Quest’anno le tre settimane di ferie estive le abbiamo
trascorse nel Sud della Francia tra le Gole del fiume Tarn e l’Ile d’Oleron,
con brevi soste durante il viaggio di ritorno in Alvernia (Thiers) ed Alta
Savoia (Albertville).
Il gruppo che ha partecipato al tour in terra francese
era composto da 9 equipaggi (4 roulotte, 4 camper ed una tenda) per un
totale di venti persone.
Partiti da Bologna nel pomeriggio del 4 agosto, 20 km
dopo Ventimiglia, ci siamo fermati nell’ampia area di sosta “La Scoperta”,
in territorio francese, dove abbiamo pernottato. Il mattino seguente abbiamo
proseguito sulle ottime, autostrade del sud della Francia fino a
Momtpellier, poi Millau e quindi risalendo la Valle del Tarn, siamo giunti
al camping “International Les Bords du Tarn”, vicino a Le Rozier. Questo
borgo si trova ai margini della Corniche de Causse Mejan,
ampia area montuosa molto verde di una bellezza naturale e fruibilità
notevole; in questa zona è possibile osservare spettacolari fenomeni carsici
e profonde gole entro cui scorrono i fiumi Tarn, Jonte e Dourbie più a sud.
Nei cinque giorni di permanenza abbiamo visitato posti
molto belli e particolari quali:l’Aven Armand, grotta di
stalagmiti che formano una grandiosa foresta pietrificata; le Chaos de
Montepellier le Vieux, spettacolare ambiente di rocce ruiniformi
dalle forme strane, con sentieri che raggiungono arditi punti panoramici;
l’Abime de Bramabiau, lunga e stretta gola sotterranea scavata dal
fiume.
Molto belli i
paesini di Le Rozier, Peyrelau, La Malene, Meyrueis, oltre al
castello di Peyrelade, arroccato su di uno sperone roccioso che
domina la valle sopra Le Riviere sur Tarn.
Ovviamente chi viene in questa zona non può fare a
meno di provare a scendere in canoa lungo il fiume Tarn: è una esperienza
unica e indimenticabile.Noi abbiamo percorso uno dei tratti più belli, fra
la Malene e le Cirque des Baumes, dove il fiume scorre lentamente fra alte
pareti rocciose; in mezzo a questo bellissimo spettacolo naturale ogni tanto
appaiono delle spiaggette, dove ci si può fermare, per poi riprendere la
discesa. L’organizzazione è perfetta: terminato il percorso, dei mini bus
riportano persone e canoe alla partenza. Il costo è stato di 12 euro a
persona, ed abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza, comprese un paio di
soste, per compiere gli 8 km del percorso.
Lasciate le Gole del Tarn, abbiamo ripreso il viaggio
verso ovest, fermandoci un paio di giorni a Rocamadour, situata nella
valle del Lot e Dordogna. Rocamandour è un antico borgo medievale,
aggrappato sulle ripidi pendici di un canyon, in uno spettacolare ambiente
naturale. Nelle vicinanze abbiamo visitato la grotta de la Gouffre de
Padirac, raggiungibile con un sistema di scale ed ascensori; tramite
questi è possibile scendere in fondo ad un abisso, per poi entrare in una
grande spaccatura sotterranea dove scorre un fiume che può essere percorso,
per un certo tratto, in barca. Inoltre ci siamo recati nei paesini di
Montvalent e St Céré e visitato i castelli di Montal e
Castelnau.
Il 12 agosto 06 abbiamo raggiunto l’Atlantico
sistemandoci nel camping “Les Chenes Verts” a Dolus, sull’Ile d’Oleron
che è collegata al continente con un lungo ponte (km 3,5). L’isola è
pianeggiante e presenta numerose piste ciclabili che permettono di
raggiungere sia i paesini, lungo la costa orientale, quali Chateaux d’Oleron,
Boyardville, la foresta di Saumonards, St. Denis ed il faro di Chassiron
posto in punta all’isola, sia quelli sulla costa occidentale (quasi tutta
sabbiosa e con alte dune) come la Cotiniere, Le Petite Village, St. Trojan e
la sua foresta.
Oltre all’Ile d’Oleron, abbiamo fatto escursioni lungo la costa atlantica,
entrando nella bellissima foresta costiera de la Coubre e
raggiungendo il faro e le frequentatissime spiagge sabbiose dei
turisticizzati paesini di La Palmyre e St. Palais sur Mer, sull’estuario
della Gironda.
Verso nord abbiamo visitato la pittoresca cittadina di La Rochelle,
notevole centro balneare e turistico; essa è in parte ancora circondata dai
bastioni settecenteschi e presenta tre possenti torrioni, che dominano
l’ingresso del caratteristico vecchio porto, oggi esclusivamente turistico.
