una proteina chiamata repressore (vedi
figura 1), prodotta da un gene chiamato regolatore
(R). Il regolatore si tova nello stesso cromosoma
di residenza del gruppo di geni che comandano la formazione degli
enzimi responsabili del metabolismo del lattosio , chiamati
rispettivamente, Z (enzima beta galattosidasi: rompe il legame
tra galattosio e glucosio nel lattosio) , Y (enzima Permeasi:
permette il passaggio dei monosaccaridi derivati dal lattosio
attraverso la membrana cellulare), A (enzima Transacetilasi
dal significato ancora sconosciuto). Tra il regolatore e questa
sequenza di geni, si interpongono due geni chiamati rispettivamente
promotore (P) e operatore (O); l'insieme
dei geni P, O, Z, Y, A, si chiama OPERONE.
Sul promotore, che é contiguo al regolatore, si attacca
l'enzima RNA-Polimerasi, che come sappiamo regola la
trascrizione del messaggio genetico dei geni successivi con la
produzione di RNA; sull'operatore, che é contiguo al promotore
si attacca il repressore che impedisce di fatto all'RNA-Polimerasi di
svolgere il suo compito funzionando da vero e proprio ostacolo,
frapponendosi tra il promotore e la sequenza di geni Z, Y e A.
Quando nel terrreno di coltura si trova il lattosio, questi si lega
al repressore, impedendogli di attaccarsi all'operatore, promuovendo
in tal modo, l'azione della RNA-Polimerasi che può agire
indisturbata nella trascrizione del messaggio dei geni del
metabolismo del lattosio.
Quando il lattosio é finito, o in presenza di un eccesso di
glucosio, il repressore, libero da legami, si attacca all'operatore,
inibendo la produzione di beta galattosidasi .