Letterarati storici

 

Mario Di Leo

Nato verso il 1500, morto il 1558.

Letterato e poeta: ebbe rapporti coi più noti scrittori del suo tempo. L'opera che lo elevò in grande considerazione è un poema in ottava rima: l' Amor prigioniero, pubblicata il 1538. Se ne occuparono il Doni, il Crescimbeni, il Quadrio, e fra i moderni: Ludovico Pepe, Giuseppe Ceci, Benedetto Croce.

Girolamo Marulli

(1580 - 1650)

Entrato nell' Ordine Gerosolomitano, meritò di salire al grado di "Grande Ammiraglio della Lingua d'Italia". Fu anche uomo di lettere, e scrisse: Vite dei Gran Maestri dell' Ordine di Malta, opera di grande interesse storico, consultata con profitto anche oggi.

Troiano Marulli

Difese la monarchia borbonica contro gli abusi e le prepotenze dei francesi repubblicani nel 1799: a sue spese, organizzò un reggimento di fanteria. Nel 1806 rinunziò al grado dì generale offertogli dal generale Broussier, comandante delle truppe francesi operanti in Puglia, e residente a Barletta. Di "varia e ampia cultura", scrisse numerose opere storiche e letterarie tra cui:

Lettera al celebre Antonio Nanula sulla possibilità di rendere la favella ai muti.

— I Puritani.

— Discorso filosofico sul Filocopo del Boccaccio.

— La Tobiade: poema in ottava rima.

— La nuova poetica.

— Cronaca di Barletta (fu letta all' Accademia Pontaniana, il 13 giugno 1852).

— Discorso storico - critico sopra il Colosso di bronzo esistente in Barletta (1816).

Alessandro D' Andrea

1519 . 1593)

Scrisse la Storia della guerra, o Campagna di Roma. Questa opera riscosse generale approvazione, e il rè Filippo di Spagna, ne ordinò la traduzione in lingua spagnuola. Tradusse opere di soggetto militare dal greco e dal latino. Il Chiocrarelli lo disse: "Vir gracae ac latinae linguae peritus; ac rei militaris exercitare insignis".

Emmanuele Taddei

Nato il 18 febbraio 1771. Fu letterato, oratore sacro, storico. Preposta alla Compilazione degli "Annali Civili del Regno di Napoli", vi pubblicò una serie d'importanti monografìe, tra cui: "Della civiltà delle Due Sicilie dal 1734 al 1830.

Nicolò Vincenzo Bonaventura

Frate dei Minori di S. Francesco. Scrisse molto in latino.

In italiano scrisse la Vita dei Pontefici, dedicata al Papa Sisto V. Visse nel secolo XVI.

Eustacchio Elefante

Domenicano, sostenne, mentre era nel Convento di S. Marco a Firenze, la verità della Sacra Cronologia, Con severa critica storica discusse la leggenda dell'età dei vescovi Ruggiero di Canne e Riccardo di Andria. Ebbe ufficio di teologo presso il cardinale Landi, Arcivescovo di Benevento. Nel 1754 fu preposto alla direzione del collegio che i PP. Domenicani avevano in Barletta.

Francesco Paolo De Leon

(4 dicembre 1734 - 6 febbraio 1809) Fu medico assai stimato e scrisse di medicina. Studioso appassionato della città natale, scrisse una Storia della città di Barletta, ricca di notizie e documenti, che porta la data del 1769. E rimasta inedita. Preposto a capo del Comune, ordinò che 1' Archivio civico non fosse più tenuto in disordine ne devastato, che fosse inventariato e custodito con ogni cura. Scrisse anche: Prerogative del Real Monte di Pietà; Dissertazione sull'anno del-l'apparizione Arcangelica sul Gargano; Ragioni per la chiesa di S. Giacomo.

Michele Baldacchini

Fu storico e filosofo. Lesse interessanti memorie all'Accademia Pontaniana, di cui fu presidente. L'opera sua più diffusa è Storia napoletana del 1647 (Lugano 1834). Scrisse anche :

— Saggio di tradizione di Eschilo

— Sopra alcune varianti del poema De Partu Virginis, del Sannazzaro

— Linneo, filosofo naturalista

— Documento relativo alla congiura del Campanella (1864)

— Uffici dell' odierna letteratura.

Saverio Baldacchini

Letterato, poeta, uomo politico. Sono sue opere in versi :

— L' Ideale (1857)

— Erato (1857)

— Polinnia (1859)

— Espero (1850-60)

— Claudio Vannini.

Le prose sono raccolte in tré volumi (1874). Fu liberale di parte moderata, alieno da intemperanze. Nel '48 la provincia di Bari Io mandò deputato al Parlamento: gli fu affidata la presidenza della Pubblica Istruzione. Costituitesi il Regno d'Italia, accettò la nomina di Consultore di Stato e professore dell' Università di Napoli, vice - presidente della Commissione della P. I. E' opera sua il nuovo ordinamento degli studi della detta Università. Fu deputato del Collegio Andria - Barletta, al primo Parlamento Italiano. Fu eletto Senatore del Regno. Morì il 13 marzo 1879, in Napoli. Nel giornale cittadino "L'Unione Democratica", nel numero del 6 aprile 1879, il prof. V. Passaretti scrisse una molto apprezzata necrologia dell' insigne scomparso.

Filippo De Leone

E' autore d' una interessante "Passeggiata storica" per Barletta. E un' ordinata rassegna di tutto quanto è in patria nostra in fatto d' iscrizioni e di memorie gentilizie e araldiche. La passeggiata ha inizio dalla Porta S. Leonardo (Porta Trani) ora non più esistente, e dopo aver percorsa tutta la città termina al punto di partenza. E un notevole contributo alla storia cittadina.

Sabino Loffredo

È il più grande, anzi il solo vero storico, degno di questo nome, che abbia la nostra città. La sua opera — Storia della città di Barletta va dall' origine alla fine del secolo scorso. Condotta con severità di metodo, con acume critico, con ampi riferimenti dei fatti locali alla storia del Regno di Napoli e Sicilia, è stata giudicata una delle migliori di quante storie locali sono state pubblicate in provincia. Nel 1955 la città nativa ne commemorò solennemente il cinquantenario della morte.

Francesco Saverlo Vista

(9 novembre 1834 , 7 luglio 1919)

Paziente e tenace raccoglitore di memorie patrie, che egli pubblicò in undici volumetti, dal titolo "Note storiche sulla città di Barletta" Sono utili per larga messe di notizie e per la forma a tutti accessibile.

Felice Fuccilli

Canonico cantore della chiesa di S. Giacomo. E' autore di un poema in ottava rima, dal titolo: Prosopopea, ossia Cenno storico della città di Barletta. È dedicato a mons. Gabriele dei conti Ferretti, arcivescovo di Seleucia e Nunzio apostolico di Napoli. L' opera è del 1826.

Can. Giuseppe Seccia

" Della città di Barletta dall' epoca di sua fondazione al 1769, e protratta sino al 1850; con aggiunta di tutte le iscrizioni patrie e disegni dei primari monumenti che in Barletta vi rimangono". Il Seccia ha riprodotto in gran parte la storia di F. P. De Leon, che si ferma precisamente al 1769. La raccolta delle iscrizioni, in parte ora non più esistenti, è stata di grande utilità a quanti dopo di lui si sono occupati di storia locale.

 


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