Si è poi proseguito per la vicina Ile de Rè, detta anche isola delle
bici, perché ci sono molte piste ciclabili che raggiungono splendidi paesini
come Rivedoux Plage, St. Martin de Rè, La Couarde sur Mer, Ars en Rè, Les
Portes en Rè e l’interessante riserva naturale des Niges, verso il faro des
Baleines; ovunque è possibile noleggiare bici (12 €/d).
Nell’interno, verso Niort, siamo entrati nel parco
naturale di les Marais Poitevin, detto anche la Venezia Verde,
composto da un labirinto di canali ed insediamenti rivieraschi, dove è
possibile andare a cavallo, in bici, barca, canoa ed in trenino con partenze
da Coulon.
Molto bella è stata la gita nella valle dello Charente; superata Marennes,
dove spicca l’altissimo campanile gotico, siamo giunti a Saintes,
città d’arte e di storia, visitando l’Arco Germanico, l’Abbaye- aux -Dames e
l’Anfiteatro Romano.
Percorrendo la panoramica vecchia statale D24, che
costeggia il fiume Charente, siamo entrati nell’area del cognac, fra estese
coltivazioni di vigneti ed insegne di caves (cantine); dopo una breve sosta
nelle vicinanze di Chaniers, per vedere un vecchio mulino del XVII
secolo, abbiamo raggiunto Cognac e visitato le famose “Caves Martell”
con tanto di assaggi finali dei loro ottimi cognac.
Il 20 agosto abbiamo lasciato l’Ile d’Oleron,
dirigendoci ad est verso il centro della Francia, attraversando la
verdissime e tranquille regioni del Limosino e dell’Alvernia, in un
paesaggio collinare dolcissimo, ricco di boschi, prati, e tanti animali al
pascolo, fino a raggiungere Thiers, nelle vicinanze di Clermont
Ferrand, per una breve sosta di due giorni.
Thiers è una graziosa cittadina adagiata su di una
collinetta e diventata famosa per l’arte di fabbricare i coltelli; molto
bello è il quartiere medievale con case a graticcio e tanti negozi di
coltelli di ogni genere. A qualche chilometro di distanza, su di una altura
circondata da un’ampia area forestale, sorge il castello di Ravel dal
quale si ha una vista panoramica straordinaria sulla valle ed il Puy- de-
Dôme. Merita sicuramente una visita la città termale di Vichy, dai
curatissimi parchi e giardini lungo il fiume Allier.
Ripresa l’autostrada A72 a Thiers Ovest, ci siamo
diretti verso St. Etienne, poi Lyon e Chambery fino a raggiungere
Albetville, sulle alpi francesi nell’Alta Savoia, dove abbiamo
visitato località di grande interesse turistico e paesaggistico quali: il
lago di Tignes, la Val d’Isere, il Col de l’Iseran
(il più alto passo d’Europa con i suoi 2770m) e il Parc National de la
Vanoise con le cime più alte ancora innevate, bellissimi prati e mucche
al pascolo poi ruscelli, cascatelle e paesini molto caratteristici come
Bonneval-sur-Arc, costruito quasi tutto in legno e tipico esempio di
architettura spontanea alpina.
Da non perdere la
passeggiata al borgo medievale di Conflans, in posizione panoramica sopra
Albertville e l’omonima foresta che la circonda.
Il lago d’Annecy, con acque di un color blu
intenso, è uno dei più suggestivi bacini prealpini, sulle cui rive sorge
sulla sponda nord-occidentale, Annency, bellissima cittadina in
parte d’aspetto medievale, attraversata dal fiume Thion e dominata
dall’imponente mole del castello, da cui scendono strette vie che portano al
centro cittadino, molto accogliente con fioriere in ogni angolo, negozi e
tanti ristorantini.
Il 25 agosto, riprendiamo la via del ritorno; la
giornata è limpida e soleggiata.Giunti a Modane, invece di rientrare in
Italia dal traforo de Frejus, decidiamo di continuare sull’ottima RN6
passando dal Col du Mont Cenis; la scelta si dimostrerà poi
ampiamente azzeccata soprattutto per la straordinaria bellezza del
paesaggio. A Lanslebourg la strada inizia decisamente a salire con pendenze
massime dall’8 al 10%, mantenendosi però, anche nei pochi tornanti, sempre
abbastanza larga e facilmente percorribile; il paesaggio è sempre più
maestoso con vista eccezionale sulla valle e le montagne che la circondano,
le cui cime più alte erano ancora coperte di neve.
In cima al passo (2085 m) ci fermiamo, per la notte,
in un ampio parcheggio in posizione panoramica sul grazioso lago del
Moncenisio, dalle limpidissime acque turchesi e con tante mucche al pascolo
sui verdi prati .
