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Giovane, bello, da tempo sugli onori delle cronache sportive.. Bernardo Corradi, ragazzo tanto bravo quanto intelligente, resta con i piedi per terra, non si fa <abbagliare> da tanto successo, tanti consensi.
<Il calcio dice- è anche divertimento. Lo si deve affrontare nel giusto modo. Personalmente credo di esserci riuscito. E dico che quando non mi divertirò più, quando mi renderò conto di non interpretare più nel giusto modo questo modo, smetterò di giocare>.
Intanto grande spolvero con la maglia della Lazio.
<Andiamo bene, ho trovato dei gol importanti, importantissimi per un attaccante. Non c'è che dire, per ora questa esperienza è davvero bella>.
Nelle prime posizioni della classifica così come ci si trova il Siena. Felice?
<Felicissimo, perché io sono senese, mi sento senese, amo la mia città>.
Veniamo a bomba: credi possibile la promozione in serie A dei bianconeri?
<Il campionato è lungo, pieno di insidie. Ma in questo Siena ci credo, ritengo che possa essere la rivelazione del campionato come lo fu il Chievo nella stagione 2000-2001. Anche allora partimmo senza grosse ambizioni, poi strada facendo ci convincemmo di potercela fare>.
Hai mai visto giocare il Siena?
<Dal vivo no. Ero a casa quando ci fu il posticipo contro il Catania. Ma restai in famiglia perché mio padre compiva gli anni. Ho visto per televisione la partita contro la Sampdoria. Noi giocavamo il posticipo serale e di pomeriggio mi misi a vedere questa partita. Un Siena davvero grintoso, di carattere. Doti importanti per puntare in alto>.
Attivo Contradaiolo del Bruco Bernardo Corradi ha indossato la maglia bianconera da bambino, quando tirava i primi calci al pallone.
<Iniziai con i pulcini allora allenati da Vittorio Veneri. Poi rimasi un anno anche con gli Allievi. Quindi le strade calcistiche si divisero>.
Un Siena Lazio, ovviamente in serie A, nel prossimo campionato?
<Lo spero. Anche perché ogni volta gioco al Franchi (mi è capitato quando ero a Montevarchi, con il Chievo) provo una emozione tutta particolare. So che in tribuna ci sono tanti miei amici, quelli che ogni domenica mi informano dell'andamento del Siena>.
Amici anche tra i giocatori bianconeri?
<Con Mignani mi incontro spesso, prevalentemente durante il periodo estivo, in Contrada perché sua moglie è come me del Bruco. Con Carbone sono stato insieme al Chievo, mentre con Simone Tiribocchi ho un'amicizia davvero stretta>.La domanda è d'obbligo: hai mai pensato di concludere la carriera con la maglia del Siena?
<In tutta sincerità no. Perché non credo che sia possibile fare una simile programmazione. Poi aggiungo che il Siena non può essere considerata squadra da fine carriera. Insomma non è squadra da prepensionamento. Anzi ha bisogno di giocatori nel vivo della carriera per puntare a traguardi sempre esaltanti. Ovviamente tra i tanti tifosi che sperano nei grandi traguardi del Siena ci sono anche io. Forza bianconeri!>