Subito dopo il mio arrivo (18-10-'99) al laboratorio di Sogakofe ho eseguito un controllo della struttura e nei giorni immediatamente successivi l'inventario di tutti i macchinari, strumenti e materiali presenti. Quest'inventario, debitamente tradotto in inglese, è stato trasferito in un computer per un più agevole trattamento dei suoi dati. I materiali inventariati sono stati riposti nel magazzino che si trova all'interno del laboratorio in modo da evitare confusione, fraintendimenti e per allestire uno schedario funzionale che renda possibile la preparazione di statistiche riguardo i consumi con le relative lavorazioni effettuate. Per organizzare in modo ottimale lo spazio disponibile, il magazzino è stato attrezzato con scaffalature dove poter riporre ordinatamente i materiali e gli strumenti.
Si è provveduto a collegare tutti i banchi di lavoro della sala principale ai sistemi di distribuzione d'elettricità, gas e aria compressa. Ogni posto di lavoro è stato equipaggiato di motore, frusta, reostato, manipolo e becco bunsen. I due banchi che non avevano l'illuminazione sono stati muniti di plafoniere con tubi al neon in modo da rendere l'area di lavoro adatta alla pratica dell'odontotecnica. Sono stati revisionati i due aspiratori alloggiati all'interno dei banchi così che quattro posti di lavoro hanno la possibilità di operare nel pieno rispetto della salute del tecnico. Le apparecchiature elettriche che presentavano dei guasti sono state riparate.
Nella sala fusione le due sabbiatrici sono state rese operative; di queste una sarà utilizzata per la pulitura della protesi fissa mentre l'altra per la scheletrica. Le fonditrici TS1 Degussa -il cui trasformatore è stato attaccato al muro- e la SAED nuova sono state testate con dei lavori in prova. Alla cappa aspirante è stato fornito un interruttore indipendente; sempre all'interno della cappa il fornello a gas incorporato è stato tolto per far posto al secondo formo ed è stata allestita una terza presa che verrà utilizzata dal fornello elettrico necessario per far bollire il decapante. Su un mobile sono stati sistemati dei mattoni come materialerefrattario per appoggiare i cilindri e crogioli incandescenti e per eseguire le saldature.
In consultazione con Padre Riccardo si è deciso di attrezzare lo spogliatoio a sala gessi perché: è più grande di quella in progetto, presenta degli accorgimenti strutturali che sono stati utilizzati immediatamente come il lavandino con l'attacco/scarico dell'acqua per la squadramodelli e la vaporiera e il lungo banco in maiolica che sarà utilizzato come bancone del gesso. In questa stanza sono stati trasferiti il miscelatore sotto vuoto, la squadramodelli e tutte le attrezzature per la preparazione dei modelli. Le zone della squadramodelli, del lavandino e del banco del gesso sono state interamente piastrellate in modo da agevolare la pulizia. Per quanto riguarda la pullisoia è in progettazione un mobile che possa contenere un aspiratore in modo da evitare o comunque limitare al massimo la dispersione nell'ambiente del laboratorio di polveri di pomice e di paste lucidanti. Sempre in questa sala, sotto il lavandino, sarà approntato un semplice sistema per la decantazione dei residui gessosi in modo da evitare l'intasamento dello scarico.
È stato allestito un nuovo banco con due posti di lavoro; questi sono stati sistemati a contatto con il muretto che separa la sala modellazione. Queste postazioni saranno utilizzate per la realizzazione delle protesi scheletriche; una per la progettazione degli scheletrati -vi trova posto il parallelometro- e per la loro modellazione/spinaggio, l'altra per la rifinitura/gommatura del metallo per mezzo di un tornio/rapida. Questa rapida è stata connessa -per evitare polveri dannose alla salute- ad un capace aspiratore collocato all'esterno della struttura. La connessione verso l'esterno è stata compiuta con tubi di plastica in modo da poter facilmente allacciare altri macchinari o posti di lavoro nel prossimo futuro.
Per il comfort degli operatori e la sicurezza della struttura, all'esterno del laboratorio sono stati costruiti due vani coperti ma ben ventilati dove sono stati alloggiati il compressore e le bombole dell'impianto di distribuzione del gas. Per facilitarne il loro uso, l'aspiratore e il compressore sono comandati da interruttori che si trovano all'interno del laboratorio.
Come lavori di ordinaria manutenzione sono state riparate tutte le crepe presenti sui muri e ritinte le pareti.