Il mattino seguente ci risveglia il dolce e tenue suono dei campanoni degli
animali che stanno pascolando nei prati vicini. Poco dopo ripartiamo,
percorrendo senza difficoltà la lunga discesa fino a Susa, poi in autostrada
facciamo ritorno a casa dopo tre settimane di vacanza trascorse in una parte
della Francia molto bella ed affascinante, ma inspiegabilmente poco
frequentata dagli italiani, soprattutto nelle regioni delle Gole del Tarn,
Ile d’Oleron e la vicina costa atlantica dello Charante Maritime.
NOTIZIE FLASH
ANDAMENTO
METEO
Clima
gradevole, con notti fresche e giornate soleggiate fino a ferragosto; nei
giorni successivi, all’Ile d’Oleron, si è passati ad una certa variabilità
con sole e brevi piogge; bel tempo nell’ultima settimana di vacanza. Le
temperature minime non sono mai scese al di sotto dei 10 °C, mentre le
massime hanno raggiunto appena i 22 °C sulla costa atlantica ed i 28 °C
all’interno.
VIABILITA’
Ottima la rete stradale francese, con segnaletica molto
chiara e ben visibile sia nelle autostrade (a pedaggio), che nelle
superstrade e strade statali (anche in quest’ultime, troviamo aree di sosta
e di pic-nic).
Per i rifornimenti di carburante conviene servirsi degli Ipermarchè dove si
può risparmiare il 10%.
Il passaggio sotto il tunnel del Frejus costa € 31 per le auto e 40 € per
camper e auto con caravan.
CAMPEGGIO
Ci sono campeggi ovunque ed il posto si trova sempre; la
Francia è la nazione europea che ha più campeggi in assoluto ed a prezzi
decisamente convenienti. Segue ora una breve descrizione dei camping in cui
ci siamo fermati durante il nostro viaggio ed il costo di un equipaggio di 2
persone con auto e caravan o camper, comprensivo di elettricità.
“INTERNATIONAL
LES BORDS DU TARN”,
LES BARRIASSES, MOSTUE JOULS - MILLAU
www.camp-international.com
Tel. : +33 05 65626294
Abbastanza grande, pianeggiante, ben ombreggiato,
pulito ed ordinato, direttamente sul fiume Tarn, a circa 1 km da Le Rozier;
frequentato soprattutto da olandesi, e molto ben diretto ed organizzato dai
sig.ri Annie ed Alain Royon.
Noi abbiamo prenotato le piazzole, però c’è sempre posto; diversi sono i
campeggi nelle vicinanze; costo € 17.
“LES CIGALES”
HOSPITALET, ROCAMADOUR
www.camping-cigales.com
Tel. : + 33 05 65336444
Si trova ad Hospitalet, Km 1 da Rocamadour, su di un’ampia
area pianeggiante, ombreggiato, ben organizzato con piscina, mini golf;
ottimi servizi; c’è sempre posto; costo € 18.50.
“LES CHENES VERTS” PASSE DE L’ECUSSIERE, DOLUS D’OLERON,
ILE D’OLERON
www.les-chenes-verts.com
Tel. : +33 05 46753288
Si trova nella zona ovest (tramonto), dell’Ile d’Oleron,
direttamente sul mare con ampia spiaggia sabbiosa; campeggio molto spartano
ed essenziale, ben ombreggiato, ed in posizione ideale per visitare l’isola
in bici; ci sono ottimi camping anche ad est dell’isola, vicino a
Boyardville; costo € 23
“D’ILOA”, COURTY, THIERS –
CLERMONT-FERRAND
Tel.: + 33 04 73801490
Camping di
passaggio, all’interno di una ampia area ricreativa e sportiva (base de
loisir), vicino al fiume ed un laghetto; ben tenuto, ottimi servizi, c’è
sempre posto. Si trova a circa 3 Km dall’uscita dell’autostrada A72, Thiers
Ovest; costo € 14.
“MUNICIPAL LES ADOUBES”,
ALBERTVILLE, ALTA SAVOIA
E-MAIL:
tourisme@albertville.com Tel.: +33 04 79320662 / 79320422
Sorge su di un’ampia area verde e pianeggiante lungo il fiume Arly; è molto
ben organizzato, e si trova ad appena 300 m dal centro di Albertville; c’è
sempre posto. Arrivando dalla superstrada D601, uscire ad Albertville Centre;
costo € 12.
