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 Partecipanti: Paolo-Giuseppina-Barbara (Caravan), Giuseppe-Paola (Caravan), Antonio-Annamaria (Caravan), Doriano-Antonella-Luca (Camper), Antichiano-Claudia (Caravan), Franco-Liviana (Camper), Vanes-Gigliola (Camper), Sergio-Tiziana (Tenda)

 

FRANCIA CENTRO-OCCIDENTALE  IN CAMPER E CARAVAN.

GORGES DU TARN, ROCAMADOUR, ILE D’OLERON ED ALTA SAVOIA

  Quest’anno le tre settimane di ferie estive le abbiamo trascorse nel Sud della Francia tra le Gole del fiume Tarn e l’Ile d’Oleron, con brevi soste durante il viaggio di ritorno in Alvernia (Thiers) ed Alta Savoia (Albertville).

  Il gruppo che ha partecipato al tour in terra francese era composto da 9 equipaggi (4 roulotte, 4 camper ed una tenda) per un totale di venti persone.

  Partiti da Bologna nel pomeriggio del 4 agosto, 20 km dopo Ventimiglia, ci siamo fermati nell’ampia area di sosta “La Scoperta”, in territorio francese, dove abbiamo pernottato. Il mattino seguente abbiamo proseguito sulle ottime,  autostrade del sud della Francia fino a Momtpellier, poi Millau e quindi risalendo la Valle del Tarn, siamo giunti al camping “International Les Bords du Tarn”, vicino a Le Rozier. Questo borgo si trova ai margini della Corniche de Causse Mejan, ampia area montuosa molto verde di una bellezza naturale e fruibilità notevole; in questa zona è possibile osservare spettacolari fenomeni carsici e profonde gole entro cui scorrono i fiumi Tarn, Jonte e Dourbie più a sud.

  Nei cinque giorni di permanenza abbiamo visitato posti molto belli e particolari quali:l’Aven Armand, grotta di stalagmiti che formano una grandiosa foresta pietrificata; le Chaos de Montepellier le Vieux, spettacolare ambiente di rocce ruiniformi dalle forme strane, con sentieri che raggiungono arditi punti panoramici; l’Abime de Bramabiau, lunga e stretta gola sotterranea scavata dal fiume.

  Molto belli i paesini di Le Rozier, Peyrelau, La Malene, Meyrueis, oltre al castello di Peyrelade, arroccato su di uno sperone roccioso che domina la valle sopra Le Riviere sur Tarn.

  Ovviamente chi viene in questa zona non può fare a meno di provare a scendere in canoa lungo il fiume Tarn: è una esperienza unica e indimenticabile.Noi abbiamo percorso uno dei tratti più belli, fra la Malene e le Cirque des Baumes, dove il fiume scorre lentamente fra alte pareti rocciose; in mezzo a questo bellissimo spettacolo naturale ogni tanto appaiono delle spiaggette, dove ci si può fermare, per poi riprendere la discesa. L’organizzazione è perfetta: terminato il percorso, dei mini bus riportano persone e canoe alla partenza. Il costo è stato di 12 euro a persona, ed abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza, comprese un paio di soste, per compiere gli 8 km del percorso.

  Lasciate le Gole del Tarn, abbiamo ripreso il viaggio verso ovest, fermandoci un paio di giorni a Rocamadour, situata nella valle del Lot e Dordogna. Rocamandour è un antico borgo medievale, aggrappato sulle ripidi pendici di un canyon, in uno spettacolare ambiente naturale. Nelle vicinanze abbiamo visitato la grotta de la Gouffre de Padirac, raggiungibile con un sistema di scale ed ascensori; tramite questi è possibile scendere  in fondo ad un abisso, per poi entrare in una grande spaccatura sotterranea dove scorre un fiume che può essere percorso, per un certo tratto, in barca. Inoltre ci siamo recati nei paesini di Montvalent e St Céré e visitato i castelli di Montal e Castelnau.

  Il 12 agosto 06 abbiamo raggiunto l’Atlantico sistemandoci nel camping “Les Chenes Verts” a Dolus, sull’Ile d’Oleron che  è collegata al continente con un lungo ponte (km 3,5). L’isola è pianeggiante e presenta numerose piste ciclabili che permettono di raggiungere sia i paesini, lungo la costa orientale, quali Chateaux d’Oleron, Boyardville, la foresta di Saumonards, St. Denis ed il faro di Chassiron posto in punta all’isola, sia quelli sulla costa occidentale (quasi tutta sabbiosa e con alte dune) come la Cotiniere, Le Petite Village, St. Trojan e la sua foresta.

  Oltre all’Ile d’Oleron, abbiamo fatto escursioni lungo la costa atlantica, entrando nella bellissima foresta costiera de la Coubre e raggiungendo il faro e le frequentatissime spiagge sabbiose dei turisticizzati paesini di La Palmyre e St. Palais sur Mer, sull’estuario della Gironda.

