Ho letto questa fiaba in rete diverso tempo fa,mi è piaciuta molto e per questo l'ho copiata e conservata. Quando la rileggo mi è di grande aiuto e mi fa molto riflettere. Oggi ho deciso di metterla qui perchè il suo messaggio possa arrivare a chi di voi ne ha bisogno. Non so di chi sia, mi scuso con l'autore, spero non me ne vorrà.


IL SOGNO DELLA LIBERTA'
In un piccolo regno ai confini del mondo viveva una giovane principessa di nome Shari. La principessa era bellissima con capelli nero corvino, bocca rossa come le rose e pelle rosea come fiori di pesco. La fanciulla era sempre triste e sola perché si sentiva prigioniera nel suo palazzo di cristallo, tanto fragile quanto inespugnabile. Trascorreva i lunghi giorni della sua vita leggendo libri che la trasportavano in mondi fantastici e meravigliosi. I suoi sogni erano l’unico modo per fuggire quella triste esistenza, che, giorno dopo giorno, le rendeva sempre più difficile vivere. Un giorno mentre passeggiava lungo i grandi e isolati corridoi del castello, la ragazza cominciò a sognare ad occhi aperti; ad un tratto notò riflessa davanti a sé una grande luce che proveniva da dietro e si voltò: "Chi è questa bellissima signora?" si domandò la fanciulla. Questa, che era una fata, le chiese: - Qual è la cosa che più desideri al mondo? - La ragazza, senza riflettere neppure un secondo, rispose: - La libertà - Allora la fata le domandò: - Chi, o cosa, ti tiene prigioniera?- La fanciulla, dopo aver riflettuto, rispose: - Solo ora mi rendo conto che sono prigioniera di me stessa, delle mie paure, dei miei timori e chissà se mai sarò veramente libera - La fata, allora, le chiese : - Sai cos’è l’amore? - La ragazza un po’ confusa rispose: - Conosco l’amore di cui parlano i libri, se è questo che intendi - - No, non è questo che intendo, ora capisco anche il perché della tua solitudine. Questa notte ti regalerò un sogno, dopo di che, mi devi promettere, troverai la forza di lasciare il tuo castello per ritrovare, nella realtà, la libertà che desideri e chissà se, insieme, tu non possa trovare anche l’amore che non conosci -. La sera stessa la fanciulla cominciò a sognare mondi fantastici e giovani di bell’aspetto, senza però riuscire a vedere il loro volto, che le appariva sempre circondato da un alone di nebbia. L’indomani la giovane principessa raccolse tutto il suo coraggio e partì alla ricerca dei suoi desideri. Passarono i giorni e la ragazza aveva iniziato ad assaporare tanto la libertà al punto che non le importava più niente dell’amore, anche perché, questo, la spaventava molto. Proprio allora, le apparve di nuovo la fata che le disse: - Stanotte ti regalerò un altro sogno e tu finalmente potrai conoscere il tuo futuro, almeno smetterai di aver paura dell’amore -. La sera stessa la principessa si coricò molto presto ed ecco apparirle in sogno un giardino bellissimo pieno di fiori spettacolari, ma che aveva un aspetto a lei molto familiare. Intento a curare un cespuglio di rose, vide un giovane di una bellezza delicata e gentile, ma ad un tratto, ecco apparire anche il re suo padre e allora capì che quello altro non era che il suo giardino, che dal giorno della sua partenza, forse, il re aveva affidato alle cure di quel giovane giardiniere, per lei sconosciuto. Al risveglio si sentì molto confusa però raccolse tutto il suo coraggio e decise di ritornare a casa. Quando il padre la vide sulla via del ritorno, ordinò che fossero suonate tutte le trombe poi prese il suo cavallo bianco e la raggiunse. Tutto il regno festeggiò il ritorno della principessa e lei non stava nella pelle dal desiderio d’incontrare il giovane giardiniere, ma di lui non c’era nessuna traccia. L’indomani si recò nel giardino e vide che era veramente bello come lo aveva visto in sogno e sentì con quanto amore fosse stato curato, ma, del bellissimo giovane, nessuna traccia. Subito cercò il padre per sapere chi avesse avuto cura del giardino in sua assenza, ma questi non seppe risponderle, anzi si dimostrò stupito nel vedere quel risultato dal momento che nessuno aveva avuto quell'incarico, dopo la partenza della figlia. La fanciulla immediatamente tornò nella grande sala dove, per la prima volta, aveva incontrato la fata e qui ebbe un nuovo incontro con la splendida dama, che le disse: - Colui che hai visto in sogno, non lo troverai all’interno del tuo castello e ricorda che, perché questo incontro avvenga, ho bisogno di sapere quanto è ancora importante per te la libertà - La fanciulla rispose: - Non rinuncerei mai alla mia libertà. Però ho anche capito che l’unico modo per essere felice è trovare la persona che amo e con quella crearmi una famiglia, rinunciando entrambi ad una parte della nostra libertà, perché la libertà di ogni individuo finisce dove comincia quella di un altro; io ho impiegato tanto tempo per capire, ma ora so che libertà è anche scegliere e io scelgo di condividere la mia vita con l'uomo che amo - A quel punto la fata disse: - Sono felice della maturità che hai raggiunto e posso finalmente svelarti un segreto: colui che cerchi altri non è che un principe costretto a vivere sotto un incantesimo, proprio in mezzo ai fiori del tuo giardino e nessuno avrebbe mai potuto liberarlo fino a che non avesse capito ciò che tu hai appena spiegato. Recati subito nel giardino, e se veramente credi in ciò che hai appena espresso, troverai un bellissimo fiore che brilla di una luce speciale, raccoglilo, mettilo sul tuo comodino e, per tre giorni al tuo risveglio, dovrai baciarlo, ma attenzione perché se ti sveglierai durante la notte o ti dimenticherai di baciarlo il fiore appassirà e il bellissimo giovane morirà -. La principessa ringraziò la fata, corse nel giardino e subito vide il fiore indicato, lo raccolse e lo sistemò in un vaso e, come aveva detto la fata, lo mise sul suo comodino e seguì alla lettera tutti i suoi consigli. Alla fine del terzo giorno, con stupore la fanciulla si accorse che il fiore era scomparso. Senza aspettare neppure un istante, indossò uno dei suoi abiti più eleganti e si recò immediatamente nel giardino: qui trovò il bellissimo giovane intento a curare i fiori. Il giovane, appena la vide, le andò incontro dicendole:- Dolcissima principessa, finalmente mi hai liberato, sappi che io conosco tutto di te perché vivo qui da prima che tu nascessi, ti ho osservata mentre curavo i tuoi fiori e proprio per questo mi sono innamorato di te ed oggi grazie a te posso dichiararti il mio amore - . La principessa felice, insieme al suo principe, corse dal padre e gli chiese di annunciare le sue nozze a tutto il regno, ma non dimenticò di ringraziare la fata, che fu felice di dare la sua benedizione a questa unione che grazie anche a lei era avvenuta. La principessa, il giorno delle nozze, indossò un vestito dalle stesse fattezze del fiore in cui, in passato, era stato trasformato il giovane e tutti potevano vedere la sua felicità e cosa più importante, non vi fu mai giorno in tutta la sua vita in cui ebbe occasione di rimpiangere di aver scelto di condividere la propria libertà con quella dell'uomo che amava.