Giuseppe Pritoni
S. Giovanni in Persiceto (BO)
Luoghi visitati |
Giorno |
Luoghi |
6 agosto 2006 domenica |
Millau, Le
Rozier, Peyreleau* |
7 agosto 2006 lunedi |
La Malene,
Pointe Sublime, grotte L'Aven Armand** |
8
agosto 2006 martedi |
La Malene
(canoa)***, Abime de Bramabiau |
9
agosto 2006 mercoledi |
Montellier le
Vieux |
10
agosto 2006 giovedi |
Rocamadour*** |
11
agosto 2006 venerdi |
Gouffre de
Padirac***, Montvalent, castello di Montal*, Saint céré**, castello di
Castelnau* |
13
agosto 2006 domenica |
Ile d'oleron |
14
agosto 2006 lunedi |
Coulon (Marais
Poitevin)*, Arcais*, St.Hilaire |
15
agosto 2006 martedi |
Marennes, Ile
d'Oleron |
16
agosto 2006 mercoledi |
Ile d'Oleron
(St.Denis, St.Georges, Boyardville) |
17
agosto 2006 giovedi |
Cognac (Martell)**,
Saintes** |
18
agosto 2006 venerdi |
La Rochelle***,
Ile de Re* (St.Martin, faro) |
19
agosto 2006 sabato |
Ile d'Oleron
(Le chateau d'Oleron, St.Trojan les Bains) |
21
agosto 2006 lunedi |
Vichy,
castello di Ravel, Thiers** |
22
agosto 2006 martedi |
Albertville* |
23
agosto 2006 mercoledi |
Parc National
de la Vanoise*** (Bonneval sur Arc, Val d'Isere) |
24
agosto 2006 giovedi |
Annecy***,
Conflans |
* = Bello
** = Molto Bello
*** = Da non Perdere |
|
Campeggi |
Periodo |
Campeggio |
Indirizzo |
Città |
5-10 agosto |
Camping International
les bords du tarn
° |
Tel. +33 (0)5 65626294
www.camp-international.com
In the direction South-North: crossing the Millau Viaduct: - Motorway
A75 from Béziers (toll-free) - Exit 44,1 - direction Aguessac - Gorges
du Tarn - In Aguessac, take direction Gorges du Tarn on the road D907
-Pass through Rivière sur Tarn and Boyne. Then 4km further on the right
you are at your destination. |
Mostuejouls (Millau) |
10-12 agosto |
Camping
Les cigales
°°°° |
Tel. +33 (0)5 65336444
www.camping-cigales.com |
Hospitalet (Rocamadour)
|
12-20 agosto |
Camping
Les chênes verts
° |
Tel. +33 (0)5 46753288
www.les-chenes-verts.com
Passe de l'Ecuissière
Opening
hours: from 8.30 a.m. to 1.00 p.m. and from 3.00 p.m. to 7.30 p.m..
Opening
and Closing of the gate: from 7.00 a.m. to 10.00 p.m..
Little
grocery store: Gas, ice-cream., Telephone cards, token for washing
machines, cigarettes, magazines, games, disposable cameras and films,
spices, milk products, sweets, food, health products, functional
products… |
Dolus d’oleron
(Ile d’oleron) |
20-22 agosto |
Camping Iloa
°°° |
Tel. +33 (0)4 73801490
Courty
A72, uscita Thiers ovest, poi D906
verso Vichy
Descriptif Terrain: Terrain de 1,5 ha peu ombragé et plat, au bord d'un
étang (baignade interdite, pêche gratuite), à 375 m d'altitude, à 7 kms
du centre ville et 3 kms de la zone commerciale.
Services: Anglais et Espagnol parlés / Gardiennage / Animaux acceptés (tenus
en laisse, avec carnet de vaccination) / Borne pour camping-car à 75 m /
Pains de glace
Capacité accueil: 46 dont 9 emplacements grand confort caravane
Restauration / Alimentation: Bar et restauration à 200 m (restaurant,
snack) / Passage de commerçants ambulants / Barbecue autorisé (collectif) |
Thiers |
22-24 agosto |
Camping
Les adoubes
°° |
Tel. +33 (0)4 79320662 |
Albertville |
° = scarso
°° = sufficente
°°° = buono
°°°° = molto buono |
|
Pointe sublime |
Il
Point Sublime(900mt) è un notevole belvedere che domina le gole del Tarn
|
Castello di
Castelnau |
Il
Castello di Castelnau-Bretenoux è uno dei più belli esempi di
architettura militare-medioevale, incredibile testimionanza della
potenza dei baroni di Castelnau. Sito su un'ampia terrazza triangolare,
fiancheggiato da 6 grosse torri, protetto da un alto bastione a da un
profondo fossato, il castello costituisce il punto di confine di 4
grosse province: Perigord, Limosino, Alvernia e Quercy. Ciò gli diede
una grande importanza strategica durante il Medioevo. Le parti più
antiche del castello risalgono al XII secolo. |
Gouffre de
Padirac |
Questa
ampia caverna a est di Rocamadour sulla D673, si apre nella parete
calcarea. E’ possibile scendervi con acensori e poi imbarcarsi su barche
navigando su canali sotterranei e nelle grotte illuminate. |
Rocamadour |
Arroccato su una vertiginosa parete, il borgo si innalza con sviluppo
verticale a partire dal fiume verso il cielo in un susseguirsi di case,
chiese fino a terminare al castello in cima a tutto. Il paese è meta di
pellegrinaggi da tutta Europa in adorazione della Vergine Nera, la cui
statua è custodita nella cappella di Notre Dame, e i cui miracoli
preannunciati dal suono di una campana, hanno da secoli attirato qui i
fedeli.