  Verso nord abbiamo visitato la pittoresca cittadina di La Rochelle, notevole centro balneare e turistico; essa è in parte ancora circondata dai bastioni settecenteschi e presenta tre possenti torrioni, che dominano l’ingresso del caratteristico vecchio porto, oggi esclusivamente turistico. Si è poi proseguito per la vicina Ile de Rè, detta anche isola delle bici, perché ci sono molte piste ciclabili che raggiungono splendidi paesini come Rivedoux Plage, St. Martin de Rè, La Couarde sur Mer, Ars en Rè, Les Portes en Rè e l’interessante riserva naturale des Niges, verso il faro des Baleines; ovunque è possibile noleggiare bici (12 €/d).

  Nell’interno, verso Niort, siamo entrati nel parco naturale di les Marais Poitevin, detto anche la Venezia Verde, composto da un labirinto di canali ed insediamenti rivieraschi, dove è possibile andare a cavallo, in bici, barca, canoa ed in trenino con partenze da Coulon.

  Molto bella è stata la gita nella valle dello Charente; superata Marennes, dove spicca l’altissimo campanile gotico, siamo giunti a Saintes, città d’arte e di storia, visitando l’Arco Germanico, l’Abbaye- aux -Dames e l’Anfiteatro Romano.

  Percorrendo la panoramica vecchia statale D24, che costeggia il fiume Charente, siamo entrati nell’area del cognac, fra estese coltivazioni di vigneti ed insegne di caves (cantine); dopo una breve sosta nelle vicinanze di Chaniers, per vedere un vecchio mulino del XVII secolo, abbiamo raggiunto Cognac e visitato le famose “Caves Martell” con tanto di assaggi finali dei loro ottimi cognac.

  Il 20 agosto abbiamo lasciato l’Ile d’Oleron, dirigendoci ad est verso il centro della Francia, attraversando la verdissime e tranquille regioni del Limosino e dell’Alvernia, in un paesaggio collinare dolcissimo, ricco di boschi, prati, e tanti animali al pascolo, fino a raggiungere Thiers, nelle vicinanze di Clermont Ferrand, per una breve sosta  di due giorni.

  Thiers è una graziosa cittadina adagiata su di una collinetta e diventata famosa per l’arte di fabbricare i coltelli; molto bello è il quartiere medievale con case a graticcio e tanti negozi di coltelli di ogni genere. A qualche chilometro di distanza, su di una altura circondata da un’ampia area forestale, sorge il castello di Ravel dal quale si ha una vista panoramica straordinaria sulla valle ed il Puy- de- Dôme. Merita sicuramente una visita la città termale di Vichy, dai curatissimi parchi e giardini lungo il fiume Allier.

  Ripresa l’autostrada A72 a Thiers Ovest, ci siamo diretti verso St. Etienne, poi Lyon e Chambery  fino a raggiungere Albetville, sulle alpi francesi nell’Alta Savoia, dove abbiamo visitato località di grande interesse turistico e paesaggistico quali: il lago di Tignes, la Val d’Isere, il Col de l’Iseran (il più alto passo d’Europa con i suoi 2770m) e il Parc National de la Vanoise con le cime più alte ancora innevate, bellissimi prati e mucche al pascolo poi ruscelli, cascatelle e paesini molto caratteristici come Bonneval-sur-Arc, costruito quasi tutto in legno e tipico esempio di architettura spontanea alpina.

  Da non perdere la passeggiata al borgo medievale di Conflans, in posizione panoramica sopra Albertville e l’omonima foresta che la circonda.

  Il lago d’Annecy, con acque di un color blu intenso, è uno dei più suggestivi bacini prealpini, sulle cui rive sorge sulla  sponda nord-occidentale, Annency, bellissima cittadina in parte d’aspetto medievale, attraversata dal fiume Thion e dominata dall’imponente mole del castello, da cui scendono strette vie che portano al centro cittadino, molto accogliente con fioriere in ogni angolo, negozi e tanti ristorantini.

  Il 25 agosto, riprendiamo la via del ritorno; la giornata è limpida e soleggiata.Giunti a Modane, invece di rientrare in Italia dal traforo de Frejus, decidiamo di continuare sull’ottima RN6 passando dal Col du Mont Cenis; la scelta si dimostrerà poi ampiamente azzeccata soprattutto per la straordinaria bellezza del paesaggio. A Lanslebourg la strada inizia decisamente a salire con pendenze massime dall’8 al 10%, mantenendosi però, anche nei pochi tornanti, sempre abbastanza larga e facilmente percorribile; il paesaggio è sempre più maestoso con vista eccezionale sulla valle e le montagne che la circondano, le cui cime più alte erano ancora coperte di neve.

  In cima al passo (2085 m) ci fermiamo, per la notte, in un ampio parcheggio in posizione panoramica sul grazioso lago del Moncenisio, dalle limpidissime acque turchesi e con tante mucche al pascolo sui verdi prati .

