Articolo da Gazzetta dello Sport 

13/02/2003 - Corradi e Miccoli, la nuova Italia punge

Il piccolo attaccante del Perugia diverte con i suoi guizzi, il centravanti della Lazio segna il gol che vale il successo sul Portogallo.
GENOVA, 12 febbraio 2003 - L'Italia batte 1-0 in amichevole il Portogallo. Decide un gol dell'esordiente Corradi al 17' della ripresa. E il debuttante centravanti della Lazio è stato insieme all'altro attaccante, Fabrizio Miccoli, il protagonista del match: il piccolo bomber del Perugia ha a tratti entusiasmato con le sue accelerazioni.
Il momento-clou dell'amichevole tra Italia e Portogallo arriva al 27' del primo tempo. La partita è sullo 0-0 e un'Italia brillante, lucida e divertente sta dominando il campo guidata da un Miccoli superiore a quelle che potevano essere le più rosee aspettative della vigilia. Proprio l'esordiente è al centro di un'azione spettacolare che nasce a centrocampo mentre il Portogallo sta salendo palla al piede e l'Italia rincula. Il numero 10 azzurro si getta con generosità sulla palla conquistandola. In questo fotogramma, la situazione vede Miccoli lanciato palla al piede verso l'area avversaria difesa solo da Fernando Meira e dal portiere Ricardo, clamorosamente fuori dai pali. In un istante Miccoli è sulla trequarti, Meira è ancora lontano e Ricardo cerca affannosamente di riconquistare la sua posizione.
Lo stadio di Marassi stracolmo ammutolisce e trattiene il fiato. Da lì, ne sono tutti consapevoli, Fabrizio potrebbe innescare il suo potentissimo tiro e molto probabilmente portare in vantaggio l'Italia. I quasi 40 mila del Ferraris sono pronti a esplodere, ma Fabrizio non se la sente, arriva fino al limite e va a incocciare contro la gamba di Meira. Peccato. Sarebbe stato il giusto coronamento di una prestazione individuale e collettiva che in un'amichevole azzurra non si ricorda nella storia recente. Il gol comunque arriverà (al 17' del secondo tempo, quando la partita ha già cambiato i connotati e il Portogallo ha cominciato a uscire dal suo bunker) e Miccoli ne sarà l'ispiratore, anche se la firma che passerà agli annali è quella di un altro esordiente, Corradi.

Pazienza. A noi resta comunque una partita divertente (specialmente nel primo tempo) e giocata con una intensità che raramente si vede quando la maglia indossata dai giocatori è quella azzurra. Nell'ottimo giudizio generale spiccano le prestazioni di alcuni. In particolare di Miccoli, ma anche di Zanetti, un vero faraone a centrocampo; di Zambrotta, positiva la sua prova sulla sinistra e più in generale di tutta la difesa, grazie alla quale Toldo e Buffon hanno avuto ben poco lavoro. Ma allora - è la domanda che resta -, si è giocato davvero con lo spumeggiante 4-2-3-1 del Real Madrid? No, sì è giocato con un 4-4-2 infarcito di giocatori che hanno avuto voglia di buttare l'anima nelle scarpe e di lottare per quanto ne hanno avuto. Fa niente se era un'inutile amichevole della nazionale.

 

 

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