Villaggio situato sulla Causse, accoglie ogni anno 1,5 milioni di
visitatori e pellegrini. Autentica sfida all’equilibrio, Rocamadour,
costruita sulla rocca è una sovrapposizione di tetti scuri, case e
chiese. Dal castello che incorona quest’audace impalcatura si vede un
picco di 150 metri in fondo al quale serpeggia il fiume Alzou.
Rocamadour è rimarchevole con le 7 cappelle che compongono il santuario
dedicato a Notre Dame sin dall’alto Medio Evo. In effetti, nel riparo
sotto la roccia al centro della scogliera era stata costruita una
cappella per ospitare una misteriosa Vergine Nera. E’ nel 1166, che un
abitante del villaggio in punto di morte chiese alla sua famiglia di
seppellire le sue spoglie all’ingresso dell’oratorio. “Appena cominciato
a scavare fu ritrovato intatto il corpo del beato Amadour, e nella
stessa integrità fu posto nella chiesa".
Alla
stessa epoca, nel 1172 fu redatto in uno stile semplice e gradevole da
leggere, il racconto dei 126 miracoli che si sono prodotti sui luoghi
per intercessione della Santa Vergine. Un merito speciale va al
campanile miracoloso, oggi nella cappella della Vergine Nera, che
suonava alla preghiera dei marinai in pericolo.
Da
quel momento, Rocamadour fu un luogo di intenso pellegrinaggio
nell’Occidente cristiano medievale. |
Saint Céré
|
Una
graziosa citta mercato, il fiume Bave scorre vicino alle belle strade,
alla piazza del mercato e agli edifici seicenteschi. In direzione nord
sorgono i due bastioni del castello di St. Laurent les Tours. |
La Rochelle |
L’eredità culturale e architettonica è
testimone della vocazione marittima del centro fortificato. Le
abitazioni rinascimentali e quelle del XVIII secolo, armoniose con le
facciate bianche, conservano il ricordo dei loro proprietari del
passato, armatori e negozianti arricchitisi prima grazie al commercio
del vino e del sale, poi agli scambi con l’America. Le strade
caratterizzate da arcate e percorse da negozi evocano le botteghe di un
tempo, quando i commercianti, al riparo dalle intemperie, mettevano in
mostra le merci appena scaricate. E in alcune strade, i pavé tondi « del
Canada » raccontano ancora la storia delle navi che imbarcavano gli
emigranti per condurli verso il Nuovo Mondo e tornavano a La Rochelle,
zeppe di questi grandi ciottoli. È proprio passeggiando nel porto dei
Minimes che meglio si respira l’aria del Rinascimento marittimo di La
Rochelle. Con una capacità di tremilacinquecento posti, è oggi un porto
esclusivamente turistico, nonché il primo porto europeo della costa
atlantica. Ogni appassionato di vela conosce questo luogo che attira i
più bei velieri del mondo intero.
Torre della Lanterne
(lanterna) detta dei Quatre Sergents (quattro sergenti), risalente al XV
secolo. Costruita per essere utilizzata come faro, fu inoltre utilizzata
come prigione per molti anni. Circa seicento graffiti eseguiti dai
corsari britannici, olandesi o spagnoli e dai prigionieri sono tuttora
presenti a testimonianza della sua funzione carceraria.
Torre Saint-Nicolas,
(XIV secolo). Dal percorso di ronda o dalla piattaforma di guardia
accessibili mediante un labirinto di scale, questa torre offre uno
stupendo panorama sul vecchio porto e sulla città.
Torre della Chaîne
(catena), risalente al XIV secolo. La catena a cui deve il nome, tutt’oggi
conservata ai suoi piedi, serviva a chiuderne il portone durante la
notte.
Municipio
Bell’edificio dei secoli XV e XVI protetto da un muro di
cinta in stile tipicamente gotico. In esso vengono conservate numerose
testimonianze del passato, tra le quali alcune rievocano l’assedio della
città.
Altri luoghi da visitare:
la Maison Henri II, il Palazzo di Giustizia, le strade del Minage,
Réaumur, dei Merciers, la Maison Nicolas Venette.
Per gli amanti dei giardini
La
Rochelle vanta molti parchi e giardini: il parco Charruyer, il parco
Franck Delmas, il viale del Mail, il giardino delle piante del Museo di
Storia Naturale, il parco della stazione, il piccolo giardino del
Chiostro delle Dames Blanches invitano a passeggiare tra alberi
meravigliosi o lungo gli argini, i viali, le aiuole o le passeggiate
costeggiate da fiori colorati e profumati. |
Cognac |
La
città è celebre in tutto il mondo per l’acquavite ricavata dai vigneti,
distillata e invecchiata nelle cantine lungo la Charente.