  Il mattino seguente ci risveglia il dolce e tenue suono dei campanoni degli animali che stanno pascolando nei prati vicini. Poco dopo ripartiamo, percorrendo senza difficoltà la lunga discesa fino a Susa, poi in autostrada facciamo ritorno a casa dopo tre settimane di vacanza trascorse in una parte della Francia molto bella ed affascinante, ma inspiegabilmente poco frequentata dagli italiani, soprattutto nelle regioni delle Gole del Tarn, Ile d’Oleron e la vicina costa atlantica dello Charante Maritime.

NOTIZIE FLASH

ANDAMENTO METEO

 Clima gradevole, con notti fresche e giornate soleggiate fino a ferragosto; nei giorni successivi, all’Ile d’Oleron, si è passati ad una certa variabilità con sole e brevi piogge; bel tempo nell’ultima settimana di vacanza. Le temperature minime non sono mai scese al di sotto dei 10 °C, mentre le massime hanno raggiunto appena i 22 °C sulla costa atlantica ed i 28 °C all’interno.

VIABILITA’

Ottima la rete stradale francese, con segnaletica molto chiara e ben visibile sia nelle autostrade (a pedaggio), che nelle superstrade e strade statali (anche in quest’ultime, troviamo aree di sosta e di pic-nic).

Per i rifornimenti di carburante conviene servirsi degli Ipermarchè dove si può risparmiare il 10%.

Il passaggio sotto il tunnel del Frejus costa € 31 per le auto e 40 € per camper e auto con caravan.

 CAMPEGGIO

Ci sono campeggi ovunque ed il posto si trova sempre; la Francia è la nazione europea che ha più campeggi in assoluto ed a prezzi decisamente convenienti. Segue ora una breve descrizione dei camping in cui ci siamo fermati durante il nostro viaggio ed il costo di un equipaggio di 2 persone con auto e caravan o camper, comprensivo di elettricità.

 “INTERNATIONAL LES BORDS DU TARN”, LES BARRIASSES, MOSTUE JOULS - MILLAU

www.camp-international.com  Tel. : +33 05 65626294

 Abbastanza grande, pianeggiante, ben ombreggiato, pulito ed ordinato, direttamente sul fiume Tarn, a circa 1 km da Le Rozier; frequentato soprattutto da olandesi, e molto ben diretto ed organizzato dai sig.ri  Annie ed Alain Royon.

Noi abbiamo prenotato le piazzole, però c’è sempre posto; diversi sono i campeggi nelle vicinanze; costo € 17.

  

“LES CIGALES” HOSPITALET, ROCAMADOUR

www.camping-cigales.com    Tel. : + 33 05 65336444

Si trova ad Hospitalet, Km 1 da Rocamadour, su di un’ampia area pianeggiante, ombreggiato, ben organizzato con piscina, mini golf; ottimi servizi; c’è sempre posto; costo € 18.50.

 

LES CHENES VERTS” PASSE DE L’ECUSSIERE, DOLUS D’OLERON, ILE D’OLERON

www.les-chenes-verts.com    Tel. : +33 05 46753288

 Si trova nella zona ovest (tramonto), dell’Ile d’Oleron, direttamente sul mare con ampia spiaggia sabbiosa; campeggio molto spartano ed essenziale, ben ombreggiato, ed in posizione ideale per visitare l’isola in bici; ci sono ottimi camping anche ad est dell’isola, vicino a Boyardville; costo € 23

 

“D’ILOA”, COURTY, THIERS – CLERMONT-FERRAND

Tel.: + 33 04 73801490

 Camping di passaggio, all’interno di una ampia area ricreativa e sportiva (base de loisir), vicino al fiume ed un laghetto; ben tenuto, ottimi servizi, c’è sempre posto. Si trova a circa 3 Km dall’uscita dell’autostrada A72, Thiers Ovest; costo € 14.

 

“MUNICIPAL LES ADOUBES”, ALBERTVILLE, ALTA SAVOIA

E-MAIL: tourisme@albertville.com      Tel.: +33 04 79320662 / 79320422

 Sorge su di un’ampia area verde e pianeggiante lungo il fiume Arly; è molto ben organizzato, e si trova ad appena 300 m dal centro di Albertville; c’è sempre posto. Arrivando dalla superstrada D601, uscire ad Albertville Centre; costo € 12.

