PREMESSA (DAL 1970 AL 2003) Quinta Edizione


"IL TRIONFO DEL POP ITALIANO" titolava un vecchio numero di Ciao 2001 del 1973, riferendosi al momento magico dei gruppi italiani in quel periodo. Invece, di lì a poco, più che il trionfo ci fu il declino di tale fenomeno per diversi motivi, alcuni dei quali oscuri ancora oggi. L'interesse attorno al progressivo italiano è ritornato alcuni anni fa su "pressione" dei collezionisti giapponesi ed italiani. Ora, a distanza di ventisei anni dal "trionfo" (grazie anche alle conventions, alle precedenti edizioni di questo libro ed ai negozi specializzati), il pop italiano sta riguadagnando il terreno perduto con un sempre crescente numero di appassionati sia in Italia che all'estero. Negli ultimi dieci anni sono stati ristampati quasi tutti gli album (alcuni illegalmente) mentre gli originali sono di difficilissima reperibilità. Un plauso alla Mellow, alla Vinymagic ed alla neonata Akarma che in questi anni si sono prodigate a  ristampare sia in CD che in vinile anche titoli rimasti nell’oblio fin dagli  settanta: a questo proposito chissà se nel nuovo millenio vedranno la luce due opere a cui tutti teniamo molto e cioè IL PARADISO dei Metamorfosi e CONCERTO GROSSO N° 3 dei New Trolls . Per quanto riguarda il nuovo progressivo italiano abbiamo assistito in questo ultimo decennio ad una miriade di uscite : lasciamo ad altri il compito altrettanto gravoso di pubblicare un libro sul sopracitato argomento.
 

BREVE STORIA DEL POP ITALIANO

INTRODUZIONE

Parlare di musica progressiva italiana (piùcomunemente denominata "Pop Italiano") èimpresa abbastanza ardua in quanto, per esaminare un evento, musicale o di altra natura, bisogna conoscerne l'origine, cosa che non èben definita nel genere musicale sopracitato.

DAL BEAT AL POP

Mentre in Inghilterra e oltreoceano il pop non èstato altro che la trasformazione del fenomeno musicale detto "beat", in Italia il discorso èstato leggermente diverso in quanto, senza esserci mai stato un movimento beat autonomo, si èarrivati ugualmente a creare una musica propria. Infatti il beat italiano era basato soprattutto sulle cover, cioèsul rifacimento di brani esteri giànoti, o addirittura sull'importazione degli stessi complessi beat stranieri (Rokes, Renegades, Sorrow) che per una serie di motivi non erano riusciti a sfondare nella loro patria. Bisogna inoltre sottolineare, per la maggior parte dei gruppi beat italiani, la scarsa preparazione musicale dell'epoca. Nonostante ciòsi ècomunque arrivati agli albori degli anni settanta con molti gruppi che, sebbene ancora influenzati dai generi musicali d'oltre frontiera, cercavano di creare un genere musicale con sonoritàproprie. Il genere musicale viene oggi chiamato con i piùsvariati nomi: musica progressiva (ovvero del progresso), musica pop (da "popular"), musica d'avanguardia o piùsemplicemente musica rock. La nascita del pop italiano avviene nel 1969 con l'uscita del primo album concept (album in cui i testi delle canzoni non sono fini a se stessi ma seguono un filo logico comune) edito dai New Trolls. L'album, anche se musicalmente non èancora maturo, ha comunque il pregio di essere il primo di una lunga serie: infatti saranno centinaia gli album concept di gruppi italiani! Nel 1970 c'èinvece la nascita (sempre in sintonia con l'estero) dei festival all'aperto: il primo festival di un certo rilievo èquello di Caracalla (Roma) anche se il piùfamoso saràquello di Villa Pamphili del 1972. In questi festival molti gruppi (usciti dalle cantine) avranno la possibilitàdi farsi conoscere al grosso pubblico anche se la stampa specializzata ne parleràpoco.
 

ANALISI DEL MOVIMENTO


E' strano come il pop italiano, nella sua brevità (1969 - 1977), abbia potuto partorire una miriade di gruppi ed addirittura suddividerli in almeno cinque tronconi importanti: il primo, in ordine cronologico (1968 - 1970), riguarda i gruppi con tendenze beat che, con la trasformazione di tale fenomeno, ne furono maggiormente influenzati. Tra i più importanti ricordiamo le Orme, i New Trolls ed i Quelli (futuri PFM). Il secondo momento musicale è stato quello dei primi complessi pop nati come tali e cioè senza precedenti esperienze se non come turnisti (1970). I primi sulle scene discografiche furono I Trip, Il Balletto di Bronzo, I Gleemen e la Formula Tre. Il terzo periodo comprende il massimo splendore del pop italiano (1971 - 1973) con grandi raduni all'aperto e molte incisioni discografiche. L'apice viene raggiunto dalla tournèe americana della PFM e da quella inglese delle Orme. I più attivi in questo periodo, oltre ai gruppi già citati, sono stati i Jumbo, i Metamorfosi, la Nuova Idea ed i Garybaldi. Di questo periodo bisogna anche segnalare i protagonisti maggiori di questi gruppi che, a mio avviso non avevano nulla da invidiare a colleghi stranieri più illustri di loro. Tra tanti ricordiamo il cantante Davide Spitaleri (Metamorfosi) e quello degli Area (Demetrio Stratos); i chitarristi Bambi Fossati (Garybaldi), Alberto Radius (Formula 3 - Il Volo) e Nico Di Palo (New Trolls); i tastieristi Joe Vescovi (Trip) e Gianni Leone (Balletto di Bronzo); i batteristi Franz di Cioccio (PFM) e Nunzio Fava (Osage Tribe); i bassisti Bob Callero (Osage Tribe) e Patrick Dijvas (PFM) ed infine il sassofonista Elio D'Anna (Osanna) ed il polistrumentista Mauro Pagani (PFM). Il quarto momento musicale comprende quei gruppi che avrebbero dovuto portare delle innovazioni nel pop italiano e che invece ne segnarono la fine (1974 - 1976). I pochi a non ripetersi con i precedenti furono Il Volo, il Biglietto per l'Inferno e gli Ibis. Nel 1977 ci fu l'ultima "sfornata" di gruppi che negli anni precedenti non erano riusciti ad incidere. Anche in questo ultimo capitolo troviamo comunque dei gruppi interessanti come i Celeste, La Corte dei Miracoli e La Locanda delle Fate. Oggi, a distanza  di vent’anni dalla "morte" di tale genere, ci si chiede che fine abbiano fatto tutte queste centinaia di gruppi: cercheremo di scoprirlo insieme sin dalle pagine successive.


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