Castello: antico castello dei Valois, in cui nacque Francesco I nel 1494
(magnifiche sale rinascimentali, dimora del Governatore, la «Salle au
Casque», famosa sala con un emblema raffigurante un elmo). Dalla fine
del XVIII secolo, è proprietà della famiglia Otard, produttrice di
cognac.
Le grandi distillerie di cognac:
A Cognac, Jarnac o Rouillac, le grandi distillerie di
cognac, Camus, Hennessy, Otard, Martell, Prince Hubert de Polignac,
Louis Royer, Rémy-Martin e Courvoisier propongono visite guidate durante
le quali vengono spiegati i processi di produzione del cognac:
viticoltura, distillazione, invecchiamento e accostamento dei vini. La
visita alle sale di distillazione, alle cantine, ai laboratori di
imbottigliamento e talvolta alle aziende, oltre alla possibilità di
usufruire di un supporto audiovisivo e di una degustazione, completano
queste visite.
Come leggere un’etichetta: «VS», «VSOP», «VO», «Réserve», «Napoléon»,
«XO»… sono alcune delle denominazioni utilizzate sulle etichette delle
bottiglie di cognac. Tali indicazioni sono regolamentate e forniscono
indicazioni sull’età dell’acquavite più giovane utilizzata per ottenere
il prodotto finale. Un’etichetta che riporta l’indicazione «VS»
designa un cognac la cui acquavite più giovane è invecchiata almeno
ventiquattro mesi. Le altre acquaviti utilizzate possono essere
invecchiate da cinque a dieci anni. Le indicazioni «Réserve», «VO» e «VSOP»
designano un invecchiamento minimo di quattro anni per le acquaviti
utilizzate. In pratica, tali diciture indicano una percentuale
considerevole di cognac invecchiato dieci, quindici, venti anni o
perfino di più. Le indicazioni «Napoléon», «Vieille Réserve», «Extra» e
«XO» si riferiscono a cognac invecchiati almeno sei anni. |
Marais poitevin
(le paludi del Poitou)
Vicino a
Coulon - Niort
|
In
ogni stagione, il Marais poitevin (le paludi del Poitou) respira
seguendo il ritmo di chilometri di corsi d’acqua che, in questi luoghi,
hanno sostituito le strade e collegano uomini e villaggi in un dedalo di
canali misteriosi.
A ovest, nei pressi di Niort, si estende il
regno delle zone palustri dette «umide», un labirinto di vie d’acqua
caratterizzato da una vegetazione lussureggiante. Ed è proprio
sull’acqua che meglio si esplorano queste distese misteriose,
accompagnati da un « maraîchin » (abitante di queste zone) che conosce
tutti i segreti dei canali ed è in grado di raggiungere i villaggi
sospingendo con sicurezza la propria «plate» (imbarcazione a fondo
piatto) con una « pigouille » (lunga pertica). Più vicino al mare, si
trova l’area palustre detta « asciutta ». Questa zona offre un paesaggio
aperto e scarsamente alberato, dove i fossati sono costeggiati da
salici, prugnoli, ginestre, giaggioli e giunchi. Un paesaggio modellato
da vaste distese di vie d’acqua, collegate da ponticelli o interrotte da
chiuse, che si apre sulla baia di Aiguillon, in prossimità
dell’Atlantico. Anguille, lucci, persici, lucioperche, chiurli, avocette,
pittime reali e pappi popolano questo paesaggio per metà acquatico e per
metà terrestre, interrotto solo dallo sciabordio di
un’imbarcazione o dal volo di un airone.
Passegiata in barca:
Un’uscita in barca per penetrare nel cuore del Marais poitevin, da
scoprire in «plate» o in barca. Presso gli attracchi sono disponibili
molte imbarcazioni di vario tipo per passeggiate guidate o libere di
durata compresa tra mezz’ora e tre ore.
Scoperta in canoa:
Molti
imbarcaderi propongono canoe e kayak per esplorare le paludi alla
scoperta del Maraisin.
Con partenza da Coulon,
il trenino « le Pibalou » o il minibus « le Baladin du marais » vi
accompagneranno in un viaggio alla scoperta della storia, della fauna,
della flora e dell’architettura dei paesi, proponendovi gite commentate
ed escursioni nei luoghi del Marais.
Con imbarco a Magné,
un’imbarcazione abitabile in grado di accogliere fino ad
otto persone vi cullerà sulle acque della Sèvre Niortaise, sotto le
fronde che costeggiano i canali ed i corsi d’acqua del Marais. Per
informazioni, rivolgersi alla compagnia Sèvre Loisirs.