 

                                                                                                          Giuseppe Pritoni

                                                                                                                    S. Giovanni in Persiceto (BO)

Luoghi visitati

Giorno Luoghi

6 agosto 2006 domenica

 Millau, Le Rozier, Peyreleau*

7 agosto 2006 lunedi

 La Malene, Pointe Sublime, grotte L'Aven Armand**
8 agosto 2006 martedi  La Malene (canoa)***, Abime de Bramabiau
9 agosto 2006 mercoledi  Montellier le Vieux
10 agosto 2006 giovedi  Rocamadour***
11 agosto 2006 venerdi  Gouffre de Padirac***, Montvalent, castello di Montal*, Saint céré**, castello di Castelnau*
13 agosto 2006 domenica  Ile d'oleron
14 agosto 2006 lunedi  Coulon (Marais Poitevin)*, Arcais*, St.Hilaire
15 agosto 2006 martedi  Marennes, Ile d'Oleron
16 agosto 2006 mercoledi  Ile d'Oleron (St.Denis, St.Georges, Boyardville)
17 agosto 2006 giovedi  Cognac (Martell)**, Saintes**
18 agosto 2006 venerdi  La Rochelle***, Ile de Re* (St.Martin, faro)
19 agosto 2006 sabato  Ile d'Oleron (Le chateau d'Oleron, St.Trojan les Bains)
21 agosto 2006 lunedi  Vichy, castello di Ravel, Thiers**
22 agosto 2006 martedi  Albertville*
23 agosto 2006 mercoledi  Parc National de la Vanoise*** (Bonneval sur Arc, Val d'Isere)
24 agosto 2006 giovedi  Annecy***, Conflans
* = Bello          ** = Molto Bello         *** = Da non Perdere
 
Campeggi
Periodo Campeggio Indirizzo Città
5-10 agosto

Camping International

les bords du tarn

°

Tel. +33 (0)5 65626294

 www.camp-international.com

In the direction South-North: crossing the Millau Viaduct: - Motorway A75 from Béziers (toll-free) - Exit 44,1 - direction Aguessac - Gorges du Tarn - In Aguessac, take direction Gorges du Tarn on the road D907 -Pass through Rivière sur Tarn and Boyne. Then 4km further on the right you are at your destination. 

Mostuejouls (Millau) 

10-12 agosto

Camping

Les cigales

°°°°

Tel. +33 (0)5 65336444

  www.camping-cigales.com

Hospitalet (Rocamadour)

12-20 agosto

Camping

Les chênes verts

 °

Tel. +33 (0)5 46753288

  www.les-chenes-verts.com

  Passe de l'Ecuissière

Opening hours: from 8.30 a.m. to 1.00 p.m. and from 3.00 p.m. to 7.30 p.m..

Opening and Closing of the gate: from 7.00 a.m. to 10.00 p.m..

Little grocery store: Gas, ice-cream., Telephone cards, token for washing machines, cigarettes, magazines, games, disposable cameras and films, spices, milk products, sweets, food, health products, functional products…

Dolus d’oleron

(Ile d’oleron) 

20-22 agosto

Camping Iloa

°°°

Tel. +33 (0)4 73801490

  Courty

  A72, uscita Thiers ovest, poi D906

  verso Vichy

Descriptif Terrain: Terrain de 1,5 ha peu ombragé et plat, au bord d'un étang (baignade interdite, pêche gratuite), à 375 m d'altitude, à 7 kms du centre ville et 3 kms de la zone commerciale.

Services: Anglais et Espagnol parlés / Gardiennage / Animaux acceptés (tenus en laisse, avec carnet de vaccination) / Borne pour camping-car à 75 m / Pains de glace

Capacité accueil: 46 dont 9 emplacements grand confort caravane

Restauration / Alimentation: Bar et restauration à 200 m (restaurant, snack) / Passage de commerçants ambulants / Barbecue autorisé (collectif)

Thiers

22-24 agosto

Camping

Les adoubes

°°

Tel. +33 (0)4 79320662

Albertville

° = scarso          °° = sufficente          °°° = buono          °°°° = molto buono
 

 Pointe sublime

Il Point Sublime(900mt) è un notevole belvedere che domina le gole del Tarn

 Castello di Castelnau

Il Castello di Castelnau-Bretenoux è uno dei più belli esempi di architettura militare-medioevale, incredibile testimionanza della potenza dei baroni di Castelnau. Sito su un'ampia terrazza triangolare, fiancheggiato da 6 grosse torri, protetto da un alto bastione a da un profondo fossato, il castello costituisce il punto di confine di 4 grosse province: Perigord, Limosino, Alvernia e Quercy. Ciò gli diede una grande importanza strategica durante il Medioevo. Le parti più antiche del castello risalgono al XII secolo.

 Gouffre de Padirac

Questa ampia caverna a est di Rocamadour sulla D673, si apre nella parete calcarea. E’ possibile scendervi con acensori e poi imbarcarsi su barche navigando su canali sotterranei e nelle grotte illuminate.

 Rocamadour

Arroccato su una vertiginosa parete, il borgo si innalza con sviluppo verticale a partire dal fiume verso il cielo in un susseguirsi di case, chiese fino a terminare al castello in cima a tutto. Il paese è meta di pellegrinaggi da tutta Europa in adorazione della Vergine Nera, la cui statua è custodita nella cappella di Notre Dame, e i cui miracoli preannunciati dal suono di una campana, hanno da secoli attirato qui i fedeli.

