VACANZA IN MAURITANIA  

BY BACCILIERI PAOLO 

 2002

 

 

PARTECIPANTI : CLAUDIO E MARIACLARA

 

 

 

MAURITANIA

Mauritania Repubblica dell'Africa nordoccidentale, delimitata a nord dal Sahara Occidentale e dall'Algeria, a sud e a est dal Mali, a sud dal Senegal, a ovest dall'oceano Atlantico. Ex colonia francese, la Mauritania ottenne la piena indipendenza il 28 novembre 1960; ha una superficie di 1.030.700 km2 e la capitale è Nouakchott.

Territorio

A eccezione di una stretta fascia meridionale lungo il fiume Senegal (l'unico a regime permanente, che segna il confine con lo stato omonimo), l'aspetto morfologico del paese è dominato dalla copertura sabbiosa del deserto del Sahara (40% del territorio). L'altitudine varia da 150 m, nel sud-ovest, a 460 m, nel nord-est. Le temperature diurne raggiungono, in gran parte del paese, i 38 °C per più di sei mesi l'anno, ma le notti sono generalmente fresche. La media annua delle precipitazioni è inferiore ai 130 mm, tranne nella valle del Senegal dove raggiunge i 650 mm. Si calcola che siano in corso cambiamenti climatici che causeranno l'avanzata del deserto verso sud, la diminuzione delle precipitazioni e la conseguente perdita di fertilità della sezione meridionale del paese (il principale polo produttivo agricolo), attualmente soggetta a inondazioni stagionali del fiume Senegal. La vegetazione è limitata a una fascia di savana dove crescono acacie e baobab; la fauna comprende leoni e scimmie.

Popolazione

La grande maggioranza della popolazione è costituita da mauri (80% circa, di discendenza arabo-berbera), molti dei quali (444.000 nel 1991) praticano il nomadismo; nella valle del Senegal sono stanziati gruppi sudanesi (20% circa) come i wolof, i soninke e i fulani. La Mauritania è abitata da 2.124.792 persone (1993); la densità, che in media si attesta sulle due unità per km2, è molto maggiore nelle regioni meridionali, mentre gran parte di quelle settentrionali sono pressoché inabitate, eccetto che per esigui gruppi nomadi. Circa il 54% della popolazione (1995) è stanziata in centri urbani.

Il paese è suddiviso in dodici regioni, ciascuna delle quali è amministrata da un Consiglio, e in un distretto, che comprende la capitale, Nouakchott (480.000 abitanti nel 1992). I principali centri urbani sono, oltre alla capitale, Kaédi, città agricola sul fiume Senegal, e Nouâdhibou, polo peschereccio e scalo marittimo da cui partono le esportazioni di minerale di ferro provenienti da Fdérik. L'Islam è la religione dominante, praticata dal 99% della popolazione. La lingua ufficiale è l'arabo; il poular, il wolof e il soninke sono riconosciuti come lingue nazionali; il francese è molto diffuso. Il governo della Mauritania sta cercando di garantire l'istruzione di base gratuita, ma gli sforzi in questo senso vengono ostacolati dallo stile di vita nomade e seminomade di gran parte della popolazione; il tasso di analfabetismo si attesta attorno al 62% (1995). La capitale è sede dell'unico ateneo del paese.

Economia

Nei primi anni Novanta il PIL pro capite del paese ammontava a circa 518 dollari USA. Fortemente dipendente dagli aiuti stranieri, l'apparato economico si basa perlopiù sull'allevamento, soprattutto di ovini, caprini, bovini e dromedari. Le colture sono confinate essenzialmente nella valle del fiume Senegal e nelle poche oasi, e comprendono miglio, legumi, riso, patate, datteri, arachidi e mais. Notevole è il patrimonio ittico che ha indotto il governo ad adottare misure a tutela delle aree pescose al largo della costa.

L'espansione del settore industriale, basato sulla lavorazione di prodotti ittici e lattiero-caseari, ha determinato un aumento delle esportazioni di pesce, che oggi coprono gran parte delle entrate provenienti dall'estero. Anche il settore estrattivo è in fase d'espansione; la più importante risorsa mineraria (nonché economica) è rappresentata dai vasti depositi di ferro scoperti nella zona di Fdérik, ma si producono anche fosfati, zolfo, rame, sale e gesso.

L'unità monetaria è l'ouguiya, suddiviso in cinque khoums ed emesso dalla Banca centrale della Mauritania. Le esportazioni vertono soprattutto su minerale di ferro e pesce essiccato; le importazioni su derrate alimentari, macchinari, materiali da costruzione, petrolio e beni di consumo. I principali partner commerciali sono Francia, Italia, Belgio, Giappone, Lussemburgo, Germania, Spagna, Algeria e Cina.

La rete stradale copre circa 7536 km (1992) e comprende l'autostrada transmauritana, inaugurata nel 1978. L'unica ferrovia (690 km, 1990) collega Nouâdhibou ai giacimenti di Fdérik. Di una certa rilevanza sono i porti e gli aeroporti internazionali di Nouâdhibou e Nouakchott.