Il Marais a piedi, in bici o a cavallo:
Tra
rigagnoli, canali e chiuse, sono stati tracciati molti percorsi da
seguire a piedi o in bicicletta, in armonia con questo grande silenzio
verde. Le stradine cedono molto presto il passo a percorsi sterrati, che
si inoltrano nel mezzo di un labirinto di alberi, dove si penetra sotto
una volta di vegetazione e si scopre la vera intimità del Marais :
frassini, salici, ontani e pioppi si allineano lungo i fossati
silenziosi, tappeti vellutati di lenticchie d’acqua, prati dove pascola
qualche mucca bianca, appezzamenti coltivati a zucchine, fave, mojhette
(deliziose e tenere melanzane bianche), carciofi e cipolle. |
Ile d'Oleron |
L’isola è collegata alla terraferma da un viadotto lungo tre chilometri
ad accesso gratuito. Ai suoi piedi, nei parchi di ostricoltura vengono
allevate le famose ostriche della regione di « Marennes-Oléron ».
Battelli dai colori vivaci vanno e vengono, carichi di ostriche, come in
un balletto al ritmo delle maree. Magnifiche spiagge di sabbia fine si
succedono, ideali per i bambini, gli sport e i giochi acquatici,
delimitate da grandi boschi di pini marittimi o di lecci. L’isola è
circondata da dune tappezzate di sempreverdi, sparti pungenti e garofani
color malva.
Il porto delle saline, a Le Grand-Village-Plage (7 km):
Alla scoperta della palude salata, visita all’ecomuseo
del sale, presentazione dell’ostricoltura e delle chiuse per la pesca e
gita in barca lungo i canali.
La « Maison de l’huître Oléronaise a Saint-Trojan (12
km):
Allestito nella capanna di un ostricoltore nel porto di
Saint-Trojan, questo piccolo museo presenta l’attività ostrearia ed
espone alcuni strumenti tipici utilizzati; scoperta della fauna e della
flora marine.
Il trenino ( P’tit train ) di Saint-Trojan (12 km):
Questo piccolo treno conduce, attraverso un percorso
lungo trenta chilometri andata e ritorno, a luoghi inaccessibili dalla
strada in mezzo al bosco, lungo la baia di Gatseau, quindi oltre le dune
fino al Pertuis de Maumusson ; durata 1 h 30. Gite in treno al calar del
sole a luglio e agosto ; durata 2 h.
Il centro ostreario di Fort Royer, a Boyardville (8 km):
Visita commentata de questa area naturale con le paludi,
i canali, i parchi di ostricoltura e le capanne degli ostricoltori ;
percorsi botanici.
Il parco ornitologico, a Saint-Pierre (5 km)
In località Maisonneuve, all’interno di un parco
ombreggiato e pieno di fiori, questo giardino ornitologico per la
protezione e l’allevamento ospita circa duecentocinquanta specie di
uccelli provenienti da tutti i continenti.
La palude degli uccelli, a Dolus (0 km):
Parco ornitologico e faunistico che copre una superficie
di dieci ettari ospitando circa seicento animali appartenenti a sessanta
specie.
Maison de la Nature (Casa della natura) nel paese di La
Brée (16 km):
paludi salate, chiuse per la pesca, allevamenti di ostriche, giardini,
paludi, boschi di pini : da scoprire a piedi o in bicicletta da soli o
con guide.
Il faro di Chassiron a Saint-Denis d’Oléron (18 km):
Questo faro, alto 46 metri, è stato inaugurato nel 1836
il porto di La Cotinière (7 km):
vivace e colorato, questo porto è rinomato per la pesca di specie nobili
(sogliole, spigole, scampi e così via).
La chiesa romanica di Saint-Georges:
secoli XI e XII
Per i bagnanti
Magnifiche e vaste spiagge di sabbia fine circondano l’isola. Delimitate
da pinete, riparate dai venti provenienti dal mare, per la gioia di
grandi e piccoli. |
Saintes |
Città
d’arte e di storia fondata nel I secolo lungo la Charente. Capitale
della regione di Saintes sotto la dominazione romana, un tempo capitale
dell’Aquitania, Saintes ospita numerose testimonianze dell’antichità,
del Medioevo e del XVIII secolo.
Il
portale riccamente scolpito della facciata della chiesa abbaziale di
Sainte-Marie e il campanile con cupola ovoidale e copertura a scaglie
rovesciate costituiscono uno splendido esempio dell’arte romanica nella
regione di Saintonge; L’anfiteatro gallo-romanico: Costruito agli inizi
del I secolo, poteva ospitare oltre 15000 spettatori. |
Ile de Re |
Al
largo di La Rochelle, l’isola è accessibile mediante un ponte a
pedaggio. Le piccole case bianche aprono persiane verdi su stradine
invase dalle malvarose. I porti, incassati nelle fortificazioni o
rannicchiati nei pressi di un campanile utilizzato come punto di
riferimento dai marinai, ospitano numerose imbarcazioni da diporto. Le
lunghe spiagge di sabbia fine e il clima eccezionale fanno dell’isola il
punto d’incontro preferito dagli amanti del sole e dell’aria aperta,
adatto al relax e alle scoperte.