Villaggio situato sulla Causse, accoglie ogni anno 1,5 milioni di visitatori e pellegrini. Autentica sfida all’equilibrio, Rocamadour, costruita sulla rocca è una sovrapposizione di tetti scuri, case e chiese. Dal castello che incorona quest’audace impalcatura si vede un picco di 150 metri in fondo al quale serpeggia il fiume Alzou.

Rocamadour è rimarchevole con le 7 cappelle che compongono il santuario dedicato a Notre Dame sin dall’alto Medio Evo. In effetti, nel riparo sotto la roccia al centro della scogliera era stata costruita una cappella per ospitare una misteriosa Vergine Nera. E’ nel 1166, che un abitante del villaggio in punto di morte chiese alla sua famiglia di seppellire le sue spoglie all’ingresso dell’oratorio. “Appena cominciato a scavare fu ritrovato intatto il corpo del beato Amadour, e nella stessa integrità fu posto nella chiesa".

Alla stessa epoca, nel 1172 fu redatto in uno stile semplice e gradevole da leggere, il racconto dei 126 miracoli che si sono prodotti sui luoghi per intercessione della Santa Vergine. Un merito speciale va al campanile miracoloso, oggi nella cappella della Vergine Nera, che suonava alla preghiera dei marinai in pericolo.

Da quel momento, Rocamadour fu un luogo di intenso pellegrinaggio nell’Occidente cristiano medievale. 

 Saint Céré  

Una graziosa citta mercato, il fiume Bave scorre vicino alle belle strade, alla piazza del mercato e agli edifici seicenteschi.  In direzione nord  sorgono i due bastioni  del castello di St. Laurent les Tours.

 La Rochelle

L’eredità culturale e architettonica è testimone della vocazione marittima del centro fortificato. Le abitazioni rinascimentali e quelle del XVIII secolo, armoniose con le facciate bianche, conservano il ricordo dei loro proprietari del passato, armatori e negozianti arricchitisi prima grazie al commercio del vino e del sale, poi agli scambi con l’America. Le strade caratterizzate da arcate e percorse da negozi evocano le botteghe di un tempo, quando i commercianti, al riparo dalle intemperie, mettevano in mostra le merci appena scaricate. E in alcune strade, i pavé tondi « del Canada » raccontano ancora la storia delle navi che imbarcavano gli emigranti per condurli verso il Nuovo Mondo e tornavano a La Rochelle, zeppe di questi grandi ciottoli. È proprio passeggiando nel porto dei Minimes che meglio si respira l’aria del Rinascimento marittimo di La Rochelle. Con una capacità di tremilacinquecento posti, è oggi un porto esclusivamente turistico, nonché il primo porto europeo della costa atlantica. Ogni appassionato di vela conosce questo luogo che attira i più bei velieri del mondo intero.

Torre della Lanterne (lanterna) detta dei Quatre Sergents (quattro sergenti), risalente al XV secolo. Costruita per essere utilizzata come faro, fu inoltre utilizzata come prigione per molti anni. Circa seicento graffiti eseguiti dai corsari britannici, olandesi o spagnoli e dai prigionieri sono tuttora presenti a testimonianza della sua funzione carceraria.

Torre Saint-Nicolas, (XIV secolo). Dal percorso di ronda o dalla piattaforma di guardia accessibili mediante un labirinto di scale, questa torre offre uno stupendo panorama sul vecchio porto e sulla città.

Torre della Chaîne (catena), risalente al XIV secolo. La catena a cui deve il nome, tutt’oggi conservata ai suoi piedi, serviva a chiuderne il portone durante la notte.

Municipio Bell’edificio dei secoli XV e XVI protetto da un muro di cinta in stile tipicamente gotico. In esso vengono conservate numerose testimonianze del passato, tra le quali alcune rievocano l’assedio della città.

Altri luoghi da visitare: la Maison Henri II, il Palazzo di Giustizia, le strade del Minage, Réaumur, dei Merciers, la Maison Nicolas Venette.

Per gli amanti dei giardini La Rochelle vanta molti parchi e giardini: il parco Charruyer, il parco Franck Delmas, il viale del Mail, il giardino delle piante del Museo di Storia Naturale, il parco della stazione, il piccolo giardino del Chiostro delle Dames Blanches invitano a passeggiare tra alberi meravigliosi o lungo gli argini, i viali, le aiuole o le passeggiate costeggiate da fiori colorati e profumati.

 Cognac

La città è celebre in tutto il mondo per l’acquavite ricavata dai vigneti, distillata e invecchiata nelle cantine lungo la Charente.

