ROMA - E’ comparso dal
nulla nel mucchio selvaggio, si è alzato più in alto di
tutti e ha colpito secco di testa. Un lampo nella nebbia.
Gol. Sono le 16 e 49 di domenica scorsa e grazie a questa
sua prodezza giunta a tempo scaduto, la Lazio è prima in
classifica. Bernardo Corradi, come dire una sorpresa nella
sorpresa. Indescrivibile la sua gioia dopo questa rete che
ha dato alla squadra una vittoria incredibile, irrefrenabile
la sua corsa sotto la curva dei tifosi al seguito. E non
poteva essere altrimenti, perché se la Lazio è a sorpresa
la capolista del campionato, il gol è venuto proprio dal
giocatore che della banda Mancini si è rivelato la vera
rivelazione.
Eccolo qui questo
ragazzo di 26 anni, senese purosangue della contrada del
Bruco, segno zodiacale Ariete, una certa somiglianza con
Alessandro Gassman e felicemente fidanzato con Erika. E’
alto un metro e 85, pesa 79 chili e calza il 43 di scarpino.
Il suo hobby è la musica, la sua canzone “Perdere
l’amore” di Massimo Ranieri. Vive all’Olgiata e ha una
Mini Couper per girare nella città e una Mercedes per i
viaggi. Dopo gli inizi divisi fra Poggibonsi, Montevarchi e
Cagliari, si è affermato definitivamente nel Chievo, che ha
contribuito ha portare in serie A con 12 reti ed a lanciare
fra le nuove realtà del calcio italiano l’anno scorso con
altre 10. Alla Lazio è arrivato questa estate quasi a
“tempo scaduto” dall’ Inter, nell’ambito
dell’operazione Crespo conclusa l’ultimo giorno di
mercato. Ma Mancini l’aveva già inserito nella lista dei
suoi preferiti da acquistare.
E Corradi ce l’ha messa
tutta per ripagare la sua fiducia, riuscendo ad
inserirsi nel gruppo e soprattutto negli schemi dettati dal
Mancio, nonostante le critiche dei palati più fini che in
lui vedevano un giocatore di categoria, limitato insomma.
Erano in pochi infatti ad apprezzare quel grosso lavoro di
sponda, tutto quel movimento che l’ex attaccante veronese
creava nell’area avversaria, ma alla lunga il suo gioco ha
pagato. E sono arrivati anche i gol. Sei fino ad ora, tra i
quali quello spettacolare contro il Modena eseguito con una
rovesciata acrobatica che ha suscitato gli applausi del
Belpaese pallonaro e quello che ha portato la squadra in
cima alla classifica di cui dicevamo. Per la tenacia e la
grinta dimostrata in campo, lo hanno chiamato il nuovo
Casiraghi, ma lui con apprezzata modestia si schernisce
dichiarandosi lusingato per un accostamento del genere. Del
resto Bernardo Corradi è così, umile e generoso, proprio
come la Lazio attuale che non si arrende mai e mette da
parte i problemi che la assillano. E che dalle 16 e 49 di
domenica scorsa sta facendo sognare la sua gente.
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