Le chiuse per la pesca: a Sainte-Marie e Saint-Clément
Esse fanno rivivere una tecnica di pesca primitiva:
sommerse durante l’alta marea, queste chiuse intrappolano i pesci quando
il mare si ritira.
Il Faro delle Balene, in Saint-Clément
Dall’alto di questo faro (XIX secolo), è possibile godere di una
magnifica vista, dopo essersi inerpicati per i suoi 257 scalini !
Saint-Clément:
l’«Arche de Noë», parco zoologico e floreale nelle
immediate vicinanze del faro delle balene.
Saint-Martin-de-Ré:
Accesso alla cittadella, visite alle fortificazioni, al porto, alla
chiesa (vista panoramica dal campanile) e agli antichi quartieri.
La Flotte-en-Ré:
Visita attraverso le viuzze del villaggio, il porto, il
mercato, l’abbazia di Châteliers, il forte de la Prée e i parchi di
ostricoltura.
Sainte-Marie-de-Ré:
Visita
alla città vecchia e al campanile della chiesa.
I mercati dell’isola di Ré:
In
tutti i comuni dell’isola si tengono in estate mercati che vendono
legumi e frutta. Il posto d’onore è riservato alle produzioni locali :
patate, ostriche, cozze, pesci e crostacei, formaggi e burro, vino
Pineau des Charentes, cioccolata, caramelle, biscotti... Si tengono
inoltre, in particolare a
Saint-Martin,
alcuni mercati notturni.
Per i
bagnanti Interminabili distese di sabbia fine circondano l’isola,
delimitando ciascuno dei dieci villaggi con splendide spiagge ideali per
le vacanze di famiglia.
La riserva naturale di Lilleau des Niges, a Les Portes
Durante le migrazioni e lo svernamento, migliaia di
uccelli vengono ospitati da questa riserva: oche, volpoche, beccacce di
mare, pettegole ecc. Una pista ciclabile consente di scoprire il parco e
diversi sentieri pedonali fiancheggiano la riserva.
Ars:
il porto, la chiesa di Saint-Etienne con il suo campanile
nero, utilizzato come punto di riferimento dai naviganti |
Lago di Annecy |
Temperatura dell'acqua in estate: fra i 20 ed i 24 gradi, La lunghezza
complessiva è di 14 chilometri, Il punto più largo 3,5 km, il più
stretto è di soli 800 metri, Altitudine 447 metri, Perimetro 32 km,
Profondità massima 80 metri. Lungo le due rive sono distribuiti alcuni
piccoli borghi. Tra i più famosi
Duingt,
che con il suo sperone divide nettamente il Grand Lac dal Petit Lac, le
graziose cittadine di
Talloires
e di
Menthon.
A sud di Annecy la
Route du Semnoz
conduce agli impianti sciistici e alla Cret de Chatillon, che offre una
bella panoramica sul lago. Scendendo s'incontra la fitta foresta di
Semnoz con i suoi sentieri, la foresta della Cret du Maure e ritornando
sulla strada la Riserva della Petit Jeanne, dove si possono accarezzare
e osservare da vicino dei tenerissimi cerbiatti. Sopranominata la
Venezia della Savoia,
Annecy
è collocata sui bordi del suo lago, originato dalle acque del Vassé, che
solca la cittadina con i suoi piccoli canali. Annecy possiede un gran
numero di monumenti. Fin dal XII secolo, il castello domina la città
vecchia, che ha saputo conservare le sue abitazioni ad arcate, i ponti
stretti, le chiese ed i canali sotterranei, i pozzi e le fontane.
La
tradizione dei mercati continua fino ai nostri giorni: tutto l'anno,
dalle 8,00 alle 12,00, il martedì, venerdì e la domenica potrete
riviverla, insieme agli abitanti del posto.
Veyrier-du-lac:
Rilassatevi in questo paesino addossato alle pendici del Monte Veyrier e
godetevi la splendida vista sul Lago d’Annecy.
Menthon-Saint-Bernard:
Celebre sito d'interesse storico, con il suo castello medievale vi
accoglierà nel suo borgo, in cui la vita trascorre piacevolmente, e
nelle sue frazioni dal fascino intatto.
Bluffy:
Tipico borgo campestre e pittoresco, Bluffy vi offre in tutte le
stagioni la possibilità di effettuare piacevoli passegiate a piedi.
Riserva naturale del Roc de Chere
(Menthon-Saint-Bernard
- Talloires) Situata sulla riva est del Lago d'Annecy, la Riserva
Naturale del Roc de Chère vi permetterà di scoprire una fauna ed una
flora diversificate, ma anche stupendi panorami sul Lago d'Annecy e
sulla Baia di Talloires.
Castello di Menthon-Sint-Bernard:
Abitato fin dall'XI secolo dalla stessa famiglia, costruito dall'XI al
XIX secolo, racchiude ancora la sua ricca mobilia e l'arredamento
d'epoca. Animazione con personaggi in costume durante i fine settimana
ed i giorni festivi |
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