Castello: antico castello dei Valois, in cui nacque Francesco I nel 1494 (magnifiche sale rinascimentali, dimora del Governatore, la «Salle au Casque», famosa sala con un emblema raffigurante un elmo). Dalla fine del XVIII secolo, è proprietà della famiglia Otard, produttrice di cognac.

Le grandi distillerie di cognac: A Cognac, Jarnac o Rouillac, le grandi distillerie di cognac, Camus, Hennessy, Otard, Martell, Prince Hubert de Polignac, Louis Royer, Rémy-Martin e Courvoisier propongono visite guidate durante le quali vengono spiegati i processi di produzione del cognac: viticoltura, distillazione, invecchiamento e accostamento dei vini. La visita alle sale di distillazione, alle cantine, ai laboratori di imbottigliamento e talvolta alle aziende, oltre alla possibilità di usufruire di un supporto audiovisivo e di una degustazione, completano queste visite.

Come leggere un’etichetta: «VS», «VSOP», «VO», «Réserve», «Napoléon», «XO»… sono alcune delle denominazioni utilizzate sulle etichette delle bottiglie di cognac. Tali indicazioni sono regolamentate e forniscono indicazioni sull’età dell’acquavite più giovane utilizzata per ottenere il prodotto finale. Un’etichetta che riporta l’indicazione «VS» designa un cognac la cui acquavite più giovane è invecchiata almeno ventiquattro mesi. Le altre acquaviti utilizzate possono essere invecchiate da cinque a dieci anni. Le indicazioni «Réserve», «VO» e «VSOP» designano un invecchiamento minimo di quattro anni per le acquaviti utilizzate. In pratica, tali diciture indicano una percentuale considerevole di cognac invecchiato dieci, quindici, venti anni o perfino di più. Le indicazioni «Napoléon», «Vieille Réserve», «Extra» e «XO» si riferiscono a cognac invecchiati almeno sei anni.

Marais poitevin

(le paludi del Poitou)

Vicino a

Coulon - Niort

 

In ogni stagione, il Marais poitevin (le paludi del Poitou) respira seguendo il ritmo di chilometri di corsi d’acqua che, in questi luoghi, hanno sostituito le strade e collegano uomini e villaggi in un dedalo di canali misteriosi.

A ovest, nei pressi di Niort, si estende il regno delle zone palustri dette «umide», un labirinto di vie d’acqua caratterizzato da una vegetazione lussureggiante. Ed è proprio sull’acqua che meglio si esplorano queste distese misteriose, accompagnati da un « maraîchin » (abitante di queste zone) che conosce tutti i segreti dei canali ed è in grado di raggiungere i villaggi sospingendo con sicurezza la propria «plate» (imbarcazione a fondo piatto) con una « pigouille » (lunga pertica). Più vicino al mare, si trova l’area palustre detta « asciutta ». Questa zona offre un paesaggio aperto e scarsamente alberato, dove i fossati sono costeggiati da salici, prugnoli, ginestre, giaggioli e giunchi. Un paesaggio modellato da vaste distese di vie d’acqua, collegate da ponticelli o interrotte da chiuse, che si apre sulla baia di Aiguillon, in prossimità dell’Atlantico. Anguille, lucci, persici, lucioperche, chiurli, avocette, pittime reali e pappi popolano questo paesaggio per metà acquatico e per metà terrestre, interrotto solo dallo sciabordio di un’imbarcazione o dal volo di un airone.

Passegiata in barca: Un’uscita in barca per penetrare nel cuore del Marais poitevin, da scoprire in «plate» o in barca. Presso gli attracchi sono disponibili molte imbarcazioni di vario tipo per passeggiate guidate o libere di durata compresa tra mezz’ora e tre ore.

Scoperta in canoa: Molti imbarcaderi propongono canoe e kayak per esplorare le paludi alla scoperta del Maraisin.

Con partenza da Coulon, il trenino « le Pibalou » o il minibus « le Baladin du marais » vi accompagneranno in un viaggio alla scoperta della storia, della fauna, della flora e dell’architettura dei paesi, proponendovi gite commentate ed escursioni nei luoghi del Marais.

Con imbarco a Magné, un’imbarcazione abitabile in grado di accogliere fino ad otto persone vi cullerà sulle acque della Sèvre Niortaise, sotto le fronde che costeggiano i canali ed i corsi d’acqua del Marais. Per informazioni, rivolgersi alla compagnia Sèvre Loisirs.

Il Marais a piedi, in bici o a cavallo: Tra rigagnoli, canali e chiuse, sono stati tracciati molti percorsi da seguire a piedi o in bicicletta, in armonia con questo grande silenzio verde. Le stradine cedono molto presto il passo a percorsi sterrati, che si inoltrano nel mezzo di un labirinto di alberi, dove si penetra sotto una volta di vegetazione e si scopre la vera intimità del Marais : frassini, salici, ontani e pioppi si allineano lungo i fossati silenziosi, tappeti vellutati di lenticchie d’acqua, prati dove pascola qualche mucca bianca, appezzamenti coltivati a zucchine, fave, mojhette (deliziose e tenere melanzane bianche), carciofi e cipolle.