Ordinamento dello stato

Dopo aver sospeso la Costituzione del 1961 e avere instaurato un regime militare, l'esercito, salito al potere con il colpo di stato del 1978, approvò nel 1991 una nuova Costituzione che prevede l'apertura al multipartitismo nonché l'elezione a suffragio diretto di un presidente con potere esecutivo, in carica sei anni, e di un Parlamento bicamerale. Il tribunale di grado più elevato nel paese è la Corte suprema, con sede a Nouakchott, mentre il diritto islamico svolge un ruolo determinante nel sistema giudiziario mauritano.

Storia

Nelle regioni settentrionali del paese sono state rinvenute alcune tracce di insediamenti risalenti all'età della pietra. Intorno al I millennio d.C., giunsero nella zona nomadi berberi che, mescolatisi alle popolazioni nere autoctone dopo averle sottomesse, diedero origine ai mauri. I berberi facevano parte della confederazione sanhaja, che dominò a lungo il commercio tra le regioni settentrionali dell'Africa e il regno del Ghana, la cui capitale, Kumbi Saleh, era situata nella Mauritania sudorientale. Sotto gli Almoravidi i sanhaja compirono numerose imprese, tra cui la conquista della stessa Kumbi Saleh nel 1076.

La colonizzazione e l'indipendenza

Nel XVI secolo i berberi furono a loro volta soggiogati da popolazioni arabe hassanite che, con il passare del tempo, giunsero a occupare tutte le posizioni di potere; anche la loro lingua sostituì gradualmente quelle locali. Nello stesso periodo si ebbero i primi contatti con gli europei che cominciarono a guardare con interesse alla regione; non molto tempo dopo i francesi posero le loro prime stazioni commerciali sul territorio. Nei decenni seguenti l'influenza dei francesi si rafforzò e, nella seconda metà dell'Ottocento, essi costrinsero i signori locali ad accettare un protettorato, che nel 1920 divenne una colonia francese dell'Africa occidentale. A causa di violente ribellioni da parte dei mauri – fomentate anche dal Marocco, che mirava a estendere la propria sovranità sul territorio – la Francia si vide costretta a concedere l'autonomia (1958) e, nel 1960, fu proclamata la Repubblica islamica di Mauritania, con Moktar Ould Daddah (rieletto nel 1966, nel 1971 e nel 1976) come primo presidente. Nel 1961 il nuovo stato divenne membro dell'ONU.

Il colpo di stato

La siccità, verificatasi a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, arrecò gravi danni al paese, la cui economia cominciò a ristabilirsi in seguito alla scoperta e allo sfruttamento di grandi giacimenti di ferro e rame. Nel 1971 fu adottato l'arabo come lingua ufficiale, fatto che, mirando anche a porre definitivamente fine ai contrasti razziali interni tra mauri e popolazioni nere, diede una svolta decisiva allo sviluppo delle relazioni estere del paese.

Nel 1976 fu proclamata l'annessione della parte meridionale dell'adiacente Sahara spagnolo (oggi Sahara Occidentale) con il beneplacito del Marocco, ma un movimento nazionalista sahariano, il Fronte Polisario, sostenitore dell'indipendenza del Sahara Occidentale, scatenò contro la Mauritania una forte attività di guerriglia. Nel luglio del 1978 il presidente Daddah fu deposto da un colpo di stato guidato dal colonnello Moktar Ould Salek, subito sostituito da Mohammed Ould Louly.

Tensioni interetniche

Un nuovo cambio al vertice si verificò nel 1980, quando il primo ministro, il colonnello Mohammed Ould Kaydalla, assunse la carica di presidente e rafforzò la legge islamica. Sopravvissuto a un colpo di stato nel 1981, nel 1984 Kaydalla venne deposto dal colonnello Maaouiya Ould Sid Ahmed Taya. Nei tardi anni Ottanta all'interno del paese si svilupparono tensioni tra etnie diverse, e nel 1989 alcuni scontri di frontiera con il Senegal causarono il rimpatrio di circa 100.000 mauritani dal Senegal e l'espulsione di 125.000 senegalesi dalla Mauritania. Osteggiato dalle crescenti pressioni interne e dalle critiche mosse dall'opinione pubblica internazionale riguardo alla violazione dei diritti umani, nel 1991 Taya promulgò una nuova Costituzione e legalizzò i partiti di opposizione.

Nel gennaio del 1992 Taya fu eletto presidente e il suo Partito repubblicano socialdemocratico vinse le elezioni legislative tenutesi due mesi dopo e boicottate dall'opposizione. Nel 1996 si tennero nuove elezioni che il partito di Taya vinse agevolmente, favorito dall'estrema divisione dell'opposizione.

 

 

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IDEATO E CREATO DA BACCILIERI PAOLO EDIZIONE 04 NOVEMBRE 2002