Ile d'Oleron

L’isola è collegata alla terraferma da un viadotto lungo tre chilometri ad accesso gratuito. Ai suoi piedi, nei parchi di ostricoltura vengono allevate le famose ostriche della regione di « Marennes-Oléron ». Battelli dai colori vivaci vanno e vengono, carichi di ostriche, come in un balletto al ritmo delle maree. Magnifiche spiagge di sabbia fine si succedono, ideali per i bambini, gli sport e i giochi acquatici, delimitate da grandi boschi di pini marittimi o di lecci. L’isola è circondata da dune tappezzate di sempreverdi, sparti pungenti e garofani color malva.

Il porto delle saline, a Le Grand-Village-Plage (7 km): Alla scoperta della palude salata, visita all’ecomuseo del sale, presentazione dell’ostricoltura e delle chiuse per la pesca e gita in barca lungo i canali.

La « Maison de l’huître Oléronaise a Saint-Trojan (12 km): Allestito nella capanna di un ostricoltore nel porto di Saint-Trojan, questo piccolo museo presenta l’attività ostrearia ed espone alcuni strumenti tipici utilizzati; scoperta della fauna e della flora marine.

Il trenino ( P’tit train ) di Saint-Trojan (12 km): Questo piccolo treno conduce, attraverso un percorso lungo trenta chilometri andata e ritorno, a luoghi inaccessibili dalla strada in mezzo al bosco, lungo la baia di Gatseau, quindi oltre le dune fino al Pertuis de Maumusson ; durata 1 h 30. Gite in treno al calar del sole a luglio e agosto ; durata 2 h.

Il centro ostreario di Fort Royer, a Boyardville (8 km): Visita commentata de questa area naturale con le paludi, i canali, i parchi di ostricoltura e le capanne degli ostricoltori ; percorsi botanici.

Il parco ornitologico, a Saint-Pierre (5 km) In località Maisonneuve, all’interno di un parco ombreggiato e pieno di fiori, questo giardino ornitologico per la protezione e l’allevamento ospita circa duecentocinquanta specie di uccelli provenienti da tutti i continenti.

La palude degli uccelli, a Dolus (0 km): Parco ornitologico e faunistico che copre una superficie di dieci ettari ospitando circa seicento animali appartenenti a sessanta specie.

Maison de la Nature (Casa della natura) nel paese di La Brée (16 km): paludi salate, chiuse per la pesca, allevamenti di ostriche, giardini, paludi, boschi di pini : da scoprire a piedi o in bicicletta da soli o con guide.

Il faro di Chassiron a Saint-Denis d’Oléron (18 km): Questo faro, alto 46 metri, è stato inaugurato nel 1836

il porto di La Cotinière (7 km): vivace e colorato, questo porto è rinomato per la pesca di specie nobili (sogliole, spigole, scampi e così via).

La chiesa romanica di Saint-Georges: secoli XI e XII

 Per i bagnanti Magnifiche e vaste spiagge di sabbia fine circondano l’isola. Delimitate da pinete, riparate dai venti provenienti dal mare, per la gioia di grandi e piccoli.

Saintes

Città d’arte e di storia fondata nel I secolo lungo la Charente. Capitale della regione di Saintes sotto la dominazione romana, un tempo capitale dell’Aquitania, Saintes ospita numerose testimonianze dell’antichità, del Medioevo e del XVIII secolo.

Il portale riccamente scolpito della facciata della chiesa abbaziale di Sainte-Marie e il campanile con cupola ovoidale e copertura a scaglie rovesciate costituiscono uno splendido esempio dell’arte romanica nella regione di Saintonge; L’anfiteatro gallo-romanico: Costruito agli inizi del I secolo, poteva ospitare oltre 15000 spettatori.

Ile de Re

Al largo di La Rochelle, l’isola è accessibile mediante un ponte a pedaggio.  Le piccole case bianche aprono persiane verdi su stradine invase dalle malvarose. I porti, incassati nelle fortificazioni o rannicchiati nei pressi di un campanile utilizzato come punto di riferimento dai marinai, ospitano numerose imbarcazioni da diporto. Le lunghe spiagge di sabbia fine e il clima eccezionale fanno dell’isola il punto d’incontro preferito dagli amanti del sole e dell’aria aperta, adatto al relax e alle scoperte.

Le chiuse per la pesca: a Sainte-Marie e Saint-Clément Esse fanno rivivere una tecnica di pesca primitiva: sommerse durante l’alta marea, queste chiuse intrappolano i pesci quando il mare si ritira.

Il Faro delle Balene, in Saint-Clément Dall’alto di questo faro (XIX secolo), è possibile godere di una magnifica vista, dopo essersi inerpicati per i suoi 257 scalini !

Saint-Clément: l’«Arche de Noë», parco zoologico e floreale nelle immediate vicinanze del faro delle balene.

Saint-Martin-de-Ré: Accesso alla cittadella, visite alle fortificazioni, al porto, alla chiesa (vista panoramica dal campanile)  e agli antichi quartieri.

La Flotte-en-Ré: Visita attraverso le viuzze del villaggio, il porto, il mercato, l’abbazia di Châteliers, il forte de la Prée e i parchi di ostricoltura.

Sainte-Marie-de-Ré: Visita alla città vecchia e al campanile della chiesa.

I mercati dell’isola di Ré: In tutti i comuni dell’isola si tengono in estate mercati che vendono legumi e frutta. Il posto d’onore è riservato alle produzioni locali : patate, ostriche, cozze, pesci e crostacei, formaggi e burro, vino Pineau des Charentes, cioccolata, caramelle, biscotti... Si tengono inoltre, in particolare a Saint-Martin, alcuni mercati notturni.

Per i bagnanti Interminabili distese di sabbia fine circondano l’isola, delimitando ciascuno dei dieci villaggi con splendide spiagge ideali per le vacanze di famiglia.

La riserva naturale di Lilleau des Niges, a Les Portes Durante le migrazioni e lo svernamento, migliaia di uccelli vengono ospitati da questa riserva: oche, volpoche, beccacce di mare, pettegole ecc. Una pista ciclabile consente di scoprire il parco e diversi sentieri pedonali fiancheggiano la riserva.

 Ars: il porto, la chiesa di Saint-Etienne con il suo campanile nero, utilizzato come punto di riferimento dai naviganti

Lago di Annecy

Temperatura dell'acqua in estate: fra i 20 ed i 24 gradi, La lunghezza complessiva è di 14 chilometri, Il punto più largo 3,5 km, il più stretto è di soli 800 metri, Altitudine 447 metri, Perimetro 32 km, Profondità massima 80 metri. Lungo le due rive sono distribuiti alcuni piccoli borghi. Tra i più famosi Duingt, che con il suo sperone divide nettamente il Grand Lac dal Petit Lac, le graziose cittadine di Talloires e di Menthon. A sud di Annecy la Route du Semnoz conduce agli impianti sciistici e alla Cret de Chatillon, che offre una bella panoramica sul lago. Scendendo s'incontra la fitta foresta di Semnoz con i suoi sentieri, la foresta della Cret du Maure e ritornando sulla strada la Riserva della Petit Jeanne, dove si possono accarezzare e osservare da vicino dei tenerissimi cerbiatti.  Sopranominata la Venezia della Savoia, Annecy è collocata sui bordi del suo lago, originato dalle acque del Vassé, che solca la cittadina con i suoi piccoli canali. Annecy possiede un gran numero di monumenti. Fin dal XII secolo, il castello domina la città vecchia, che ha saputo conservare le sue abitazioni ad arcate, i ponti stretti, le chiese ed i canali sotterranei, i pozzi e le fontane.

La tradizione dei mercati continua fino ai nostri giorni: tutto l'anno, dalle 8,00 alle 12,00, il martedì, venerdì e la domenica potrete riviverla, insieme agli abitanti del posto.

Veyrier-du-lac: Rilassatevi in questo paesino addossato alle pendici del Monte Veyrier e godetevi la splendida vista sul Lago d’Annecy.

Menthon-Saint-Bernard: Celebre sito d'interesse storico, con il suo castello medievale vi accoglierà nel suo borgo, in cui la vita trascorre piacevolmente, e nelle sue frazioni dal fascino intatto.

Bluffy: Tipico borgo campestre e pittoresco, Bluffy vi offre in tutte le stagioni la possibilità di effettuare piacevoli passegiate a piedi.

Riserva naturale del Roc de Chere (Menthon-Saint-Bernard - Talloires) Situata sulla riva est del Lago d'Annecy, la Riserva Naturale del Roc de Chère vi permetterà di scoprire una fauna ed una flora diversificate, ma anche stupendi panorami sul Lago d'Annecy e sulla Baia di Talloires.

Castello di Menthon-Sint-Bernard: Abitato fin dall'XI secolo dalla stessa famiglia, costruito dall'XI al XIX secolo, racchiude ancora la sua ricca mobilia e l'arredamento d'epoca. Animazione con personaggi in costume durante i fine settimana ed i giorni festivi

 ITINERARIO

Pointe sublime

 verso Rocamadour

 Rocamadour

 Castello di Montal

St.Céré  Castello di Castelnau
Arcais  St.Georges (Ile d'Oleron)
Cognac (Martell) La Rochelle
St.Martin (Ile de Re)  St.Trojan le Bains (Ile d'Oleron)
 Thiers  Albertville
 Parc National de la Vanoise Parc National de la Vanoise
Bonneval sur Arc Annecy
 
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